Bari, Retake: «Impossibile salvare il tag con quelle scritte sopra»
I volontari dicono la loro in merito alla vicenda del murale di Pao a cui hanno cancellato una parte
venerdì 25 ottobre 2019
Un murale ripulito forse un po' troppo e l'autore che, interpellato in merito, dice la sua, chiedendo maggior dialogo e di essere contattato in caso di eventuali future operazioni. Parliamo di Pao e dell'opera che si trova nel retro del bar di piazza Garibaldi e che è stata "rimessa a nuovo" dai volontari di Retake. I quali però non ci stanno a passare per quelli che hanno rovinato un'opera e dicono la loro.
«Eravamo consapevoli del fatto che quel tag fosse parte del murale - spiegano - ma non era recuperabile. Già a luglio eravamo intervenuti ripulendo il muro e lasciando il tag, quando insieme a 100 ragazzi di Save The Children da tutta Italia abbiamo messo a nuovo l'immobile comunale».
Sul perché comunque non abbiano pensato di contattare l'autore rispondono: «La conoscete la teoria delle finestre rotte? La risposta è lì. Siamo sentinelle della sua opera e del parco. A luglio, e anche questa settimana, il muro era stracolmo di feci umane e pipì. Sacrifichiamo tempo, famiglia, affetti per dei valori in cui crediamo e riceviamo critiche assurde».
«Eravamo consapevoli del fatto che quel tag fosse parte del murale - spiegano - ma non era recuperabile. Già a luglio eravamo intervenuti ripulendo il muro e lasciando il tag, quando insieme a 100 ragazzi di Save The Children da tutta Italia abbiamo messo a nuovo l'immobile comunale».
Sul perché comunque non abbiano pensato di contattare l'autore rispondono: «La conoscete la teoria delle finestre rotte? La risposta è lì. Siamo sentinelle della sua opera e del parco. A luglio, e anche questa settimana, il muro era stracolmo di feci umane e pipì. Sacrifichiamo tempo, famiglia, affetti per dei valori in cui crediamo e riceviamo critiche assurde».