Bari, fallimento Mercatone Uno, obiettivo salvaguardare i posti di lavoro

Incontro ieri in Regione dopo l'appuntamento di lunedì al Mise

mercoledì 29 maggio 2019 8.54
A cura di Elga Montani
La vicenda del fallimento del Mercatone Uno, che solo in Puglia coinvolge oltre 250 famiglie, ha visto svolgersi nei giorni scorsi due importanti tappe, lunedì c'è stato l'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico e ieri l'appuntamento in Regione Puglia. L'obiettivo è salvaguardare i posti di lavoro ed evitare che mille e ottocento famiglie in tutta Italia debbano confrontarsi con lo spettro della perdita del lavoro.

Sul tavolo del Mise si è discusso in merito alla possibile retrocessione all'amministrazione straordinaria decisa dal tribunale fallimentare di Milano. Il passaggio richiede l'intervento del Tribunale di Bologna, e permetterebbe l'attivazione della cassa integrazione che i sindacati chiedono di attivare il prima possibile. Stando, inoltre, a quanto dichiarato dal curatore fallimentare la Shernon Holding intendeva provvedere alla vendita degli immobili e ad una riduzione drastica dell'occupazione.

Ieri pomeriggio è andato invece in scena l'incontro in Regione Puglia, alla task force regionale del lavoro alla presenza anche dell'assessore Sebastiano Leo, con una delegazione dei dipendenti che ha voluto far sentire la propria voce con un presidio sul lungomare di Bari.

«In Regione Puglia si è tenuto il prosieguo dell'incontro di lunedì al Mise - dichiara Barbara Neglia, segretario generale regionale Filcams Cgil Puglia - La Regione si è impegnata a fare un monitoraggio, attraverso un agenzia di scouting, per trovare nuovi soggetti imprenditoriali o aziende disponibili ad assumere personale per salvaguardare l'occupazione. Allo stesso tempo, nel momento in cui si dovesse riuscire ad ottenere la cassa integrazione si inizierà un percorso formativo con il programma "Mi Formo e Lavoro" per mezzo dell'Assessorato al Lavoro».

«Tutto è vincolato alla decisione dei tribunali - conclude Neglia - per quanto riguarda la retrocessione del pacchetto dei lavoratori e del patrimonio alla Mercatone Uno, dall'attuale Shernon, e riferito anche al giudizio del tribunale di Milano per quanto riguarda l'esercizio provvisorio necessario a comprendere se si possono riaprire i negozi. Prossimo passo l'incontro del 30 maggio al Ministero che riguarderà però i fornitori, i creditori e i clienti, poi si dovrà capire come muoversi».