Bari in piazza contro la guerra: «Oggi siamo tutti Ucraini»
Folla in piazza Prefettura per condannare quanto sta accadendo nell'est Europa
sabato 26 febbraio 2022
13.05
Bari scende in piazza contro la guerra in Ucraina. Folla in piazza Prefettura contro quanto sta accadendo nell'est Europa.
«Oggi siamo tutti Ucraini. Bari ripudia la guerra. Pace e dialogo ora», scrive il vicesindaco Eugenio Di Sciascio. «Nel 2022 siamo ancora imprigionati dentro una logica di schieramenti contrapposti - sottolinea Cgil Bari - obbligati ad avere un nemico per ricercare una supremazia mondiale che alimenta la corsa agli armamenti ed è essa stessa fattore di instabilità̀ e come sempre le conseguenze della guerra ricadranno sui civili e le popolazioni inermi, distruggendo vite umane, territori, economie. Bisogna impegnarsi per difendere il diritto all'autodeterminazione dei popoli e questi principi in tutte le sedi sindacali e istituzionali europee e internazionali».
La manifestazione è stata organizzata dal Comitato per la Pace Terra di Bari, che ha sottolineato: Richiamando la sua precedente e già preoccupata dichiarazione, condanna l'attacco armato della Russia contro uno Stato membro, e per giunta fondatore, quale l'Ucraina come patente violazione della Carta delle Nazioni Unite».
«Oggi siamo tutti Ucraini. Bari ripudia la guerra. Pace e dialogo ora», scrive il vicesindaco Eugenio Di Sciascio. «Nel 2022 siamo ancora imprigionati dentro una logica di schieramenti contrapposti - sottolinea Cgil Bari - obbligati ad avere un nemico per ricercare una supremazia mondiale che alimenta la corsa agli armamenti ed è essa stessa fattore di instabilità̀ e come sempre le conseguenze della guerra ricadranno sui civili e le popolazioni inermi, distruggendo vite umane, territori, economie. Bisogna impegnarsi per difendere il diritto all'autodeterminazione dei popoli e questi principi in tutte le sedi sindacali e istituzionali europee e internazionali».
La manifestazione è stata organizzata dal Comitato per la Pace Terra di Bari, che ha sottolineato: Richiamando la sua precedente e già preoccupata dichiarazione, condanna l'attacco armato della Russia contro uno Stato membro, e per giunta fondatore, quale l'Ucraina come patente violazione della Carta delle Nazioni Unite».