Bari ha una nuova stazione: «Più moderna e più efficace»
Riapre anche il sottopasso rosso, e presto partiranno i lavori per il nuovo Terminal Bus
venerdì 16 luglio 2021
14.28
È stato inaugurato questa mattina il nuovo fronte della stazione di Bari centrale, sull'extramurale Capruzzi.
«Oggi è un giorno molto importante - ha dichiarato il ministro Giovannini, presente alla cerimonia - con questa stazione cambia il modo in cui Bari interagisce e interagirà con le ferrovie, ma è solo l'inizio di un progetto molto più ampio. Un progetto che non riguarda solo i trasporti, ma riguarda in realtà un cambiamento della città. Sempre più persone, soprattutto giovani, guardano alla sostenibilità ambientale come elemento cruciale ed è per questo che nell'anno europeo dei trasporti ferroviari abbiamo investito 25 miliardi sulle ferrovie, per i prossimi 5 anni. Non solo Alta Velocità, ma anche ferrovie regionali. Una visione integrata che può consentire al Mezzogiorno e alla Puglia in particolare di recuperare e fare il salto di qualità di cui tutto il Paese ha bisogno, migliorando la qualità della vita dei cittadini e aumentando la competitività delle imprese nel rispetto dell'ambiente».
Il progetto vede il corpo fabbrica svilupparsi su 3 livelli, per una superficie complessiva di oltre 3 mila metri quadri, e si affaccia su via Capruzzi divenendo così il secondo ampio ingresso della stazione. La sua apertura arricchisce l'hub ferroviario barese di nuove ed efficaci funzioni al servizio di passeggeri e cittadini, grazie anche alla concomitante riapertura del sottopasso centrale (rosso). L'edificio, lungo 140 metri e caratterizzato da una facciata a vetri, ospiterà al piano terra una sala d'attesa con biglietteria self service e cinque locali commerciali, mentre il primo e il secondo piano saranno riservati agli uffici. Le opere fin qui realizzate che, oltre al nuovo edificio, includono i lavori di riqualificazione dei sottopassi, hanno comportato un investimento di 11,4 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno altri 6,9 milioni per il futuro Terminal bus, per un ammontare complessivo di 18,3 milioni di euro. Gli interventi, cofinanziati dal ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, sono stati realizzati da Grandi Stazioni Rail, società controllata da RFI (Gruppo FS Italiane).
«Per noi è una giornata importante - sottolinea il sindaco Antonio Decaro - Dopo 157 anni dalla sua costruzione, finalmente la stazione ferroviaria di Bari si presenta con una veste nuova, più moderna, più efficace, più accogliente nei confronti delle migliaia di persone che la attraversano tutti i giorni. Questa stazione è diventata un nodo di trasporto importante, tra i più importanti del sud Italia e oggi diventa anche una cerniera, uno snodo di raccordo tra due quartieri, tra la Bari ottocentesca e i quartieri nati con il boom economico».
«Oggi, peraltro - conclude - siamo molto contenti di aver ricevuto la conferma da Grandi Stazioni del completamento della progettazione del nuovo Terminal bus, finanziato per quasi 7 milioni di euro, che sarà realizzato nell'area dell'ex zona "squadra rialzo", liberando finalmente via Capruzzi dall'incontro degli autobus extraurbani, che hanno sempre avuto una postazione provvisoria»
«Oggi è un giorno molto importante - ha dichiarato il ministro Giovannini, presente alla cerimonia - con questa stazione cambia il modo in cui Bari interagisce e interagirà con le ferrovie, ma è solo l'inizio di un progetto molto più ampio. Un progetto che non riguarda solo i trasporti, ma riguarda in realtà un cambiamento della città. Sempre più persone, soprattutto giovani, guardano alla sostenibilità ambientale come elemento cruciale ed è per questo che nell'anno europeo dei trasporti ferroviari abbiamo investito 25 miliardi sulle ferrovie, per i prossimi 5 anni. Non solo Alta Velocità, ma anche ferrovie regionali. Una visione integrata che può consentire al Mezzogiorno e alla Puglia in particolare di recuperare e fare il salto di qualità di cui tutto il Paese ha bisogno, migliorando la qualità della vita dei cittadini e aumentando la competitività delle imprese nel rispetto dell'ambiente».
Il progetto vede il corpo fabbrica svilupparsi su 3 livelli, per una superficie complessiva di oltre 3 mila metri quadri, e si affaccia su via Capruzzi divenendo così il secondo ampio ingresso della stazione. La sua apertura arricchisce l'hub ferroviario barese di nuove ed efficaci funzioni al servizio di passeggeri e cittadini, grazie anche alla concomitante riapertura del sottopasso centrale (rosso). L'edificio, lungo 140 metri e caratterizzato da una facciata a vetri, ospiterà al piano terra una sala d'attesa con biglietteria self service e cinque locali commerciali, mentre il primo e il secondo piano saranno riservati agli uffici. Le opere fin qui realizzate che, oltre al nuovo edificio, includono i lavori di riqualificazione dei sottopassi, hanno comportato un investimento di 11,4 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno altri 6,9 milioni per il futuro Terminal bus, per un ammontare complessivo di 18,3 milioni di euro. Gli interventi, cofinanziati dal ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, sono stati realizzati da Grandi Stazioni Rail, società controllata da RFI (Gruppo FS Italiane).
«Per noi è una giornata importante - sottolinea il sindaco Antonio Decaro - Dopo 157 anni dalla sua costruzione, finalmente la stazione ferroviaria di Bari si presenta con una veste nuova, più moderna, più efficace, più accogliente nei confronti delle migliaia di persone che la attraversano tutti i giorni. Questa stazione è diventata un nodo di trasporto importante, tra i più importanti del sud Italia e oggi diventa anche una cerniera, uno snodo di raccordo tra due quartieri, tra la Bari ottocentesca e i quartieri nati con il boom economico».
«Oggi, peraltro - conclude - siamo molto contenti di aver ricevuto la conferma da Grandi Stazioni del completamento della progettazione del nuovo Terminal bus, finanziato per quasi 7 milioni di euro, che sarà realizzato nell'area dell'ex zona "squadra rialzo", liberando finalmente via Capruzzi dall'incontro degli autobus extraurbani, che hanno sempre avuto una postazione provvisoria»