Bari Matera 5G, Giacomelli (MISE): «Scommessa sul futuro del Paese»
Decaro: «Il governo investe su una città affidabile»
mercoledì 8 novembre 2017
17.05
Bari e Matera le uniche due città del sud che guideranno l'Italia verso la transizione al 5G. Stamattina, infatti, è stato presentato a Palazzo di Città il progetto con cui il consorzio Tim, Fastweb e Huawei Italia si è aggiudicato il bando di gara del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) sull'implementazione della banda ultra larga per mettere in connessione vari settori dei servizi in Italia, verso la "rivoluzione digitale" nella gestione della sanità, dell'industria 4.0, del turismo e della cultura, del settore automobilistico e, di conseguenza, della sicurezza stradale.
Un progetto da oltre 60 milioni di Euro in quattro anni, che nella sua fase di sperimentazione prevederà il lavoro congiunto di ben cinquantadue partner di assoluto rilievo del consorzio, tra cui sette centri universitari e di ricerca, trentaquattro grandi imprese e undici pubbliche amministrazioni. Le prime operazioni su Bari e Matera di questa fase pilota del passaggio al 5G nella rete dei servizi partiranno entro giugno 2018, con ben sue anni di anticipo sulla deadline imposta dalla Commissione Europea. Le previsioni sono di raggiungere il 70% della copertura entro la fine dello stesso anno, per completare l'operazione nel 2019.
La potenza della connessione 5G è di oltre dieci volte superiore rispetto al 4G, e già nella fase pilota si intravedranno già più di settanta utilizzi diversi di questa tecnologia. Nel caso specifico di Bari, infatti, la connettività in 5G permetterà la realizzazione di uno dei primi porti 4.0 del basso Mediterraneo, con notevoli vantaggi in termini di sicurezza e controllo di passeggeri e merci in transito nello scalo, tracciate in maniera certosina e capillare grazie a soluzioni Internet of Things.
A Matera, che si sta rifacendo il look per accogliere il ruolo di Capitale europea della Cultura 2019, saranno invece esplorate le frontiere legate alla ricostruzione 3D di siti archeologici e musei, con visite virtuali ai Sassi, al Parco della Murgia materana e alle numerose chiese presenti sul territorio.
La realizzazione della nuova rete prevede l'installazione di molte decine di piccole antenne a bassa potenza e con limitato impatto ambientale ("small cells"), collegate alla rete in fibra ottica.
«Abbiamo iniziato a parlare di questi temi in un paio di occasioni organizzate dal parlamentare barese Losacco - dice il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni Antonello Giacomelli durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi oggi a Palazzo di Città. Il sindaco di Bari in quelle occasioni mi disse di condividere il lavoro del governo sull'innovazione, e che scommettendo su Bari non si sarebbe andati incontro a un errore. Bari e Matera sono state scelte come città pilota di questa sperimentazioni non per regalo, ma per le loro caratteristiche. In questo momento sul 5G l'Italia è un anno avanti su tutti gli altri paese europei; senza la strategia nazionale della banda larga non sarebbe possibile l'avvento del 5G. Con questa partita abbiamo fatto un tentativo: se avessimo sviluppato le cose sul filo logico richiestoci da Bruxelles (e cioè almeno una città in 5G entro il 2020) saremmo stati ancora in ritardo rispetto al resto d'Europa. Noi, con Matteo Renzi, abbiamo invece deciso fin da subito di investire su cinque città in 5G. L'Italia è l'habitat naturale di servizi che valorizzino il nostro patrimonio culturale e intellettuale. La mia speranza è che il lavoro complessivo di questo paese porti i ragazzi a non avere la partenza verso altri paesi come scelta obbligata. L'idea è di mettere insieme tutte le potenzialità del paese e di chiedere a queste città di guidare il treno di un intero paese. L'Italia per inattitudine ha passato fin troppe volte il testimone nell'innovazione tecnologia che poteva benissimo portare da sé. Vogliamo provare una strada nuova, che coinvolga università e start up italiane, e per questo agli operatori chiediamo di scommettere facendo da collante tra tutte le sinergie che il paese può mettere a disposizione. Abbiamo bisogno che imprese e istituzioni locali riescano a fare sistema. Coniugando insieme questi talenti la scommessa sarà vinta».
