Bari, la DIA sequestra beni per oltre 300 mila euro ad un pregiudicato
L'uomo, un 47 enne barese, è noto per rapine e furti e fa parte di un'associazione a delinquere dedita a rapine a Tir
lunedì 19 febbraio 2018
9.45
Beni ed immobili e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 300 mila euro sono stati sequestrati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari a Michele Carone, 47enne di Bari, pluri-pregiudicato dedito principalmente a rapine e furti di ingentissimo valore. Tra i suoi principali precedenti penali, spicca il coinvolgimento nella recente operazione "Transport", nell'ambito della quale è stato ritenuto responsabile, unitamente ad altri soggetti, di aver fatto parte di un'associazione per delinquere, con base operativa in Modugno, dedita ad una serie di rapine a TIR consumate sulle principali arterie stradali pugliesi e lucane, con sequestro degli autotrasportatori. L'organizzazione, che si preoccupava di sostenere economicamente, anche attraverso il pagamento delle spese legali, i propri complici, era in grado di gestire, dopo la commissione delle rapine, anche le complesse attività di ricettazione della refurtiva, sfruttando una collaudata rete di collusioni. A Michele Carone, veniva contestata anche la partecipazione a 7 rapine e furti di ingente valore.
La sua pericolosità sociale ha indotto l'Autorità Giudiziaria a emettere nei suoi confronti il provvedimento della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno per 3 anni, misura, allo stato, non ancora scontata, essendo in regime detentivo domiciliare. L'odierno provvedimento di sequestro della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari, su proposta del Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, scaturisce da un'approfondita analisi dell'intero patrimonio dell'uomo operata dalla D.I.A. di Bari, che ha accertato l'evidente sproporzione del suo reddito rispetto al tenore di vita e agli investimenti effettuati nel tempo.
La sua pericolosità sociale ha indotto l'Autorità Giudiziaria a emettere nei suoi confronti il provvedimento della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno per 3 anni, misura, allo stato, non ancora scontata, essendo in regime detentivo domiciliare. L'odierno provvedimento di sequestro della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari, su proposta del Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, scaturisce da un'approfondita analisi dell'intero patrimonio dell'uomo operata dalla D.I.A. di Bari, che ha accertato l'evidente sproporzione del suo reddito rispetto al tenore di vita e agli investimenti effettuati nel tempo.