Bari dice addio a Ruggiero Fumarulo, padre di Stefano
Era direttore della direttore della Scuola di specializzazione in Medicina. Decaro: «Non è sopravvissuto al dolore per la morte del figlio»
mercoledì 5 febbraio 2020
15.20
Bari dice addio a Ruggiero Fumarulo, professore di medicina dell'Università di Bari e padre del compianto Stefano, dirigente regionale e attivista contro la criminalità, morto a 38 anni nel 2017.
«Oggi non solo la comunità accademica, che lo ha visto impegnato come ordinario di Patologia generale e clinica nonché direttore della Scuola di specializzazione per la stessa disciplina, ma anche la città di Bari piange la scomparsa di Ruggiero Fumarulo, a lungo direttore del dipartimento di Assistenza integrata dei servizi diagnostici del Policlinico di Bari». Così il sindaco Antonio Decaro esprime il proprio cordoglio per la morte del professor Fumarulo, «Docente universitario e studioso, uomo retto, schivo e riservato che ha dedicato la sua vita professionale a trasmettere conoscenze e competenze ai tantissimi studenti di medicina dell'ateneo barese», come si legge nella nota del Comune.
«Oggi non posso non pensare - prosegue Decaro - che Ruggiero Fumarulo non è sopravvissuto a lungo al dolore devastante che lo ha accompagnato dalla scomparsa improvvisa di suo figlio Stefano, un professionista straordinario e un amico indimenticabile, che ci manca ogni giorno. Alla signora Maria Luisa, ai suoi familiari e a tutti quelli che lo hanno amato il mio abbraccio più sentito».
Addolorato anche il ricordo di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, che dice: «È molto doloroso per me dire addio al professor Ruggiero Fumarulo, che ci lascia oggi improvvisamente. Un uomo eccezionale che ha sempre incarnato nel suo lavoro e nella vita privata valori alti, sempre orientati a costruire e promuovere una società più giusta e solidale. Un uomo di infinita cultura che esprimeva in ogni contesto, accademico e professionale. Perdiamo un amico, un riferimento importante, che ha accompagnato con grande dedizione e attenzione anche tutte le attività di antimafia sociale create e avviate da suo figlio Stefano. Ordinario di Patologia generale e clinica del Policlinico di Bari e direttore della Scuola di specializzazione, non dimenticheremo il grande contributo dato a generazioni di studenti e studiosi. Il mio affetto e la mia vicinanza alla moglie Maria Luisa e a tutti i suoi cari. Custodiremo le tante preziose tracce che ci ha lasciato con la determinazione che lui ci ha insegnato».
«Oggi non solo la comunità accademica, che lo ha visto impegnato come ordinario di Patologia generale e clinica nonché direttore della Scuola di specializzazione per la stessa disciplina, ma anche la città di Bari piange la scomparsa di Ruggiero Fumarulo, a lungo direttore del dipartimento di Assistenza integrata dei servizi diagnostici del Policlinico di Bari». Così il sindaco Antonio Decaro esprime il proprio cordoglio per la morte del professor Fumarulo, «Docente universitario e studioso, uomo retto, schivo e riservato che ha dedicato la sua vita professionale a trasmettere conoscenze e competenze ai tantissimi studenti di medicina dell'ateneo barese», come si legge nella nota del Comune.
«Oggi non posso non pensare - prosegue Decaro - che Ruggiero Fumarulo non è sopravvissuto a lungo al dolore devastante che lo ha accompagnato dalla scomparsa improvvisa di suo figlio Stefano, un professionista straordinario e un amico indimenticabile, che ci manca ogni giorno. Alla signora Maria Luisa, ai suoi familiari e a tutti quelli che lo hanno amato il mio abbraccio più sentito».
Addolorato anche il ricordo di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, che dice: «È molto doloroso per me dire addio al professor Ruggiero Fumarulo, che ci lascia oggi improvvisamente. Un uomo eccezionale che ha sempre incarnato nel suo lavoro e nella vita privata valori alti, sempre orientati a costruire e promuovere una società più giusta e solidale. Un uomo di infinita cultura che esprimeva in ogni contesto, accademico e professionale. Perdiamo un amico, un riferimento importante, che ha accompagnato con grande dedizione e attenzione anche tutte le attività di antimafia sociale create e avviate da suo figlio Stefano. Ordinario di Patologia generale e clinica del Policlinico di Bari e direttore della Scuola di specializzazione, non dimenticheremo il grande contributo dato a generazioni di studenti e studiosi. Il mio affetto e la mia vicinanza alla moglie Maria Luisa e a tutti i suoi cari. Custodiremo le tante preziose tracce che ci ha lasciato con la determinazione che lui ci ha insegnato».