«Bari sta ufficialmente aprendo le porte al futuro - dice il sindaco di Bari Antonio Decaro. Il Governo ha deciso ancora una volta di investire su Bari perché dimostriamo di essere una città affidabile. Dopo la superfibra arriverà anche il 5G, una sperimentazione tecnologica che porteremo avanti assieme ad altre quattro città italiane e che ci permetterà non solo, come pensa qualcuno, di avere una rete internet più veloce per i collegamenti dagli smartphone ma che soprattutto ci consentirà di avviare un vero e proprio sistema di nuove tecnologie in interi settori produttivi legati, ad esempio, all'agenda digitale, alla sanità, ai trasporti, al porto. Quest'ultimo, ad esempio, è un'infrastruttura che porta tante ricchezze in città ma che potrebbe portare anche dei pericoli, quindi attraverso il 5G potremo sperimentare uno dei primi porti 4.0 in Italia, a garanzia di una maggiore sicurezza, con il controllo degli accessi e una logistica avanzata. Nel progetto sono inclusi attori imprenditoriali, locali e internazionali, un parterre di aziende pubbliche, l'Università Aldo Moro e il Politecnico, e insieme sperimenteremo 70 progetti in 10 diversi ambiti. Con noi è stata scelta la città di Matera, che possiamo considerare a tutti gli effetti una sorella. Siamo consapevoli che questa è un'occasione importante per noi, per due città del Sud dove i treni non passano due volte, e io modestamente qualcosa di treni ne capisco, essendo un ingegnere figlio di un ferroviere. Questo è il nostro treno, ci siamo fatti trovare puntuali alla stazione, siamo saliti e vogliamo dimostrare di saperlo guidare. Desidero ringraziare il Governo e il sottosegretario Giacomelli per aver scelto ancora una volta la nostra città e per essere qui con noi a parlare di innovazione e di una proposta che parla di un altro Sud, fuori dagli stereotipi che fino ad oggi hanno rappresentato la nostra zavorra».
«TIM è sempre all'avanguardia nelle sfide tecnologiche - prosegue il vicepresidente esecutivo di TIM Giuseppe Recchi. Dopo aver avviato il 5G a Torino con risultati di eccellenza, la società ha subito raccolto l'invito lanciato lanciata dal Mise di accelerare il percorso di consolidamento del 5G e la sua sperimentazione su larga scala a Bari e Matera. La nuova tecnologia sarà di sostegno allo sviluppo industriale per Bari e alla crescita dei flussi turistici per Matera. Inoltre il 5G innoverà tutti i processi industriali e di servizio, dal manifatturiero al trasposto merci, dal monitoraggio ambientale all'agricoltura di precisione, dalle città intelligenti alla mobilità urbana, dalla sanità alla scuola. Il nostro obiettivo è quello di creare una rete di business per la realizzazione di un laboratorio 5G permanente che porti valore alle due città. TIM, che vanta importanti laboratori di ricerca e innovazione in Italia, è stata tra i primi operatori europei firmatari del 5G Action Plan della Commissione Europea».
«Come già accaduto 18 anni fa per la fibra ottica, anche per la tecnologia 5G Fastweb è pronta a fare la differenza - ha affermato l'amministratore delegato di Fastweb Alberto Calcagno. La società anticipa ancora una volta le dinamiche di mercato imprimendo una nuova accelerazione allo sviluppo tecnologico del Paese. Grazie agli accordi per le frequenze siglati già a dicembre dello scorso anno e all'infrastruttura capillare in fibra ottica sull'intero territorio nazionale, disponiamo infatti già oggi di tutti gli asset strategici necessari per giocare un ruolo da protagonisti nel 5G».
«Il grande valore del trial lanciato dal Ministero per lo Sviluppo Economico consiste nel mettere al centro il concetto di ecosistema, coinvolgendo fin dall'inizio tutti i protagonisti del mercato: operatori, fornitori di tecnologia, centri di ricerca, università, pubblica amministrazione e partner locali. Questo formato supera i requisiti minimi europei e pone l'Italia all'avanguardia nello sviluppo del 5G - ha sottolineato il CEO di Huawei Italia Edward Chan. I continui investimenti di Huawei in ricerca e innovazione hanno portato a importantissimi traguardi nell'architettura di rete, nell'utilizzo dello spettro, nella tecnologia delle interfacce, nella prototipazione e verifiche sul campo; da anni riteniamo fondamentale collaborare con le organizzazioni di settore e di standardizzazione, con i mercati verticali nonché partecipare ad alleanze industriali. Ci impegniamo a rendere queste competenze disponibili sul territorio italiano per creare un modello di business in grado di essere il motore di un nuovo sviluppo sociale ed economico».
