Bari, Pani (M5S): «Chiusura del Cara non in programmazione»
La candidata sindaco pentastellata interviene per tranquillizzare i lavoratori dopo una "interlocuzione interna"
giovedì 7 febbraio 2019
Il Cara di Bari non chiuderà. Almeno stando a quanto dichiarato da Elisabetta Pani, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle alle prossime amministrative di maggio. La pentastellata fa sapere che a seguito di "interlocuzioni interne" può: «tranquillizzare i lavoratori del Cara in quanto ad oggi la chiusura del centro di accoglienza barese non è in programmazione».
«Le politiche poste in essere da questo governo - dichiara inoltre Pani - hanno avuto effetti importanti sugli arrivi, calati in modo considerevole rispetto allo scorso anno e, conseguentemente, sul numero di migranti presenti nelle strutture di accoglienza. La direzione è sicuramente quella del superamento dei grandi centri che spesso hanno ospitato i migranti in condizioni igienico/sanitarie non ottimali, per spostare l'accoglienza in centri di più piccole dimensioni. Ma i circa 500 ospiti del Cara di Palese al momento non saranno spostati».
«Ad ogni modo voglio sottolineare - prosegue - per tranquillizzare i cittadini, che i richiedenti asilo già accolti nei Cara, in caso di chiusura, vengono trasferiti in altri centri di accoglienza più piccoli in modo da assicurare una equilibrata dislocazione nel territorio mentre per i titolari di protezione internazionale, i minori stranieri non accompagnati e i titolari dei permessi speciali viene disposto il trasferimento nella rete SIPROIMI (ex Sprar), modello di accoglienza virtuosa che il M5S ha sempre indicato come strada ottimale per la gestione del fenomeno migratorio».
«Monitorerò costantemente la situazione - conclude - nella convinzione che i principi di legalità e accoglienza non debbano essere in contrasto tra loro ma in assoluto equilibrio. Un equilibrio complesso che si può raggiungere solo mantenendo alta l'attenzione sui diritti di tutte le parti in causa».
«Le politiche poste in essere da questo governo - dichiara inoltre Pani - hanno avuto effetti importanti sugli arrivi, calati in modo considerevole rispetto allo scorso anno e, conseguentemente, sul numero di migranti presenti nelle strutture di accoglienza. La direzione è sicuramente quella del superamento dei grandi centri che spesso hanno ospitato i migranti in condizioni igienico/sanitarie non ottimali, per spostare l'accoglienza in centri di più piccole dimensioni. Ma i circa 500 ospiti del Cara di Palese al momento non saranno spostati».
«Ad ogni modo voglio sottolineare - prosegue - per tranquillizzare i cittadini, che i richiedenti asilo già accolti nei Cara, in caso di chiusura, vengono trasferiti in altri centri di accoglienza più piccoli in modo da assicurare una equilibrata dislocazione nel territorio mentre per i titolari di protezione internazionale, i minori stranieri non accompagnati e i titolari dei permessi speciali viene disposto il trasferimento nella rete SIPROIMI (ex Sprar), modello di accoglienza virtuosa che il M5S ha sempre indicato come strada ottimale per la gestione del fenomeno migratorio».
«Monitorerò costantemente la situazione - conclude - nella convinzione che i principi di legalità e accoglienza non debbano essere in contrasto tra loro ma in assoluto equilibrio. Un equilibrio complesso che si può raggiungere solo mantenendo alta l'attenzione sui diritti di tutte le parti in causa».