Bari, nella notte prova di trasferimento pazienti nell'ospedale in Fiera
Si è trattato di una esercitazione con un manichino, per valutare eventuali criticità prima di attivare la struttura
sabato 13 marzo 2021
13.15
Si è svolta nella notte l'esercitazione di trasferimento pazienti dal Policlinico di Bari alla struttura per le maxi emergenza in Fiera del Levante. A partecipare alla simulazione sono stati medici, infermieri e operatori sanitari del Policlinico di Bari che dovranno nei prossimi giorni procedere all'effettivo trasferimento dei pazienti Covid positivi.
Tre le squadre coinvolte. La prima presente all'interno del reparto del Policlinico composta da medico, infermiere e operatore sociosanitario con il compito di preparare il "paziente" – nel caso dell'esercitazione è stato utilizzato un manichino - con sistema di ventilazione, di monitorizzazione, delle vie infusionali e catetere vescicale. La seconda squadra adibita al trasporto composta da autista ambulanza, medico rianimatore, infermiere, operatore sociosanitario è affiancata da due unità della polizia locale e da un'ambulanza di back up. La terza squadra, composta da medico rianimatore, infermiere, operatore sociosanitario, responsabile tecnico e supervisore, è quella che attende l'arrivo dell'autoambulanza con il paziente nella camera calda del padiglione delle maxi emergenza in Fiera e che ha il compito ricoverare il paziente nel reparto di degenza. Tutti hanno indossato, anche nel corso della simulazione, i dispositivi di protezione individuale.
Si è scelto l'orario notturno per usufruire, a partire dalle 22 causa coprifuoco, di una viabilità pressoché inesistente, lungo il percorso che ha effettuato il mezzo sanitario di trasporto. Le operazioni sono partite alle 22.40 con la preparazione del manichino per il trasporto e la successiva chiamata di allerta al responsabile in Fiera e sono terminate, con il paziente-manichino sul letto, alle 23.25 per complessivi 45 minuti. Il tempo di percorrenza dell'ambulanza dal padiglione Balestrazzi, dove è situata l'Unità di terapia intensiva respiratoria, fino alla camera calda del padiglione in Fiera, è stato calcolato in 12 minuti.
«Abbiamo testato il trasferimento dall'azienda ospedaliera Policlinico alla struttura per la maxi emergenza in Fiera, è stata una prova di massima del trasporto del paziente per verificare il funzionamento del piano messo a punto - spiega Antonio Daleno, medico della direzione sanitaria del Policlinico di Bari e responsabile sanitario della struttura per le maxi emergenza in Fiera - è stata una prova eccezionale, sono stati impiegati circa 12 minuti dal Policlinico alla Fiera; il trasporto avverrà sempre un paziente per volta, con il supporto della polizia locale e due ambulanze, una che trasporta il paziente e una di supporto in caso di incidenti durante il percorso, tutto ciò per la sicurezza del paziente e sempre con a bordo un rianimatore».
A coordinare l'esercitazione è stato il dottor Gaetano Dipietro, già direttore della centrale operativa del 118, che si occuperà successivamente delle operazioni di trasferimento. «Abbiamo verificato quello che avevamo pianificato solo sulla carta e abbiamo visto con questa parte operativa che i tempi che avevamo preventivato sono contenuti e mantenuti, questo ci permetterà di pianificare ora le varie fasi per i singoli pazienti che dovranno essere trasferiti».
Tre le squadre coinvolte. La prima presente all'interno del reparto del Policlinico composta da medico, infermiere e operatore sociosanitario con il compito di preparare il "paziente" – nel caso dell'esercitazione è stato utilizzato un manichino - con sistema di ventilazione, di monitorizzazione, delle vie infusionali e catetere vescicale. La seconda squadra adibita al trasporto composta da autista ambulanza, medico rianimatore, infermiere, operatore sociosanitario è affiancata da due unità della polizia locale e da un'ambulanza di back up. La terza squadra, composta da medico rianimatore, infermiere, operatore sociosanitario, responsabile tecnico e supervisore, è quella che attende l'arrivo dell'autoambulanza con il paziente nella camera calda del padiglione delle maxi emergenza in Fiera e che ha il compito ricoverare il paziente nel reparto di degenza. Tutti hanno indossato, anche nel corso della simulazione, i dispositivi di protezione individuale.
Si è scelto l'orario notturno per usufruire, a partire dalle 22 causa coprifuoco, di una viabilità pressoché inesistente, lungo il percorso che ha effettuato il mezzo sanitario di trasporto. Le operazioni sono partite alle 22.40 con la preparazione del manichino per il trasporto e la successiva chiamata di allerta al responsabile in Fiera e sono terminate, con il paziente-manichino sul letto, alle 23.25 per complessivi 45 minuti. Il tempo di percorrenza dell'ambulanza dal padiglione Balestrazzi, dove è situata l'Unità di terapia intensiva respiratoria, fino alla camera calda del padiglione in Fiera, è stato calcolato in 12 minuti.
«Abbiamo testato il trasferimento dall'azienda ospedaliera Policlinico alla struttura per la maxi emergenza in Fiera, è stata una prova di massima del trasporto del paziente per verificare il funzionamento del piano messo a punto - spiega Antonio Daleno, medico della direzione sanitaria del Policlinico di Bari e responsabile sanitario della struttura per le maxi emergenza in Fiera - è stata una prova eccezionale, sono stati impiegati circa 12 minuti dal Policlinico alla Fiera; il trasporto avverrà sempre un paziente per volta, con il supporto della polizia locale e due ambulanze, una che trasporta il paziente e una di supporto in caso di incidenti durante il percorso, tutto ciò per la sicurezza del paziente e sempre con a bordo un rianimatore».
A coordinare l'esercitazione è stato il dottor Gaetano Dipietro, già direttore della centrale operativa del 118, che si occuperà successivamente delle operazioni di trasferimento. «Abbiamo verificato quello che avevamo pianificato solo sulla carta e abbiamo visto con questa parte operativa che i tempi che avevamo preventivato sono contenuti e mantenuti, questo ci permetterà di pianificare ora le varie fasi per i singoli pazienti che dovranno essere trasferiti».