Bari premia le sue eccellenze, consegnato il "Nicolino d'oro" 2019
Il riconoscimento va a persone fisiche e giuridiche che si sono distinte in ambito sociale, culturale e nell'imprenditoria
sabato 7 dicembre 2019
15.44
Come ogni anni Bari premia le sue eccellenze nelle giornate tradizionalmente dedicate alla celebrazione di San Nicola, patrono della città. Si è tenuta questa mattina la cerimonia di consegna del "Nicolino d'oro" 2019, premio conferito dal Circolo Acli - Dalfino. A essere premiati sono stati cittadini baresi, associazioni, enti e istituzioni locali che, nell'ambito della propria attività, con passione e idee hanno dato lustro alla città di Bari, alla sua storia e alla sua cultura.
Il sindaco Antonio Decaro a consegnare il Nicolino d'Oro ai vincitori della XXII edizione. Di seguito l'elenco dei premiati:
· Comitato Fibronit – sezione Sociale
· Giovanni Genchi – sezione Baresità
· Nietta Tempesta – sezione Cultura popolare
· Gianni Antonucci – sezione Giornalismo sportivo
· Famiglia Matarrese – sezione Imprenditoria
· Rachele Ciani – sezione Femminile
· Eredi famiglia Corazza -sezione Memoria
«È stato un enorme piacere, per me, premiare il vincitore per la categoria Memoria, eredi della famiglia Corazza, ideatore dei famosi lampioni del lungomare», il commento di Lorenzo Leonetti, presidente del Municipio I.
«Il 9 di Aprile del 1945 Bari fu sconvolta dal bombardamento del porto in cui saltò in aria la nave statunitense Henderson, carica di bombe - commenta l'assessore Carla Palone. L'esplosione causò 360 vittime, tra lavoratori del porto, militari e civili, e 1730 feriti. Giovanni Genchi, stamattina premiato con il Nicolino d'oro, alto riconoscimento della Città di Bari, era lì, in servizio al Porto, testimone di questa dolorosa pagina di storia. Nella terrificante esplosione perse la vita il fratello Onofrio, mentre lui e il padre rimasero feriti. Guidato da un non comune altruismo, riuscì a mettere in salvo numerosi feriti prima di cadere in mare sfinito. Recuperato venne considerato morto e caricato su di un carro verso Bitonto, adagiato sui corpi esanimi di altri caduti. Arrivato a destinazione, si accorsero che era ancora in vita e lo curarono. Il premio di oggi celebra l'atto di eroismo compiuto. Gianni, seppur ferito, si prodigò per aiutare il prossimo nella sua stessa condizione, quasi sacrificando la sua vita. Un esempio per noi tutti, un eroe da onorare ed ascoltare».
Il sindaco Antonio Decaro a consegnare il Nicolino d'Oro ai vincitori della XXII edizione. Di seguito l'elenco dei premiati:
· Comitato Fibronit – sezione Sociale
· Giovanni Genchi – sezione Baresità
· Nietta Tempesta – sezione Cultura popolare
· Gianni Antonucci – sezione Giornalismo sportivo
· Famiglia Matarrese – sezione Imprenditoria
· Rachele Ciani – sezione Femminile
· Eredi famiglia Corazza -sezione Memoria
«È stato un enorme piacere, per me, premiare il vincitore per la categoria Memoria, eredi della famiglia Corazza, ideatore dei famosi lampioni del lungomare», il commento di Lorenzo Leonetti, presidente del Municipio I.
«Il 9 di Aprile del 1945 Bari fu sconvolta dal bombardamento del porto in cui saltò in aria la nave statunitense Henderson, carica di bombe - commenta l'assessore Carla Palone. L'esplosione causò 360 vittime, tra lavoratori del porto, militari e civili, e 1730 feriti. Giovanni Genchi, stamattina premiato con il Nicolino d'oro, alto riconoscimento della Città di Bari, era lì, in servizio al Porto, testimone di questa dolorosa pagina di storia. Nella terrificante esplosione perse la vita il fratello Onofrio, mentre lui e il padre rimasero feriti. Guidato da un non comune altruismo, riuscì a mettere in salvo numerosi feriti prima di cadere in mare sfinito. Recuperato venne considerato morto e caricato su di un carro verso Bitonto, adagiato sui corpi esanimi di altri caduti. Arrivato a destinazione, si accorsero che era ancora in vita e lo curarono. Il premio di oggi celebra l'atto di eroismo compiuto. Gianni, seppur ferito, si prodigò per aiutare il prossimo nella sua stessa condizione, quasi sacrificando la sua vita. Un esempio per noi tutti, un eroe da onorare ed ascoltare».