Bari in piazza contro l'autonomia differenziata, Emiliano: «Pronti a impugnare la legge»

In tanti si sono dati appuntamento questo pomeriggio in via Sparano, davanti alla chiesa di San Ferdinando

venerdì 9 febbraio 2024 20.19
Bari è scesa in piazza oggi pomeriggio per far sentire forte la propria voce e dire no all'autonomia differenziata, che rischia di penalizzare e molto le regioni del Sud. In tanti si sono dati appuntamento nel pomeriggio di oggi in via Sparano davanti alla chiesa di San Ferdinando per partecipare alla manifestazione promossa da Cgil e Uil Puglia "Contro l'autonomia differenziata, a difesa dell'unità del Paese".

Tra di loro il presidente della Regione Puglia, che ha dichiarato: «Ci stiamo organizzando in sede giuridica per valutare la possibilità di impugnare per incostituzionalità la legge appena approvata, ed eventualmente proporre un referendum abrogativo, e comunque per fare in modo che questa legge sull'autonomia differenziata danneggi il sud il meno possibile».

«Non accetteremo mai un Paese spaccato in due - sottolineano da Uil Puglia -, in cui il povero diventa ancora più povero e il ricco sempre più ricco, in cui si è costretti a pagare o a emigrare per curarsi, in cui la scuola delle regioni più ricche è più efficiente della scuola delle regioni più povere, in cui la propria vita è condizionata dal luogo in cui si nasce o si vive. L'Italia che vogliamo è unita, è l'Italia che si ispira ai principi di equità, solidarietà e giustizia sociale sanciti dalla nostra Costituzione, un luogo in cui tutti i cittadini sono uguali e hanno pari diritti. E per questo obiettivo continueremo a batterci e a mobilitarci».

E la Cgil Puglia ha rimarcato che questa sera a Bari c'era: «Una piazza stracolma contro il disegno del Governo di spaccare il Paese con l'autonomia differenziata. Migliaia di cittadini hanno aderito alla mobilitazione di Cgil e Uil Puglia, tra di loro tantissimi esponenti delle istituzioni nazionali e locali, associazioni, esponenti del mondo della cultura e della politica insieme a lavoratori e pensionati. Non potranno dividerci, viva l'unità d'Italia».