Bari, firmato il protocollo per la promozione della sicurezza partecipata
La sigla stamattina in Prefettura del provvedimento biennale. Decaro: «Grazie al lavoro congiunto la nostra città non è più schiava della criminalità»
lunedì 25 novembre 2019
15.13
È stato sottoscritto questa mattina in Prefettura, alla presenza della ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, dal prefetto di Bari Marilisa Magno, dal sindaco di Bari Antonio Decaro e dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il Patto per la sicurezza urbana e per la promozione e attuazione di un sistema di sicurezza partecipata della città di Bari. Il provvedimento, della durata di due anni, è disposto dall'art.5 della Legge del 18 aprile del 2017 "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza della città", con cui si stabilisce che "con appositi patti sottoscritti tra il prefetto e il sindaco, possono essere individuati, in relazione alla specificità dei contesti, interventi per la sicurezza urbana" in coerenza con le linee generali delle politiche pubbliche per la promozione della sicurezza integrata.
Le quattro direttrici fondamentali, individuate nell'accordo sulle Linee generali della politiche pubbliche per la promozione della sicurezza integrata sono: lo scambio informativo tra la polizia locale e le forze di Polizia presenti sul territorio, l'interconnessione, a livello territoriale, delle sale operative della polizia locale con quelle delle forze di polizia, la regolamentazione dell'utilizzo in comune dei sistemi di sicurezza tecnologica finalizzati al controllo delle aree e delle attività soggette a rischio, e l'aggiornamento professionale integrato per gli operatori di polizia locale e delle forze di polizia.
«Desidero ringraziare il prefetto Magno per il lavoro svolto in questi anni - ha commentato il sindaco Antonio Decaro - e il protocollo che sigliamo oggi rientra in un percorso effettuato nel corso di una collaborazione proficua con la Prefettura, all'interno del Comitato per l'Ordine pubblico e la sicurezza e del tavolo tecnico costituito dal prefetto. In questa città, nel nostro territorio, come ricordato poc'anzi dal procuratore capo della Repubblica, esiste una squadra-Stato che funziona da tanti anni. Siamo una città diversa rispetto a decine di anni fa, non siamo più la Bari degli anni '90».
«Il metodo utilizzato in questi anni a Bari credo possa essere esportato come buona pratica grazie alla forte sinergia istituzionale messa in campo a tutela della sicurezza dei cittadini - dice ancora Decaro - Il patto odierno è frutto di una legge (L. 20 febbraio 2017, n. 14) che conosco molto bene per averla costruita da presidente dell'Anci insieme ai sindaci del nostro Paese, e che parte dal presupposto che la sicurezza è un diritto da garantire, al pari della percezione della sicurezza».
«Il nostro modello di sicurezza – ha detto Emiliano - è basato su investigazioni ben fatte, una magistratura attiva, forze di polizia capaci da sempre di reagire colpo su colpo ad ogni tentativo della criminalità organizzata e comune di inquinare la nostra sicurezza. C'è bisogno di strutture giudiziarie che possano accogliere il lavoro di queste persone ed è incredibile che la magistratura debba lavorare in strutture assolutamente non idonee».
Il testo del patto è disponibile in allegato.
Le quattro direttrici fondamentali, individuate nell'accordo sulle Linee generali della politiche pubbliche per la promozione della sicurezza integrata sono: lo scambio informativo tra la polizia locale e le forze di Polizia presenti sul territorio, l'interconnessione, a livello territoriale, delle sale operative della polizia locale con quelle delle forze di polizia, la regolamentazione dell'utilizzo in comune dei sistemi di sicurezza tecnologica finalizzati al controllo delle aree e delle attività soggette a rischio, e l'aggiornamento professionale integrato per gli operatori di polizia locale e delle forze di polizia.
«Desidero ringraziare il prefetto Magno per il lavoro svolto in questi anni - ha commentato il sindaco Antonio Decaro - e il protocollo che sigliamo oggi rientra in un percorso effettuato nel corso di una collaborazione proficua con la Prefettura, all'interno del Comitato per l'Ordine pubblico e la sicurezza e del tavolo tecnico costituito dal prefetto. In questa città, nel nostro territorio, come ricordato poc'anzi dal procuratore capo della Repubblica, esiste una squadra-Stato che funziona da tanti anni. Siamo una città diversa rispetto a decine di anni fa, non siamo più la Bari degli anni '90».
«Il metodo utilizzato in questi anni a Bari credo possa essere esportato come buona pratica grazie alla forte sinergia istituzionale messa in campo a tutela della sicurezza dei cittadini - dice ancora Decaro - Il patto odierno è frutto di una legge (L. 20 febbraio 2017, n. 14) che conosco molto bene per averla costruita da presidente dell'Anci insieme ai sindaci del nostro Paese, e che parte dal presupposto che la sicurezza è un diritto da garantire, al pari della percezione della sicurezza».
«Il nostro modello di sicurezza – ha detto Emiliano - è basato su investigazioni ben fatte, una magistratura attiva, forze di polizia capaci da sempre di reagire colpo su colpo ad ogni tentativo della criminalità organizzata e comune di inquinare la nostra sicurezza. C'è bisogno di strutture giudiziarie che possano accogliere il lavoro di queste persone ed è incredibile che la magistratura debba lavorare in strutture assolutamente non idonee».
Il testo del patto è disponibile in allegato.