Bari, da zona per studenti ad area residenziale, arriva il supermercato

Vicino allo Showville a Mungivacca presto un nuovo colosso del food, ad occuparsene sempre la Debar Costruzioni spa

lunedì 17 giugno 2019
A cura di Elga Montani
Come e quando sia avvenuta la trasformazione da zona destinata agli studenti a zona residenziale resta ancora un mistero. Le varianti mancano ma le ruspe e i cartelli sembrano dire altro. Stiamo parlando del quartiere Mungivacca a Bari e, precisamente, della zona dove sorge il multisala Showville. Qui avrebbe dovuto sorgere un'area completamente dedicata agli studenti, con residenze e non solo, ma che negli anni ha perso piano piano molto di quello che era l'idea iniziale. Di poco tempo fa la notizia che sulle residenze per studenti, ancora in costruzione e bloccate nel tempo da problemi burocratici e da fondi che non arrivavano, è stato affisso uno striscione recante l'annuncio "Vendesi Appartamenti Classe A".

E, a corredo di quella che dovrebbe essere la trasformazione dell'area da zona studentesca a zona residenziale, da qualche giorno l'apertura di un nuovo cantiere, affidato anch'esso alla Debar Costruzioni spa (azienda costruttrice degli alloggi). In questo caso il cantiere riguarda un nuovo colosso del food, della Megahold srl di Trani, un Famila a quanto si dice. Che va ad aggiungersi all'Eurospin che a breve sorgerà a fianco della Mater Dei, a distanza di 300 metri in linea d'aria.

Non sono in pochi ad alzare dubbi su questa urbanizzazione continua delle zone periferiche della città. In questo caso specifico, inoltre, la costruzione di questo ennesimo supermercato si aggiunge a una situazione già intricata. Ma non è certo l'unica struttura di questo tipo cantierizzata in città, stando a quanto dichiarano dagli uffici ce ne dovrebbero essere 12 in costruzione al momento.

«Riteniamo sia in atto una vera e propria aggressione nei confronti dell'economia locale - dichiarano dal Comitato per la Tutela del Territorio e dal Comitato Stop Centri Commerciali - Diverse piccole attività della zona avranno problemi a confrontarsi con questi colossi che riteniamo siano delle lame ficcate nel fianco del commercio di prossimità. Senza parlare anche dell'eccessivo consumo di suolo e della cementificazione»