Bari, Buonvino: "il viso della Madonna della Purificazione è quello della mia bisnonna"

Il direttore del coro del Conservatorio, custode di diversi aneddoti della Città Vecchia, racconta la storia di come nacque il volto di quella statua

martedì 6 novembre 2018 19.32
A cura di Fiorella Barile
Arriva da Bari Vecchia una storia affascinante che riguarda una statua con sembianze di una persona realmente vissuta. A raccontarla è Emanule Buonvino docente di musica e direttore del coro del Conservatorio di Bari. "Oggi - spiega - nella Chiesa di Sant'Anna di Bari Vecchia, è conservata una statua ottocentesca della Madonna della Purificazione, che si venera il 2 febbraio giorno della Candelora. Prima, questa statua si trovava nella Vallisa, quando era una Chiesa a tutti gli effetti. Bene, il viso di quella Madonna è il viso della mia bisnonna materna: Filomena Traversa".
Buonvino racconta quindi che il suo bisnonno, Andrea Traversa, a metà del 1800 circa, fece fare da un artigiano, quella statua ed il viso doveva essere quello di sua moglie, morta in giovane età.
"Raccontava una mia anziana zia - prosegue Buonvino - che questo mio bisnonno, ogni mattina prima di recarsi al lavoro passava dalla Vallisa, a salutare la sua amata moglie, guardando la statua della Madonna. Potrete notare lo stesso taglio degli occhi della Madonna, con quello della nipote, (la foto ritrae lei, non la bisnonna, ndr) Zia Filomena, che portava anche lo stesso nome della nonna".
Buonvino conserva la memoria di molti fatti della storia di Bari e della Chiesa barese, a lui raccontati negli anni e che presto potrebbero anche diventare un libro.