Bari, polemiche a sinistra dopo la manifestazione antifascista

Serpeggia via social il malcontento per l'andamento dell'evento, Bread&Roses: «Non ci hanno permesso di intervenire»

mercoledì 26 settembre 2018 15.49
A cura di Elga Montani
La manifestazione antifascista tenutasi in piazza Prefettura si sta portando dietro diversi strascichi. Se da una parte c'è chi protesta e ritiene inutili certo tipo di manifestazioni e polemizza sui numeri della presenza in piazza, dalle realtà di "sinistra" cittadina si alzano cori di malcontento per come sono andate le cose. Da stamattina via social serpeggia la sensazione che la sinistra cittadina non sia così unita come sembrava ieri sera. Molte realtà si sono in qualche modo dissociate, organizzando un'altra manifestazione, chi aveva organizzato quella sull'onda dell'indignazione per le aggressioni della scorsa settimana si è in qualche modo sentito "scippato" da chi poi ha preso le redini dell'evento e qualcuno ha avuto da ridire sul fatto che sia stato dato spazio per parlare solo ad alcune realtà.

Il Collettivo Ex Caserma Liberata ha quindi convocato un corteo antifascista per il 29 settembre, sottolineando riguardo la manifestazione di ieri che avrebbe dovuto essere una assemblea: «cittadina, aperta e plurale in piazza Prefettura» e invece «l'organizzazione di questo evento è stata di fatto assunta totalmente dalla Cgil e resta un'iniziativa slegata dalla mobilitazione che è stata portata in piazza finora».

Alcune associazioni, inoltre, hanno espresso rammarico per non aver potuto parlare. Tra queste Bread&Roses, spazio di mutuo soccorso con sede in via Amendola (il cui intervento non effettuato è disponibile a questo link): «Ieri sera, appena arrivati in piazza Libertà a Bari, con entusiasmo, abbiamo comunicato al segretario della Cgil e ad altri di voler fare un intervento durante l'assemblea Bari antifascista - hanno dichiarato - Credendo che fosse un'assemblea, come da evento, abbiamo chiesto di farci inserire nella lista degli interventi. Ci è stato detto esplicitamente: "Non è possibile. Ci spiace ma tutto è stato già programmato. Sono previsti solo tre interventi". Gli abbiamo detto che si trattava di un assemblea e non poteva essere chiusa e decisa in altre sedi. Ci ha risposto che neanche la Cgil sarebbe intervenuta. Poi ci sono stati ben 7/8 interventi. Questo dimostra che si potevano far intervenire anche altre realtà, esperienze cittadine».