Bari come Bologna con: "l'Atlante di genere"
Presentato il progetto di una città più inclusiva. La vicesindaca Iacovone: "Bisogna partire dalla mobilità sostenibile". Presenti le cinque assessore e le cinque presidenti dei Municipi
martedì 17 settembre 2024
10.32
Una città a portata di tutti è possibile ed è questo l'obiettivo di "Un'altra Bari", il percorso partecipato per costruire "l'Atlante di genere della città" . Quest'ultimo, nello specifico, rappresenta una mappatura del territorio Barese nata con l'obiettivo di focalizzarsi sulle esigenze dei cittadini e cittadine per cercare di risolverle e rendere Bari una città più inclusiva.
Il progetto è stato presentato ieri pomeriggio, alle 16, nella sala consiliare di palazzo di città dalle presidenti dei 5 Municipi (Annamaria Ferretti, Alessandra Lopez, Luisa Verdoscia, Maria Chiara Addabbo e Maria Morisco) e dalle cinque assessore (la vicesindaca Giovanna Iacovone e le assessore alla Polizia locale e Protezione civile, Carla Palone, al Clima, Ambiente e Transizione ecologica, Elda Perlino, alle Culture, Paola Romano, e alla Giustizia e benessere sociale e Diritti civili, Elisabetta Vaccarella).
Per realizzare l'Atlante di genere della città, spiegano le relatrici durante la presentazione, bisognerà partire dalle esigenze dei cittadini da intendersi non solo come donne ma anche anziani e bambini, capire le loro fragilità e cercare di andargli incontro rendendo efficiente l'offerta e la fruizione di servizi, da quelli sociali, ai trasporti, all'offerta formativa, fino ai servizi legati all'attività sportiva e al benessere psico-fisico. A questi andrà ad aggiungersi anche e soprattutto la questione della sicurezza.
"La proposta quindi, spiega la vicesindaca Giovanna Iacovone, è quella di sviluppare una mappa urbana che possa, su modello di altre città come ad esempio Bologna, garantire l'accessibilità e partecipazione. Nelle città dell'Emilia-Romagna, infatti, è stato creato un "Atlante di genere" proprio per rappresentare le necessità della comunità e promuovere interventi inclusivi e Bari vuole seguire questo modello di riferimento. Il primo passo da fare però è quello di partire dalla mobilità sostenibile e dalla sicurezza".
Il progetto inoltre, spiegano le relatrici, è stato ideato per dare il via ad un processo che richiede una partecipazione attiva che porti la città ad allinearsi alla "Strategia nazionale di Sviluppo sostenibile".
"Tuttavia, concludono, l'incontro di ieri ha rappresentato solo una prima parte, introduttiva, di quello che sarà l'avvio di un percorso di confronto che continuerà e si svilupperà nei vari quartieri di Bari con l'obiettivo di costruire un decentramento che sappia andare incontro e valorizzare le specificità dei singoli territori e che possa rendere la città più vivibile e a portata di tutti".
Il progetto è stato presentato ieri pomeriggio, alle 16, nella sala consiliare di palazzo di città dalle presidenti dei 5 Municipi (Annamaria Ferretti, Alessandra Lopez, Luisa Verdoscia, Maria Chiara Addabbo e Maria Morisco) e dalle cinque assessore (la vicesindaca Giovanna Iacovone e le assessore alla Polizia locale e Protezione civile, Carla Palone, al Clima, Ambiente e Transizione ecologica, Elda Perlino, alle Culture, Paola Romano, e alla Giustizia e benessere sociale e Diritti civili, Elisabetta Vaccarella).
Per realizzare l'Atlante di genere della città, spiegano le relatrici durante la presentazione, bisognerà partire dalle esigenze dei cittadini da intendersi non solo come donne ma anche anziani e bambini, capire le loro fragilità e cercare di andargli incontro rendendo efficiente l'offerta e la fruizione di servizi, da quelli sociali, ai trasporti, all'offerta formativa, fino ai servizi legati all'attività sportiva e al benessere psico-fisico. A questi andrà ad aggiungersi anche e soprattutto la questione della sicurezza.
"La proposta quindi, spiega la vicesindaca Giovanna Iacovone, è quella di sviluppare una mappa urbana che possa, su modello di altre città come ad esempio Bologna, garantire l'accessibilità e partecipazione. Nelle città dell'Emilia-Romagna, infatti, è stato creato un "Atlante di genere" proprio per rappresentare le necessità della comunità e promuovere interventi inclusivi e Bari vuole seguire questo modello di riferimento. Il primo passo da fare però è quello di partire dalla mobilità sostenibile e dalla sicurezza".
Il progetto inoltre, spiegano le relatrici, è stato ideato per dare il via ad un processo che richiede una partecipazione attiva che porti la città ad allinearsi alla "Strategia nazionale di Sviluppo sostenibile".
"Tuttavia, concludono, l'incontro di ieri ha rappresentato solo una prima parte, introduttiva, di quello che sarà l'avvio di un percorso di confronto che continuerà e si svilupperà nei vari quartieri di Bari con l'obiettivo di costruire un decentramento che sappia andare incontro e valorizzare le specificità dei singoli territori e che possa rendere la città più vivibile e a portata di tutti".