Bari, botta e risposta tra Magrone e Decaro sui cattivi odori

Il sindaco di Modugno non ci sta e attacca: «La competenza è della Città Metropolitana e della Regione Puglia»

giovedì 15 agosto 2019
Una lunga nota congiunta del sindaco Magrone e l'assessore Luciano per rispondere per filo e per segno a quanto dichiarato dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, che in una diretta Facebook aveva dichiarato che i cattivi odori che creano problemi e disagi ai cittadini delle due città provengono da una azienda di Modugno, e che per questo motivo aveva dovuto scrivere alla amministrazione della cittadina oltre che all'Arpa e al Noe. La proponiamo integralmente di seguito:

«Il Comune di Modugno è da tempo impegnato, in difesa dei cittadini, sulla questione delle molestie olfattive e, per questo, è ben consapevole, da tempo, dei problemi di emissioni industriali odorigene che affliggono in particolare la popolazione di Modugno e gli abitanti nelle aree limitrofe. Da cinque anni questa amministrazione lotta strenuamente, in tutte le forme consentite, contro i disagi provocati dai miasmi industriali al punto che ha visto riconosciuta la propria sacrosanta battaglia in una sentenza del 2017 riguardante l'azienda di compostaggio Tersan Puglia, sentenza con la quale il Tribunale amministrativo ha riconosciuto il diritto della popolazione a un monitoraggio costante, applicando il principio "chi inquina paga". La sentenza è stata purtroppo resa vana da successivi provvedimenti della Regione Puglia, che non hanno tuttavia fermato le richieste di un efficace piano di monitoraggio da parte del Comune di Modugno. Occorre subito sottolineare che sulle soluzioni da adottare contro i miasmi industriali, a parte le semplificazioni cronachistiche, il Comune di Modugno vede una sola strada. Gli organi competenti (Città Metropolitana e Regione Puglia, i soli enti oggi competenti sulle autorizzazioni) devono adottare, contro le aziende che inquinano l'aria e tolgono il respiro, provvedimenti drastici e immediati: ridurre in maniera significativa le quantità autorizzate di produzione - fino al blocco dell'attività, nell'ipotesi peggiore - ogni volta che le misurazioni rilevino molestie e disagi. Per giungere a questa soluzione, il Comune di Modugno è impegnato e continuerà ad esserlo, e praticherà ogni percorso gli sia consentito. In riferimento a quanto segnalato per le molestie olfattive nel quartiere San Paolo di Bari e nel quartiere Cecilia di Modugno, rileviamo che, proprio in virtù dell'impegno del Comune di Modugno e della sua collaborazione con l'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpa), è ormai noto da parecchi mesi che le emissioni sono perlopiù addebitabili a un'azienda dell'area industriale che si occupa dello smaltimento di carcasse animali. A questa azienda l'autorizzazione per l'attività è stata rilasciata dalla Città Metropolitana. Nell'ambito della collaborazione instaurata e del lavoro sinora svolto da Arpa, ma anche dai carabinieri del Noe, il Comune di Modugno è informato che sono in corso sulla vicenda attività anche giudiziarie. A proposito delle molestie olfattive prodotte da questa azienda e da tutte le altre, vorremmo segnalare particolarmente che, dal punto di vista della legislazione:
1) la legge nazionale, e la legge regionale in materia di emissioni (la n.32 del 2018), affidano, esclusivamente, alla Città Metropolitana e alla Regione Puglia il potere di autorizzare le attività delle aziende; la legge regionale affida ad Arpa i controlli degli effetti delle molestie olfattive e, in forza della lettera c dell'art.5, il compito di "proporre soluzioni volte a ricondurre le emissioni entro valori adeguati e l'impatto olfattivo entro i valori di accettabilità".
2) il Comune di Modugno, e più in generale i Comuni, non hanno alcuna competenza sulle autorizzazioni e sui controlli delle emissioni. Nessuna competenza hanno i Comuni, a maggior ragione, sul contenimento delle emissioni che producono molestie.
3) Il Comune di Modugno è tra i pochi Comuni della Puglia che - con lo scopo di evitare disagi e danni ai cittadini - ha da subito eseguito quanto previsto dalla legge regionale 32 del 2018 che disciplina le "emissioni odorigene", in particolare instaurando una intensa attività con Arpa.
L'applicazione delle norme vigenti dunque, da un lato, consente che l'autorizzazione a produrre venga concessa (da Città Metropolitana o Regione Puglia), dall'altro concede tempo ai gestori per implementare tutte le prescrizioni che dovrebbero impedire i disagi per le popolazioni. Sono i cittadini dunque a subire le conseguenze negative di questo disallineamento tra l'autorizzazione ad avviare la produzione (che avviene attivando anche l'emissione di puzza) e la messa in pratica delle prescrizioni che dovrebbero evitare le molestie. Il Comune di Modugno, pertanto, ribadisce ancora una volta che praticherà ogni via consentita per eliminare queste discrasie che incidono pesantemente sulla vita e sul benessere delle persone. Per ora, chiede a Regione Puglia e a Città Metropolitana che le sofferenze dei cittadini siano finalmente tenute nel giusto conto, senza alcuna strumentalità: Regione Puglia e Città Metropolitana diano massima priorità ai controlli sulle emissioni e riducano drasticamente le quantità autorizzate di produzione - fino alla chiusura dell'attività, nell'ipotesi peggiore - ogni volta che le misurazioni rilevino emissioni che provocano disagi alle popolazioni
».