Comune di Bari, presentato il rendiconto di gestione 2017. D’Adamo: «177 milioni in cassa»
L’assessore al Bilancio illustra i punti principali del documento. «Grande impegno nella lotta all’evasione»
sabato 31 marzo 2018
10.48
È stata presentato stamattina, in una conferenza pubblica a Palazzo di Città, il rendiconto di gestione 2017, documento contabile con cui s'illustra la situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell'ente oggetto di studio, in questo caso il comune di Bari.
Soddisfatto il commento dell'assessore al Bilancio Alessandro D'Adamo, a cui spetta il compito di spiegare ai cittadini numeri e percentuali inerenti le casse cittadine. Sono cinque i punti salienti del rendiconto di gestione 2017. Il primo, spiega D'Adamo, è «L'aumento del fondo di cassa, che ammonta a 177 milioni, facendo registrare un +10% rispetto al 2016 e +12% rispetto al 2015». Si tratta di una componente essenziale del Risultato di Amministrazione al 31 dicembre 2017, comprovandone l'effettiva disponibilità. «Stessa cosa dicasi per l'avanzo di amministrazione, anch'esso aumentato circa al 12% rispetto all'analogo risultato rilevato a fine 2016».
Dal punto di vista fiscale-amministrativo, il 2017 è stato «L'anno della lotta all'evasione e alla riscossione dei crediti – continua D'Adamo. Nell'anno scorso sono stati stanati contribuenti per un importo di 9 milioni di Euro, parte dei quali già incassati nel corso dello stesso esercizio in misura pari al 12%».
L'altro, e conclusivo, dato importante riguarda «I residui attivi, che sono stati ridotti circa del 4%». Si passa, infatti, da residui attivi finali al 31/12/'16 di 171 milioni di Euro, a residui attivi finali al 31/12/2017 di 164 milioni di Euro. Questo comporta che la fisiologica formazione di crediti tributari di competenza dell'esercizio 2017 risulta completamente assorbita dal maggior volume di riscossione registrata nel corso del 2017 dei residui attivi 2016 o precedenti.
In merito alle spese d'investimento, Bari si conferma città virtuosa nella valorizzazione e conservazione del patrimonio pubblico. Al termine dell'esercizio 2017, infatti, gli importi registrati al Titolo II spese in conto capitale ammontano a 67 milioni di Euro. Un incremento di oltre 60% rispetto al 2016 e del 38% rispetto al 2015.
Crescono gli investimenti pubblici ma si riduce il debito di finanziamento contratto dal Comune di Bari. Lo stock di debito al 31/12/'17 è pari a 92 milioni di Euro, con una correlata incidenza sui Bilanci in termini di quote annuali di rimborso capitale e interessi passivi tra le più basse d'Italia. È prevista, nel 2020, una riduzione dello stock di altri 20 milioni. I comuni più virtuosi d'Italia sono, infatti, Bari, Bologna e Palermo (fonte Italia Oggi).
L'ultimo, e forse più importante, dato è il rispetto del Saldo di Finanza Pubblica, con cui il Comune di Bari dà, di fatto, il via libera alle nuove assunzioni, in sostituzione del personale andato in pensione in questi anni.
Soddisfatto il commento dell'assessore al Bilancio Alessandro D'Adamo, a cui spetta il compito di spiegare ai cittadini numeri e percentuali inerenti le casse cittadine. Sono cinque i punti salienti del rendiconto di gestione 2017. Il primo, spiega D'Adamo, è «L'aumento del fondo di cassa, che ammonta a 177 milioni, facendo registrare un +10% rispetto al 2016 e +12% rispetto al 2015». Si tratta di una componente essenziale del Risultato di Amministrazione al 31 dicembre 2017, comprovandone l'effettiva disponibilità. «Stessa cosa dicasi per l'avanzo di amministrazione, anch'esso aumentato circa al 12% rispetto all'analogo risultato rilevato a fine 2016».
Dal punto di vista fiscale-amministrativo, il 2017 è stato «L'anno della lotta all'evasione e alla riscossione dei crediti – continua D'Adamo. Nell'anno scorso sono stati stanati contribuenti per un importo di 9 milioni di Euro, parte dei quali già incassati nel corso dello stesso esercizio in misura pari al 12%».
L'altro, e conclusivo, dato importante riguarda «I residui attivi, che sono stati ridotti circa del 4%». Si passa, infatti, da residui attivi finali al 31/12/'16 di 171 milioni di Euro, a residui attivi finali al 31/12/2017 di 164 milioni di Euro. Questo comporta che la fisiologica formazione di crediti tributari di competenza dell'esercizio 2017 risulta completamente assorbita dal maggior volume di riscossione registrata nel corso del 2017 dei residui attivi 2016 o precedenti.
In merito alle spese d'investimento, Bari si conferma città virtuosa nella valorizzazione e conservazione del patrimonio pubblico. Al termine dell'esercizio 2017, infatti, gli importi registrati al Titolo II spese in conto capitale ammontano a 67 milioni di Euro. Un incremento di oltre 60% rispetto al 2016 e del 38% rispetto al 2015.
Crescono gli investimenti pubblici ma si riduce il debito di finanziamento contratto dal Comune di Bari. Lo stock di debito al 31/12/'17 è pari a 92 milioni di Euro, con una correlata incidenza sui Bilanci in termini di quote annuali di rimborso capitale e interessi passivi tra le più basse d'Italia. È prevista, nel 2020, una riduzione dello stock di altri 20 milioni. I comuni più virtuosi d'Italia sono, infatti, Bari, Bologna e Palermo (fonte Italia Oggi).
L'ultimo, e forse più importante, dato è il rispetto del Saldo di Finanza Pubblica, con cui il Comune di Bari dà, di fatto, il via libera alle nuove assunzioni, in sostituzione del personale andato in pensione in questi anni.