Bari: mare forza 9, rotti gli ormeggi della Norman Atlantic
In corso le operazioni di messa in sicurezza del relitto su cui morirono dodici persone
sabato 23 febbraio 2019
15.17
Il relitto della Norman Atlantic ormeggiato al molo 30 del porto di Bari ormai da quattro anni, avrebbe rotto gli ormeggi a causa del forte vento che sta sferzando le coste pugliesi in queste ore. Con il mare forza 9 le funi e le catene che tenevano fermi il relitto dell'imbarcazione bruciata nella notte del 28 dicembre 2014 al largo delle coste albanesi si sono rotte. Non ci sarebbe comunque alcun rischio e sono in atto operazioni per la messa in sicurezza.
La storia della Norman Atlantic è nota. Durante il viaggio alcuni tir presero fuoco, l'allarme fu lanciato circa 20 minuti dopo il primo avvistamento di fumo quando il fuoco aveva già raggiunto gli altri ponti. Anche le procedure di evacuazione, rese difficili dalle cattive condizioni meteo, non furono fatte a regola d'rate, per salire sulle lance di salvataggio c'erano passerelle senza sufficienti protezioni che evitassero la caduta in mare. Quasi tutte le vittime, 12 in totale, morirono per assideramento seguito da annegamento, altre 19 sono considerare disperse, 64 i feriti, su un totale di 519 passeggeri.
Dopo il naufragio, il relitto, tuttora sotto sequestro probatorio su disposizione della magistratura barese, fu rimorchiato prima a Brindisi e poi, dal 14 febbraio 2015, nel porto di Bari.
La storia della Norman Atlantic è nota. Durante il viaggio alcuni tir presero fuoco, l'allarme fu lanciato circa 20 minuti dopo il primo avvistamento di fumo quando il fuoco aveva già raggiunto gli altri ponti. Anche le procedure di evacuazione, rese difficili dalle cattive condizioni meteo, non furono fatte a regola d'rate, per salire sulle lance di salvataggio c'erano passerelle senza sufficienti protezioni che evitassero la caduta in mare. Quasi tutte le vittime, 12 in totale, morirono per assideramento seguito da annegamento, altre 19 sono considerare disperse, 64 i feriti, su un totale di 519 passeggeri.
Dopo il naufragio, il relitto, tuttora sotto sequestro probatorio su disposizione della magistratura barese, fu rimorchiato prima a Brindisi e poi, dal 14 febbraio 2015, nel porto di Bari.