Bar del Parco Due Giugno, finalmente si parte con la ristrutturazione? - LE FOTO
La ditta vincitrice del bando relativo alla concessione del locale sembra aver iniziato i lavori, dopo oltre un anno
giovedì 16 novembre 2017
Sembra essere vicina la soluzione della vicenda relativa al bar del Parco 2 Giugno a Bari. Dopo la chiusura del Caffè Greco del Parco nel 2013, finalmemte dovrebbe iniziare la ristrutturazione. Ricordiamo che il bar presente fino ad allora aveva subito numerose vicende che avevano portato i gestori del locale a decidere di trasferirsi. Infatti, l'anno precedente alla chiusura del locale all'interno del parco, il bar era stato "vittima" di diversi atti di vandalismo, l'ultimo in ordine di tempo un tentato incendio datato aprile 2012. Ma l'incendio era solo l'ultimo di una serie di eventi, tra cui vetri spaccati e serrature divelte.
Lo scorso anno, in seguito alla pubblicazione in estate di un bando relativo alla concessione, da parte del Comune di Bari, dei locali e dell'area del bar per poter attivare una nuova attività, la ditta Lattanzi Vincenzo di Modugno era risultata aggiudicataria. Il bando prevedeva la concessione in uso del locale un tempo occupato dal bar, e dei bagni pubblici adiacenti per la durata di 6 anni, ad un canone concordato. Dalla data di aggiudicazione del bando, il 10 ottobre 2016, è però passato più di un anno e la situazione è ancora ferma.
Abbiamo effettuato un sopralluogo della zona, e la situazione non è delle migliori, con la struttura ridotta ad un rudere di cui rimangono solo le mura esterne, completamente piene di scritte fatte con bombolette spray e qualche disegno. È mattina, e nonostante questo, intorno si aggirano gruppi di ragazzi, che si allontanano solo perché ci vedono. All'interno ci sono anche vetri rotti, assi di legno e tubi che escono dal terreno, rendendo l'area pericolosa a chiunque vi entri.
Poco tempo fa, in seguito alla denuncia di qualcuno, che lamentava la presenza di estranei all'interno del locale quasi ogni notte, è stato apposto un cartello che invita a non entrare in quanto l'immobile è in concessione a privati, ma non sembra aver sortito l'effetto sperato, dato che a lato della porta chiusa da un lucchetto e una catena, la recinzione in rete di plastica è stata abbassata in modo da permettere facilmente l'accesso.
Nel nostro sopralluogo, però, abbiamo incontrato la signora che ad oggi è addetta ai servizi igienici del parco, e ci ha raccontato che la scorsa settimana si sono presentati all'improvviso dei signori che hanno provveduto alla pulizia dell'area, hanno tolto alcuni gazebo e sembravano parlare di lavori di ristrutturazione e di materiali che stanno per arrivare.
Abbiamo interrogato al riguardo il presidente del Municipio II, Andrea Dammacco, che ha confermato quanto detto dalla signora: «Il soggetto che ha vinto il bando lo scorso anno – sostiene il presidente – dovrebbe aver cominciato o dovrebbe cominciare a breve i lavori, dopo aver avuto una nota di ultimatum della ripartizione patrimonio. I ritardi, relativi all'inizio della ristrutturazione, sembra siano dovuti al fatto che l'azienda aggiudicatrice del bando stesse aspettando l'autorizzazione necessaria a cominciare i lavori dalla ripartizione urbanistica»
Lo scorso anno, in seguito alla pubblicazione in estate di un bando relativo alla concessione, da parte del Comune di Bari, dei locali e dell'area del bar per poter attivare una nuova attività, la ditta Lattanzi Vincenzo di Modugno era risultata aggiudicataria. Il bando prevedeva la concessione in uso del locale un tempo occupato dal bar, e dei bagni pubblici adiacenti per la durata di 6 anni, ad un canone concordato. Dalla data di aggiudicazione del bando, il 10 ottobre 2016, è però passato più di un anno e la situazione è ancora ferma.
Abbiamo effettuato un sopralluogo della zona, e la situazione non è delle migliori, con la struttura ridotta ad un rudere di cui rimangono solo le mura esterne, completamente piene di scritte fatte con bombolette spray e qualche disegno. È mattina, e nonostante questo, intorno si aggirano gruppi di ragazzi, che si allontanano solo perché ci vedono. All'interno ci sono anche vetri rotti, assi di legno e tubi che escono dal terreno, rendendo l'area pericolosa a chiunque vi entri.
Poco tempo fa, in seguito alla denuncia di qualcuno, che lamentava la presenza di estranei all'interno del locale quasi ogni notte, è stato apposto un cartello che invita a non entrare in quanto l'immobile è in concessione a privati, ma non sembra aver sortito l'effetto sperato, dato che a lato della porta chiusa da un lucchetto e una catena, la recinzione in rete di plastica è stata abbassata in modo da permettere facilmente l'accesso.
Nel nostro sopralluogo, però, abbiamo incontrato la signora che ad oggi è addetta ai servizi igienici del parco, e ci ha raccontato che la scorsa settimana si sono presentati all'improvviso dei signori che hanno provveduto alla pulizia dell'area, hanno tolto alcuni gazebo e sembravano parlare di lavori di ristrutturazione e di materiali che stanno per arrivare.
Abbiamo interrogato al riguardo il presidente del Municipio II, Andrea Dammacco, che ha confermato quanto detto dalla signora: «Il soggetto che ha vinto il bando lo scorso anno – sostiene il presidente – dovrebbe aver cominciato o dovrebbe cominciare a breve i lavori, dopo aver avuto una nota di ultimatum della ripartizione patrimonio. I ritardi, relativi all'inizio della ristrutturazione, sembra siano dovuti al fatto che l'azienda aggiudicatrice del bando stesse aspettando l'autorizzazione necessaria a cominciare i lavori dalla ripartizione urbanistica»