Bari dice addio ai parklet, nessuna proroga dal Comune

Le pedane erano state installate lo scorso maggio, Leonetti: "I commercianti vorrebbero un altro mese di tempo"

lunedì 6 settembre 2021
A cura di Elga Montani
Bari sta per dire addio ai Parklet. Le pedane, che il Comune aveva concesso alle attività di ristorazione prive di posti all'interno di installare sui posti auto, hanno le ore contate. La scadenza delle autorizzazioni, come da Delibera di Giunta dello scorso maggio, è infatti fissata al prossimo 15 settembre. E difficilmente l'amministrazione concederà una proroga.

«In questa settimana ne sapremo qualcosa in più, ma al momento non sembrano esserci i presupposti per una proroga - sottolinea il presidente del Municipio I, Lorenzo Leonetti - i commercianti che li hanno installati vorrebbero poter avere un altro po' di tempo, anche perché hanno contribuito al recupero di parte di quanto non era stato possibile fare nei mesi di chiusura».

«Da considerare comunque - aggiunge il presidente - che lì dove il Parklet può essere accettato senza alcun problema in alcuni quartieri come Japigia e Torre a Mare, avvicinandoci all'inverno, diventa più complicato per il Murattiano e l'Umbertino, dove ci sono i commercianti no food che vedono queste pedane solo come una perdita di posti auto che diventa un problema per loro».

Le pedane ad oggi installate e autorizzate nel Municipio I sono 5, anche se ce ne sono molte di più, per le quali è stata fatta richiesta agli uffici e senza attendere il nulla osta si è proceduto alla costruzione per sfruttare il tempo disponibile.

«Il sindaco quando venne presa la decisione di autorizzarli fu alquanto categorico sulla data di scadenza - conclude Leonetti - dare questa autorizzazione comprendeva il prendersi una grande responsabilità sia da parte del sindaco che del direttore dell'IVOP, in quanto sono da considerare le responsabilità in caso di incidenti, che a Bari si sono verificati per ben due volte».

In questi giorni i ristoratori potrebbero in modo compatto fare una richiesta di proroga, ma sarà il sindaco quindi a valutare se tale opportunità è ancora necessaria, o se è arrivato il momento di tornare alle vecchie abitudini.