Bari, avvocati in sciopero e sit-in contro l'abolizione della prescrizione
«La prescrizione garantisce i tempi massimi di durata dei processi e non ha nulla a che fare con l'idea di aiutare i delinquenti a farla franca»
sabato 7 dicembre 2019
Giornata di sciopero e manifestazioni ieri per gli avvocati di Bari, che si sono messi a disposizione dei cittadini, in Bari via Principe Amedeo angolo via Melo, per informarli sulle conseguenze della prossima entrata in vigore della norma che sopprime l'istituto della prescrizione dopo il primo grado di giudizio.
L'astensione dalle udienze e da tutte le attività giudiziarie, in ogni settore della Giurisdizione, è stato effettuato in conformità alle disposizioni del codice di autoregolamentazione, aderendo all'invito formulato dall'UCPI a concorrere all'organizzazione di manifestazioni di protesta su base territoriale.
E nel manifesto gli avvocati della Camera Penale di Bari domandano ai cittadini: «Ti sei mai chiesto cosa succederebbe se capitasse a te di subire un processo, magari perché un vicino ha fatto un'assurda denuncia? Ti sei mai chiesto cosa succederebbe se fossi stato tu ad avere fatto una denuncia, essendo persona offesa da un reato? Ti piacerebbe sapere che ci vorranno venti o trent'anni per vedere riconosciuta la tua innocenza oppure per vedere riconosciute le tue ragioni di persona offesa?».
«Sopprimendo la prescrizione - proseguono - dopo il primo grado di giudizio i tempi del processo andranno avanti all'infinito. Non ci sarà giustizia per nessuno e quindi non ci sarà giustizia per la società. Gli imputati innocenti non vedranno mai riconosciute le proprie giuste ragioni. Gli imputati colpevoli saranno forse chiamati ad espiare una pena quando potrebbero ormai essere persone diverse: ad esempio, quello che oggi è un bravo padre di famiglia potrebbe ritrovarsi condannato dopo vintanni per avere rubato i biscotti in un autogrill duranti una gita scolastica. E così anche tutte le persone offese rimarranno in eterna attesa di giustizia. L'istituto della prescrizione garantisce i tempi massimi di durata dei processi e non ha nulla a che fare con l'idea di aiutare i delinquenti a farla franca».
L'astensione dalle udienze e da tutte le attività giudiziarie, in ogni settore della Giurisdizione, è stato effettuato in conformità alle disposizioni del codice di autoregolamentazione, aderendo all'invito formulato dall'UCPI a concorrere all'organizzazione di manifestazioni di protesta su base territoriale.
E nel manifesto gli avvocati della Camera Penale di Bari domandano ai cittadini: «Ti sei mai chiesto cosa succederebbe se capitasse a te di subire un processo, magari perché un vicino ha fatto un'assurda denuncia? Ti sei mai chiesto cosa succederebbe se fossi stato tu ad avere fatto una denuncia, essendo persona offesa da un reato? Ti piacerebbe sapere che ci vorranno venti o trent'anni per vedere riconosciuta la tua innocenza oppure per vedere riconosciute le tue ragioni di persona offesa?».
«Sopprimendo la prescrizione - proseguono - dopo il primo grado di giudizio i tempi del processo andranno avanti all'infinito. Non ci sarà giustizia per nessuno e quindi non ci sarà giustizia per la società. Gli imputati innocenti non vedranno mai riconosciute le proprie giuste ragioni. Gli imputati colpevoli saranno forse chiamati ad espiare una pena quando potrebbero ormai essere persone diverse: ad esempio, quello che oggi è un bravo padre di famiglia potrebbe ritrovarsi condannato dopo vintanni per avere rubato i biscotti in un autogrill duranti una gita scolastica. E così anche tutte le persone offese rimarranno in eterna attesa di giustizia. L'istituto della prescrizione garantisce i tempi massimi di durata dei processi e non ha nulla a che fare con l'idea di aiutare i delinquenti a farla franca».