Tentato omicidio Salvatore al Libertà, arrestati tre esponenti del clan Strisciuglio

I fatti risalgono all'ottobre 2016. In manette gli esecutori materiali e il mandante dell'episodio di sangue

martedì 24 aprile 2018 12.45
Svolta nelle indagini sul tentato omicidio di Alessandro Salvatore (32 anni), che nell'ottobre 2016 venne raggiunto da diversi colpi d'arma da fuoco mentre si trovava all'interno di un circolo ricreativo in via Trevisani, rione Libertà di Bari. Nella mattinata di oggi, i Carabinieri hanno dato esecuzione, a Bari e a Tolmezzo (UD), a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti vicini al clan mafioso Strisciuglio. Si tratta di SPORTELLI Antonio, 28enne, (ora collaboratore di giustizia), e di PATRUNO Antonio, 26enne, ritenuti gli esecutori materiali del grave fatto di sangue. Insieme a loro è finito in manette anche REMINI Domenico, noto anche come "Pondin", 31enne, che le accurate indagini dell'Arma hanno individuato come mandante del tentato omicidio. Remini è ritenuto persona di elevata caratura criminale in seno al sodalizio mafioso che fa capo alla famiglia Strisciuglio e che gestisce numerosi affari illeciti in diversi quartieri cittadini, con articolazioni anche nell'intera area metropolitana.

Su di loro pende l'accusa, a vario titolo, di concorso in tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso, nonché di detenzione e porto abusivo di un'arma clandestina. I Carabinieri sono riusciti anche a far luce sul movente: Salvatore doveva essere "platealmente" punito per il mancato pagamento di una partita di sostanze stupefacenti.

Gli arresti sono stati eseguiti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari e di quello competente per il comune friulano di Tolmezzo. Le ordinanze sono state emesse dal GIP del Tribunale barese, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.