Un progetto da oltre 60 milioni di Euro in quattro anni, che nella sua fase di sperimentazione prevederà il lavoro congiunto di ben cinquantadue partner di assoluto rilievo del consorzio, tra cui sette centri universitari e di ricerca, trentaquattro grandi imprese e undici pubbliche amministrazioni. Le prime operazioni su Bari e Matera di questa fase pilota del passaggio al 5G nella rete dei servizi partiranno entro giugno 2018, con ben sue anni di anticipo sulla deadline imposta dalla Commissione Europea. Le previsioni sono di raggiungere il 70% della copertura entro la fine dello stesso anno, per completare l'operazione nel 2019.
La potenza della connessione 5G è di oltre dieci volte superiore rispetto al 4G, e già nella fase pilota si intravedranno già più di settanta utilizzi diversi di questa tecnologia. Nel caso specifico di Bari, infatti, la connettività in 5G permetterà la realizzazione di uno dei primi porti 4.0 del basso Mediterraneo, con notevoli vantaggi in termini di sicurezza e controllo di passeggeri e merci in transito nello scalo, tracciate in maniera certosina e capillare grazie a soluzioni Internet of Things.
A Matera, che si sta rifacendo il look per accogliere il ruolo di Capitale europea della Cultura 2019, saranno invece esplorate le frontiere legate alla ricostruzione 3D di siti archeologici e musei, con visite virtuali ai Sassi, al Parco della Murgia materana e alle numerose chiese presenti sul territorio.
La realizzazione della nuova rete prevede l'installazione di molte decine di piccole antenne a bassa potenza e con limitato impatto ambientale ("small cells"), collegate alla rete in fibra ottica.
«Abbiamo iniziato a parlare di questi temi in un paio di occasioni organizzate dal parlamentare barese Losacco - dice il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni Antonello Giacomelli durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi oggi a Palazzo di Città. Il sindaco di Bari in quelle occasioni mi disse di condividere il lavoro del governo sull'innovazione, e che scommettendo su Bari non si sarebbe andati incontro a un errore. Bari e Matera sono state scelte come città pilota di questa sperimentazioni non per regalo, ma per le loro caratteristiche. In questo momento sul 5G l'Italia è un anno avanti su tutti gli altri paese europei; senza la strategia nazionale della banda larga non sarebbe possibile l'avvento del 5G. Con questa partita abbiamo fatto un tentativo: se avessimo sviluppato le cose sul filo logico richiestoci da Bruxelles (e cioè almeno una città in 5G entro il 2020) saremmo stati ancora in ritardo rispetto al resto d'Europa. Noi, con Matteo Renzi, abbiamo invece deciso fin da subito di investire su cinque città in 5G. L'Italia è l'habitat naturale di servizi che valorizzino il nostro patrimonio culturale e intellettuale. La mia speranza è che il lavoro complessivo di questo paese porti i ragazzi a non avere la partenza verso altri paesi come scelta obbligata. L'idea è di mettere insieme tutte le potenzialità del paese e di chiedere a queste città di guidare il treno di un intero paese. L'Italia per inattitudine ha passato fin troppe volte il testimone nell'innovazione tecnologia che poteva benissimo portare da sé. Vogliamo provare una strada nuova, che coinvolga università e start up italiane, e per questo agli operatori chiediamo di scommettere facendo da collante tra tutte le sinergie che il paese può mettere a disposizione. Abbiamo bisogno che imprese e istituzioni locali riescano a fare sistema. Coniugando insieme questi talenti la scommessa sarà vinta».
