Bari, in via Fornari una sirena salva migranti in un murales di Giuseppe D'Asta
L'iniziativa nata grazie a Retake e LeZZanZare ha permesso la pulizia e la rinascita del muro della scuola media Mazzini-Modugno
martedì 19 marzo 2019
19.20
Un murales d'artista al posto di scritte e tag. Succede in via Fornari a Bari grazie alla caparbietà di Retake e alla volontà di LeZZanZare che insieme hanno fatto sì che il muro della scuola media Mazzini-Modugno rinascesse. Nei mesi scorsi si è provveduto alla pulizia e di pochi giorni fa l'opera dell'artista Giuseppe D'Asta che ha disegnato una bellissima sirena blu alle cui spalle giace una barca rovesciata dalla quale lei ha salvato dei migranti e li sta portando in salvo. Un'opera lunga 60 metri per cui ci sono voluti diversi giorni di lavoro e che lo stesso artista ha definito: «Un omaggio ai baresi e a Bari città multietnica».
«In merito al murales realizzato in via Fornari - dicono da LeZZanZare - vorremmo sottolineare che per noi le forme di arte quando non eccedono e sono arte pura servono a migliorare la città e rispettarla. Noi delle Zzanzare vorremmo insegnare il rispetto delle regole, e quindi il rispetto di ognuno e per questo abbiamo voluto sostenere questo progetto. Ciò che traspare da questa opera è una Bari come città aperta, d'altronde non dimentichiamoci che la nostra città già nel 1991 con la Vlora ha dimostrato di essere aperta e rispettosa delle diversità. Se non rispettassimo le diversità e non le valutassimo come occasione di crescita comune cadremmo in quello che è lo spirito della globalizzazione, di catalogarci in scaffali e categorie. Se l'arte figurativa e teatrale, sin dal medioevo, è stata strumento per insegnare alla gente qualcosa speriamo che anche questo murales qualcosa possa partire. Retake d'altronde pulisce la città da scritte che nulla hanno a che fare con l'arte anzi rovinano il decoro della città, questo invece è uno strumento alla portata di tutti per poter imparare qualcosa».
Ultimo appuntamento per terminare l'opera il prossimo 29 marzo quando con 20 dipendenti BOSCH (sponsor del progetto) impegnati in attività di team-building, verrà terminato il rifacimento del muro.
«In merito al murales realizzato in via Fornari - dicono da LeZZanZare - vorremmo sottolineare che per noi le forme di arte quando non eccedono e sono arte pura servono a migliorare la città e rispettarla. Noi delle Zzanzare vorremmo insegnare il rispetto delle regole, e quindi il rispetto di ognuno e per questo abbiamo voluto sostenere questo progetto. Ciò che traspare da questa opera è una Bari come città aperta, d'altronde non dimentichiamoci che la nostra città già nel 1991 con la Vlora ha dimostrato di essere aperta e rispettosa delle diversità. Se non rispettassimo le diversità e non le valutassimo come occasione di crescita comune cadremmo in quello che è lo spirito della globalizzazione, di catalogarci in scaffali e categorie. Se l'arte figurativa e teatrale, sin dal medioevo, è stata strumento per insegnare alla gente qualcosa speriamo che anche questo murales qualcosa possa partire. Retake d'altronde pulisce la città da scritte che nulla hanno a che fare con l'arte anzi rovinano il decoro della città, questo invece è uno strumento alla portata di tutti per poter imparare qualcosa».
Ultimo appuntamento per terminare l'opera il prossimo 29 marzo quando con 20 dipendenti BOSCH (sponsor del progetto) impegnati in attività di team-building, verrà terminato il rifacimento del muro.