Bari, i beni confiscati alla criminalità organizzata possono tornare a nuova vita
In pubblicazione sul sito del Comune l'avviso per la concessione a titolo gratuito in favore di soggetti privati
domenica 17 gennaio 2021
È in pubblicazione, sul sito del Comune, l'avviso per la concessione in uso a titolo gratuito di beni confiscati alla criminalità organizzata di proprietà del Comune di Bari in favore di soggetti privati.
La concessione in uso a titolo gratuito dei beni immobili è prevista per un periodo non inferiore a 6 anni, fino ad un massimo di 19 anni. La durata della concessione è rinnovabile, fermo restando il limite massimo dei 19 anni complessivi in relazione all'entità dei lavori di ristrutturazione effettuati o da effettuarsi sul bene immobile. All'avviso possono partecipare comunità (anche giovanili), enti, associazioni, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, comunità terapeutiche e associazioni di protezione ambientale.
I progetti delle attività da svolgere, ai fini dell'ammissibilità, dovranno concernere i seguenti ambiti di intervento: inclusione sociale e cittadinanza attiva (qualità della vita, giovani, anziani, sport, pari opportunità, apprendimento, accesso al lavoro, disabilità, minori), sviluppo di attività di natura culturale, tutela e valorizzazione del territorio (sviluppo sostenibile, turismo, sviluppo urbano e rurale, tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale ed artistico).
«Restituire spazi alla collettività e ai cittadini è la missione di ogni amministrazione pubblica – dichiara l'assessore al Patrimonio Vito Lacoppola -, a maggior ragione se si tratta di beni confiscati alla criminalità organizzata che sono frutto di illeciti ai danni delle persone o della città. Riempire di nuove energie e di nuova progettualità spazi a lungo inutilizzati significa poter scrivere una nuova storia di riscatto e di legalità a beneficio non solo del bene confiscato ma anche della comunità in cui questo è insediato. Sappiamo che non è un percorso facile ma l'amministrazione è pronta a sostenere le realtà che vorranno investire in un altro futuro per la città».
Le proposte progettuali saranno sottoposte all'esame di una apposita commissione, da nominarsi alla scadenza del termine di presentazione delle istanze, che valuterà le proposte progettuali secondo i seguenti criteri: qualità della proposta progettuale in termini di ricaduta sul territorio dal punto di vista sociale, culturale ed economico (punteggio massimo 30 punti); riqualificazione del bene di cui si richiede la concessione in uso a titolo gratuito, in base agli eventuali lavori di ristrutturazione e di adeguamento previsti per rendere lo stesso funzionale al progetto proposto (punteggio massimo 10 punti); tempi previsti per la funzionalità a regime della proposta presentata (punteggio massimo 10 punti). Riceveranno una valutazione migliore le proposte progettuali che sviluppino attività in favore dei giovani, di persone in condizione di disagio sociale, di ex detenuti, di persone con disabilità e quelle di promozione culturale.
I soggetti interessati dovranno presentare domanda in plico chiuso, contenente in due buste distinte il modello di domanda, debitamente compilato e accompagnato da copia di documento d'identità in corso di validità, e il progetto delle attività da svolgere presso l'immobile prescelto e degli eventuali interventi manutentivi da eseguire. Le schede relative a ciascun immobile sono visionabili presso la ripartizione Patrimonio, in viale Archimede n.41/A, previo accordo con il personale. Il sopralluogo agli immobili di interesse dovrà essere richiesto con istanza sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto richiedente. I beni sono concessi a titolo gratuito a seguito di stipula di contratto-convenzione.
Il sopralluogo presso gli immobili di interesse dovrà essere richiesto, con istanza sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto richiedente, presso la ripartizione Patrimonio, concordando la data di con il personale della Ripartizione. I beni sono concessi a titolo gratuito a seguito di stipula di contratto-convenzione.
La concessione in uso a titolo gratuito dei beni immobili è prevista per un periodo non inferiore a 6 anni, fino ad un massimo di 19 anni. La durata della concessione è rinnovabile, fermo restando il limite massimo dei 19 anni complessivi in relazione all'entità dei lavori di ristrutturazione effettuati o da effettuarsi sul bene immobile. All'avviso possono partecipare comunità (anche giovanili), enti, associazioni, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, comunità terapeutiche e associazioni di protezione ambientale.
I progetti delle attività da svolgere, ai fini dell'ammissibilità, dovranno concernere i seguenti ambiti di intervento: inclusione sociale e cittadinanza attiva (qualità della vita, giovani, anziani, sport, pari opportunità, apprendimento, accesso al lavoro, disabilità, minori), sviluppo di attività di natura culturale, tutela e valorizzazione del territorio (sviluppo sostenibile, turismo, sviluppo urbano e rurale, tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale ed artistico).
«Restituire spazi alla collettività e ai cittadini è la missione di ogni amministrazione pubblica – dichiara l'assessore al Patrimonio Vito Lacoppola -, a maggior ragione se si tratta di beni confiscati alla criminalità organizzata che sono frutto di illeciti ai danni delle persone o della città. Riempire di nuove energie e di nuova progettualità spazi a lungo inutilizzati significa poter scrivere una nuova storia di riscatto e di legalità a beneficio non solo del bene confiscato ma anche della comunità in cui questo è insediato. Sappiamo che non è un percorso facile ma l'amministrazione è pronta a sostenere le realtà che vorranno investire in un altro futuro per la città».
Le proposte progettuali saranno sottoposte all'esame di una apposita commissione, da nominarsi alla scadenza del termine di presentazione delle istanze, che valuterà le proposte progettuali secondo i seguenti criteri: qualità della proposta progettuale in termini di ricaduta sul territorio dal punto di vista sociale, culturale ed economico (punteggio massimo 30 punti); riqualificazione del bene di cui si richiede la concessione in uso a titolo gratuito, in base agli eventuali lavori di ristrutturazione e di adeguamento previsti per rendere lo stesso funzionale al progetto proposto (punteggio massimo 10 punti); tempi previsti per la funzionalità a regime della proposta presentata (punteggio massimo 10 punti). Riceveranno una valutazione migliore le proposte progettuali che sviluppino attività in favore dei giovani, di persone in condizione di disagio sociale, di ex detenuti, di persone con disabilità e quelle di promozione culturale.
I soggetti interessati dovranno presentare domanda in plico chiuso, contenente in due buste distinte il modello di domanda, debitamente compilato e accompagnato da copia di documento d'identità in corso di validità, e il progetto delle attività da svolgere presso l'immobile prescelto e degli eventuali interventi manutentivi da eseguire. Le schede relative a ciascun immobile sono visionabili presso la ripartizione Patrimonio, in viale Archimede n.41/A, previo accordo con il personale. Il sopralluogo agli immobili di interesse dovrà essere richiesto con istanza sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto richiedente. I beni sono concessi a titolo gratuito a seguito di stipula di contratto-convenzione.
Il sopralluogo presso gli immobili di interesse dovrà essere richiesto, con istanza sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto richiedente, presso la ripartizione Patrimonio, concordando la data di con il personale della Ripartizione. I beni sono concessi a titolo gratuito a seguito di stipula di contratto-convenzione.