Bari, ex L'Ancora sopralluogo di Comune e privati per cercare una soluzione
Palone: "Se l'unica offerta per la sua rinascita venisse meno, rifaremo il bando di gestione"
mercoledì 28 agosto 2019
18.08
Era stato bruciato lo scorso 9 giugno l'ex ristorante l'Ancora di Palese, da allora indignazione, stupore e rabbia da parte dei cittadini avevano fatto posto alla speranza da parte dell' Amministrazione comunale per un bando finalizzato allo svolgimento di attività turistico-ricreative in quel luogo. La procedura a evidenza pubblica era scaduta lo scorso 31 maggio ed era giunta una sola domanda regolare.
Oggi l'assessore allo Sviluppo economico Carla Palone, accompagnata dal direttore della ripartizione Mario Marchillo, ha effettuato un sopralluogo insieme al soggetto privato che aveva presentato al Comune quell' offerta.
L'imprenditore che ha potuto verificare lo stato dei luoghi comunicherà nei prossimi giorni le sue intenzioni circa la proposta presentata a suo tempo.
"Noi non ci arrendiamo - ha commentato l'assessora Palone - e se l'imprenditore che aveva presentato regolare istanza dovesse venir meno, riapriremo la procedura e cercheremo nuovi soggetti interessati. Non può essere un incendio a fermare lo sviluppo di una città, e arrendersi vorrebbe dire essere complici di chi ha colpito questo immobile e l'intero territorio di Palese. Stiamo valutando la possibilità di rimodulare i criteri di affidamento e offrire soluzioni più vantaggiose per il contratto di concessione ma crediamo che questa struttura debba tornare a vivere".
Oggi l'assessore allo Sviluppo economico Carla Palone, accompagnata dal direttore della ripartizione Mario Marchillo, ha effettuato un sopralluogo insieme al soggetto privato che aveva presentato al Comune quell' offerta.
L'imprenditore che ha potuto verificare lo stato dei luoghi comunicherà nei prossimi giorni le sue intenzioni circa la proposta presentata a suo tempo.
"Noi non ci arrendiamo - ha commentato l'assessora Palone - e se l'imprenditore che aveva presentato regolare istanza dovesse venir meno, riapriremo la procedura e cercheremo nuovi soggetti interessati. Non può essere un incendio a fermare lo sviluppo di una città, e arrendersi vorrebbe dire essere complici di chi ha colpito questo immobile e l'intero territorio di Palese. Stiamo valutando la possibilità di rimodulare i criteri di affidamento e offrire soluzioni più vantaggiose per il contratto di concessione ma crediamo che questa struttura debba tornare a vivere".