Bari piange la scomparsa di Nicola De Bartolomeo, imprenditore che realizzò lo stadio San Nicola
Il ricordo di Decaro: «Ha saputo trasformare una piccola azienda in uno tra i più importanti gruppi dell’Italia meridionale»
martedì 4 luglio 2023
17.41
Bari piange Nicola De Bartolomeo, scomparso oggi all'età di 86 anni. Il noto imprenditore edile fu a capo del consorzio "Stadium", che realizzò lo stadio San Nicola per i mondiali di Italia '90, facendo così diventare realtà la "astronave, il progetto dell'archistar Renzo Piano. De Bartolomeo è stato anche presidente di Confindustria Puglia.
«Con la scomparsa di Nicola De Bartolomeo, Bari perde un protagonista di quel gruppo di imprenditori che, a partire dalla fine degli anni '60, ha contribuito a far crescere sul piano economico e sociale la città - scrive il sindaco Antonio Decaro -. Nicola De Bartolomeo, grazie al suo spirito innovativo, al suo dinamismo e ai sacrifici di una vita, ha saputo trasformare una piccola azienda edile in uno tra i più importanti gruppi imprenditoriali dell'Italia meridionale nel settore delle costruzioni ma anche in quello immobiliare, turistico e commerciale. Il suo tratto umano, la sua generosità, il suo amore per Bari ci mancheranno. Ai figli, che hanno raccolto l'eredità morale e imprenditoriale di Nicola, giunga il cordoglio mio personale e della città di Bari».
«Ho appreso con grande dolore della morte a 86 anni di Nicola De Bartolomeo - il cordoglio di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia. L'ho conosciuto più di 20 anni fa, quando gli chiesi consiglio sulla mia possibile candidatura a sindaco di Bari. Era un uomo buono e sempre rapido nei pensieri e nelle azioni. Ha rappresentato con stile e considerazione per i suoi operai e collaboratori il prototipo dell'imprenditore edile barese e pugliese che è in grado di trasformarsi in soggetto attivo della trasformazione urbana e sociale del luogo dove era nato e operava. Abbiamo sempre affrontato la profonda crisi in cui Bari si trovava allora, senza mai cercare il conflitto e, anzi, più volte mi ha aiutato nelle situazioni difficili a ritrovare armonia e intelligenza collettiva nelle decisioni strategiche. Fu decisivo nell'accelerare la trasformazione delle imprese pugliesi in luoghi dell'innovazione, dell'efficienza e della bellezza della vita. A lui dobbiamo opere pubbliche stupende come lo Stadio San Nicola, progettato da Renzo Piano e realizzato dal consorzio Stadium, del quale era Presidente. Ha realizzato importanti strutture universitarie, alberghi, scuole, ospedali, grandi strutture commerciali, stazioni ferroviarie, caserme delle forze dell'ordine, reti idriche, sedi di Comuni, chiese, la meravigliosa nuova sede del Consiglio Regionale Puglia e la nuova aerostazione dell'Aeroporto di Bari, e tantissimi insediamenti industriali di primo piano, che i suoi meravigliosi figli – sempre al suo fianco – hanno saputo con lui realizzare e completare, portando l'azienda a vertici tecnici e gestionali di livello nazionale. È stato un uomo corretto e leale, integerrimo e coraggioso, che non accettava pressioni politiche e criminali, pronto a respingere ogni sopruso in modo pubblico e trasparente. Lascia a noi tutti un'eredità bellissima, fatta anche di senso dello humour, gentilezza e buona educazione, che lo hanno distinto sempre, anche in tempi difficili, facendolo diventare un esempio per le nuove generazioni. Legatissimo a sua moglie Antonia, che lo ha lasciato troppo presto, a Domenico, Gigi e Rosa e ai suoi nipoti, ha fatto della sua famiglia un capolavoro. A tutti loro e ai suoi collaboratori e operai va la mia vicinanza affettuosa e fraterna».
«Con la scomparsa di Nicola De Bartolomeo, Bari perde un protagonista di quel gruppo di imprenditori che, a partire dalla fine degli anni '60, ha contribuito a far crescere sul piano economico e sociale la città - scrive il sindaco Antonio Decaro -. Nicola De Bartolomeo, grazie al suo spirito innovativo, al suo dinamismo e ai sacrifici di una vita, ha saputo trasformare una piccola azienda edile in uno tra i più importanti gruppi imprenditoriali dell'Italia meridionale nel settore delle costruzioni ma anche in quello immobiliare, turistico e commerciale. Il suo tratto umano, la sua generosità, il suo amore per Bari ci mancheranno. Ai figli, che hanno raccolto l'eredità morale e imprenditoriale di Nicola, giunga il cordoglio mio personale e della città di Bari».
«Ho appreso con grande dolore della morte a 86 anni di Nicola De Bartolomeo - il cordoglio di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia. L'ho conosciuto più di 20 anni fa, quando gli chiesi consiglio sulla mia possibile candidatura a sindaco di Bari. Era un uomo buono e sempre rapido nei pensieri e nelle azioni. Ha rappresentato con stile e considerazione per i suoi operai e collaboratori il prototipo dell'imprenditore edile barese e pugliese che è in grado di trasformarsi in soggetto attivo della trasformazione urbana e sociale del luogo dove era nato e operava. Abbiamo sempre affrontato la profonda crisi in cui Bari si trovava allora, senza mai cercare il conflitto e, anzi, più volte mi ha aiutato nelle situazioni difficili a ritrovare armonia e intelligenza collettiva nelle decisioni strategiche. Fu decisivo nell'accelerare la trasformazione delle imprese pugliesi in luoghi dell'innovazione, dell'efficienza e della bellezza della vita. A lui dobbiamo opere pubbliche stupende come lo Stadio San Nicola, progettato da Renzo Piano e realizzato dal consorzio Stadium, del quale era Presidente. Ha realizzato importanti strutture universitarie, alberghi, scuole, ospedali, grandi strutture commerciali, stazioni ferroviarie, caserme delle forze dell'ordine, reti idriche, sedi di Comuni, chiese, la meravigliosa nuova sede del Consiglio Regionale Puglia e la nuova aerostazione dell'Aeroporto di Bari, e tantissimi insediamenti industriali di primo piano, che i suoi meravigliosi figli – sempre al suo fianco – hanno saputo con lui realizzare e completare, portando l'azienda a vertici tecnici e gestionali di livello nazionale. È stato un uomo corretto e leale, integerrimo e coraggioso, che non accettava pressioni politiche e criminali, pronto a respingere ogni sopruso in modo pubblico e trasparente. Lascia a noi tutti un'eredità bellissima, fatta anche di senso dello humour, gentilezza e buona educazione, che lo hanno distinto sempre, anche in tempi difficili, facendolo diventare un esempio per le nuove generazioni. Legatissimo a sua moglie Antonia, che lo ha lasciato troppo presto, a Domenico, Gigi e Rosa e ai suoi nipoti, ha fatto della sua famiglia un capolavoro. A tutti loro e ai suoi collaboratori e operai va la mia vicinanza affettuosa e fraterna».