Bari, muri scrostati e prese non a norma al Glicine Bianco

Alcune insegnanti denunciano il degrado delle aule della materna comunale: "Non aspettiamo settembre"

giovedì 12 luglio 2018 8.16
A cura di Fiorella Barile
Scuola finita, problemi vecchi. Le insegnanti delle sezioni A e B della Scuola d'Infanzia Comunale "Glicine Bianco" di Bari, come ogni anno, hanno staccato dalle pareti i lavori dei bambini e i cartelloni con i quali hanno cercato di garantire il c.d. "curriculo implicito", quello fatto di tempi e spazi. Cartelloni che ogni anno coprono muri che non vengono imbiancati da anni, pieni di crepe e buchi e soprattutto prese elettriche ad altezza di bambino.
"Nella scuola dell'infanzia - spiega una delle insegnanti - il curricolo implicito assume un'importanza fondamentale per alcune sue costanti, come la promozione dello star bene, la cura della vita relazionale, la progettazione di ambienti che sorreggono l'agire e l'esplorazione autonoma dei bambini, il ripetersi delle routine, la conduzione attenta dell'intera giornata scolastica e delle sue attività. Lo spazio, pertanto, deve essere accogliente e curato, deve poter offrire al bambino l'opportunità di vivere in un ambiente che trasmette tranquillità e sicurezza. Nella nostra scuola al termine delle attività didattiche, le pareti delle sezioni e degli spazi comuni di certo non offrono tranquillità e sicurezza, né contribuiscono a creare quello spazio accogliente e curato che dovrebbe sostenere il curriculo esplicito".
Quest'anno poi l'Amministrazione comunale, sebbene fosse certamente a conoscenza del fatto che le attività didattiche nella Scuola dell'Infanzia terminano il 30 giugno, ha pensato bene di intervenire, per il tramite della Multiservizi, proprio nel pieno svolgimento delle attività didattiche in presenza dei bambini. Le insegnanti per tutelare l'incolumità fisica dei bambini hanno richiesto di posticipare l'intervento ed ora sperano che i vertici del Comune di Bari possano accelerare il processo di risanamento della scuola, verificando di persona, le condizioni in cui sono costrette a lavorare.
"Speriamo –proseguono le insegnanti del Glicine - che a settembre gli operatori scolastici, genitori e soprattutto bambini, possano essere accolti da una scuola, colorata, sicura e curata. Senza considerare un altro problema che riguarda proprio le due sezioni in questione e cioè quello delle supplenze".
Nella B, in modo particolare c'è stato un avvicendarsi di insegnanti con una frequenza quasi settimanale nell'arco degli ultimi due anni a causa di un pensionamento e di una malattia delle due insegnanti di ruolo. "Una situazione - concludono le insegnanti – che va a scombussolare a livello psicologico i bambini che si ritrovano senza figure di riferimento e che non permette di svolgere con serenità il programma deciso all'inizio dell'anno".
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