Bari, è di nuovo caos per il rilascio delle carte di identità
I documenti, al momento prorogati fino al 30 aprile, non possono essere richiesti se non per urgenze, ma non tutto funziona
mercoledì 21 aprile 2021
11.12
A quasi un anno di distanza dal lockdown, e quando ormai siamo vicini alle riaperture, a Bari c'è qualcosa che è ancora chiuso e che crea disagi ai cittadini. Stiamo parlando degli uffici anagrafe, per il rilascio delle carte di identità. I documenti scaduti sono infatti stati prorogati da decreto al prossimo 30 aprile, ma siamo ormai vicini e non si sa se ci sarà una ulteriore proroga. E a un anno di distanza si sta riproponendo una problematica di cui avevamo già parlato lo scorso giugno.
Sul sito del Comune, da diverso tempo, un avviso segnala che non è possibile richiedere un nuovo documento se non per motivazioni valide: «Sarà possibile richiedere un nuovo documento di identità - si legge - soltanto nel caso in cui il cittadino sia sprovvisto di un qualsiasi documento di riconoscimento alternativo alla carta di identità, circostanza che dovrà essere attestata con una dichiarazione sostitutiva di notorietà, oltre che in caso di viaggi all'estero comprovati dal titolo di viaggio».
Se si rientra nelle eccezioni è necessario prenotare un appuntamento, tramite l'Urp del Comune di Bari oppure online. Peccato che sul sito nessuno degli uffici presenti in lista, su Bari, permetta di prenotare, e dalla provincia ci sono disponibilità solo a Giovinazzo (data utile 9 giugno), Santeramo in Colle (data utile 26 agosto) e Palo del Colle (addirittura 27 dicembre). L'agenda per Bari risulta bloccata. Dall'Urp, invece, rispondono che sono disponibili per fissare degli appuntamenti, e di fare riferimento a quanto scritto sul sito, ma sorge spontanea la domanda se anche gli anziani devono per forza avere come unico mezzo per avere informazioni il sito del Comune.
In molti, infatti, preoccupati per la prossima scadenza, e temendo di restare senza documento di identità, si sono riversati in Questura per ottenere il passaporto, con gli evidenti disagi che questo sta comportando. D'altronde l'ufficio passaporti, a differenza dell'ufficio anagrafe, non ha mai chiuso, ma per richiedere il passaporto è necessario lo Spid o la carta di identità elettronica. Per cui siamo di fronte ad un cane che si morde la coda. Senza considerare che per il rilascio del passaporto si pagano 110 euro, contro i 22 euro necessari per la CIE.
E cosa succederà i primi di maggio se non ci saranno ulteriori proroghe? In molti, in merito, si chiedono se non avrebbe senso aprire fin da ora le prenotazioni online, così da creare un'agenda che eviti sovraffollamento, e i tanto criticati "assembramenti".
Sul sito del Comune, da diverso tempo, un avviso segnala che non è possibile richiedere un nuovo documento se non per motivazioni valide: «Sarà possibile richiedere un nuovo documento di identità - si legge - soltanto nel caso in cui il cittadino sia sprovvisto di un qualsiasi documento di riconoscimento alternativo alla carta di identità, circostanza che dovrà essere attestata con una dichiarazione sostitutiva di notorietà, oltre che in caso di viaggi all'estero comprovati dal titolo di viaggio».
Se si rientra nelle eccezioni è necessario prenotare un appuntamento, tramite l'Urp del Comune di Bari oppure online. Peccato che sul sito nessuno degli uffici presenti in lista, su Bari, permetta di prenotare, e dalla provincia ci sono disponibilità solo a Giovinazzo (data utile 9 giugno), Santeramo in Colle (data utile 26 agosto) e Palo del Colle (addirittura 27 dicembre). L'agenda per Bari risulta bloccata. Dall'Urp, invece, rispondono che sono disponibili per fissare degli appuntamenti, e di fare riferimento a quanto scritto sul sito, ma sorge spontanea la domanda se anche gli anziani devono per forza avere come unico mezzo per avere informazioni il sito del Comune.
In molti, infatti, preoccupati per la prossima scadenza, e temendo di restare senza documento di identità, si sono riversati in Questura per ottenere il passaporto, con gli evidenti disagi che questo sta comportando. D'altronde l'ufficio passaporti, a differenza dell'ufficio anagrafe, non ha mai chiuso, ma per richiedere il passaporto è necessario lo Spid o la carta di identità elettronica. Per cui siamo di fronte ad un cane che si morde la coda. Senza considerare che per il rilascio del passaporto si pagano 110 euro, contro i 22 euro necessari per la CIE.
E cosa succederà i primi di maggio se non ci saranno ulteriori proroghe? In molti, in merito, si chiedono se non avrebbe senso aprire fin da ora le prenotazioni online, così da creare un'agenda che eviti sovraffollamento, e i tanto criticati "assembramenti".