Bari, patologie bilio-pancreatiche in aumento: attivato un ambulatorio al Policlinico

Il centro sarà una risposta alla migrazione sanitaria

giovedì 27 maggio 2021 11.36
È stato attivato dal Policlinico di Bari il primo ambulatorio chirurgico dedicato esclusivamente alla patologia bilio-pancreatica. Il nuovo ambulatorio afferente all'unità operativa di Chirurgia Generale Universitaria "V.Bonomo" guidata dal professor Mario Testini è aperto ai pazienti una volta a settimana (il giovedì dalle 14 alle 17). È possibile prenotare sia prime visite chirurgiche che visite chirurgiche di controllo: tramite Cup 0805592701 o via mail giovanna.dimeo@policlinico.ba.it
Il centro garantisce l'assistenza specialistica per le patologie biliari e pancreatiche. In particolare:

Neoplasie del pancreas (Il carcinoma del pancreas ha un'incidenza da 1 a 10 casi su 100000 abitanti essendo il la 4° causa di mortalità per tumore sia negli uomini che nelle donne. Solamente il 20% di tutti i pazienti può essere sottoposto a una chirurgia che asporti radicalmente la malattia)

Patologie benigne e maligne di pancreas, vie biliari extraepatiche e duodeno

Lesioni cistiche del pancreas (si riscontrano nel 2 -5 % dei pazienti che eseguono ecografia o risonanza magnetica dell'addome)

Pancreatiti acute e croniche (la pancreatite in Italia ha un'incidenza che si aggira intorno ai 12 casi su 100000 abitanti)

Calcolos della colecisti e della via biliare extraepatica (Si stima che in Italia il 20% delle donne e il 14% degli uomini siano affetti da calcolosi biliare)

A coordinare l'ambulatorio, allestito negli spazi dei poliambulatori chirurgici del Policlinico di Bari al piano terra, è la dottoressa Giovanna Di Meo. "Si tratta di un ambulatorio unico sul territorio che prenderà in carico patologie biliari e pancreatiche che hanno un trend in crescente incremento. La patologia del distretto biliopancreatico è ad oggi una delle principali cause di migrazione sanitaria fuori regione: l'organizzazione di un ambulatorio chirurgico rappresenta una risposta per arginare la mobilità passiva e per offrire ai pazienti un'assistenza ad alta specializzazione".