«Bari sta ufficialmente aprendo le porte al futuro - dice il sindaco di Bari Antonio Decaro. Il Governo ha deciso ancora una volta di investire su Bari perché dimostriamo di essere una città affidabile. Dopo la superfibra arriverà anche il 5G, una sperimentazione tecnologica che porteremo avanti assieme ad altre quattro città italiane e che ci permetterà non solo, come pensa qualcuno, di avere una rete internet più veloce per i collegamenti dagli smartphone ma che soprattutto ci consentirà di avviare un vero e proprio sistema di nuove tecnologie in interi settori produttivi legati, ad esempio, all'agenda digitale, alla sanità, ai trasporti, al porto. Quest'ultimo, ad esempio, è un'infrastruttura che porta tante ricchezze in città ma che potrebbe portare anche dei pericoli, quindi attraverso il 5G potremo sperimentare uno dei primi porti 4.0 in Italia, a garanzia di una maggiore sicurezza, con il controllo degli accessi e una logistica avanzata. Nel progetto sono inclusi attori imprenditoriali, locali e internazionali, un parterre di aziende pubbliche, l'Università Aldo Moro e il Politecnico, e insieme sperimenteremo 70 progetti in 10 diversi ambiti. Con noi è stata scelta la città di Matera, che possiamo considerare a tutti gli effetti una sorella. Siamo consapevoli che questa è un'occasione importante per noi, per due città del Sud dove i treni non passano due volte, e io modestamente qualcosa di treni ne capisco, essendo un ingegnere figlio di un ferroviere. Questo è il nostro treno, ci siamo fatti trovare puntuali alla stazione, siamo saliti e vogliamo dimostrare di saperlo guidare. Desidero ringraziare il Governo e il sottosegretario Giacomelli per aver scelto ancora una volta la nostra città e per essere qui con noi a parlare di innovazione e di una proposta che parla di un altro Sud, fuori dagli stereotipi che fino ad oggi hanno rappresentato la nostra zavorra».
«TIM è sempre all'avanguardia nelle sfide tecnologiche - prosegue il vicepresidente esecutivo di TIM Giuseppe Recchi. Dopo aver avviato il 5G a Torino con risultati di eccellenza, la società ha subito raccolto l'invito lanciato lanciata dal Mise di accelerare il percorso di consolidamento del 5G e la sua sperimentazione su larga scala a Bari e Matera. La nuova tecnologia sarà di sostegno allo sviluppo industriale per Bari e alla crescita dei flussi turistici per Matera. Inoltre il 5G innoverà tutti i processi industriali e di servizio, dal manifatturiero al trasposto merci, dal monitoraggio ambientale all'agricoltura di precisione, dalle città intelligenti alla mobilità urbana, dalla sanità alla scuola. Il nostro obiettivo è quello di creare una rete di business per la realizzazione di un laboratorio 5G permanente che porti valore alle due città. TIM, che vanta importanti laboratori di ricerca e innovazione in Italia, è stata tra i primi operatori europei firmatari del 5G Action Plan della Commissione Europea».
«Come già accaduto 18 anni fa per la fibra ottica, anche per la tecnologia 5G Fastweb è pronta a fare la differenza - ha affermato l'amministratore delegato di Fastweb Alberto Calcagno. La società anticipa ancora una volta le dinamiche di mercato imprimendo una nuova accelerazione allo sviluppo tecnologico del Paese. Grazie agli accordi per le frequenze siglati già a dicembre dello scorso anno e all'infrastruttura capillare in fibra ottica sull'intero territorio nazionale, disponiamo infatti già oggi di tutti gli asset strategici necessari per giocare un ruolo da protagonisti nel 5G».
«Il grande valore del trial lanciato dal Ministero per lo Sviluppo Economico consiste nel mettere al centro il concetto di ecosistema, coinvolgendo fin dall'inizio tutti i protagonisti del mercato: operatori, fornitori di tecnologia, centri di ricerca, università, pubblica amministrazione e partner locali. Questo formato supera i requisiti minimi europei e pone l'Italia all'avanguardia nello sviluppo del 5G - ha sottolineato il CEO di Huawei Italia Edward Chan. I continui investimenti di Huawei in ricerca e innovazione hanno portato a importantissimi traguardi nell'architettura di rete, nell'utilizzo dello spettro, nella tecnologia delle interfacce, nella prototipazione e verifiche sul campo; da anni riteniamo fondamentale collaborare con le organizzazioni di settore e di standardizzazione, con i mercati verticali nonché partecipare ad alleanze industriali. Ci impegniamo a rendere queste competenze disponibili sul territorio italiano per creare un modello di business in grado di essere il motore di un nuovo sviluppo sociale ed economico».