Bari ricorda il disastro di Capo Gallo, nel giorno del diciottesimo anniversario

Il dolore ci ha scavati, ma ci ha anche affratellati; vogliamo mostrare alla collettività barese che non bisogna murari nel dolore, piuttosto bisogna aprirsi all'incontro anche quando il dolore è grande come quello che ci è toccato!

Il processo penale con le sue condanne definitive non ci ha restituito certo i nostri cari, però ha dato giustizia alla loro morte e ha sanzionato, almeno sulla carta, le sofferenze fisiche e psicologiche patite anche dai sopravvissuti.

Ma non è tutto!

Le sentenze da noi ottenute con i nostri valorosi Avvocati vengono spesso citate come precedenti nei vari disastri in materia di trasporti, che sono seguiti a quello del 6 agosto 2005.

Bisogna imparare dai disastri e diffondere il senso di responsabilità nelle azioni che si compiono e L'insegnamento che le precauzioni umane e le prevenzione tecnologiche, non sono mai abbastanza. Questo è il più grande tributo che noi possiamo rivolgere alle vittime di Capo Gallo.

Un'altra circostanza che ci rinfresca è vedere che, diciassette anni dopo, le più alte cariche cittadine e regionali sono ancora al nostro fianco intervenendo in questa commemorazione, consentendoci di riunirci qui, nel parco di Punta Perotti, davanti alla stele della memoria per depositare la corona di fiori.

È un bel segnale e noi tutti lo apprezziamo molto perché è la dimostrazione che abbiamo eletto persone sensibili pronte a condividere i drammi della collettività che rappresentano e che fanno parte ormai della storia della Città di Bari".

Ines Pierucci, assrssora alle Culture, dichiara: "Il 6 agosto del 2005 l'ATR 72 della Tuninter, partito da Bari e diretto a Djerba, cercò di ammarare a largo della costa di Capo Gallo, spezzandosi in 3 tronconi.

Oggi ricordiamo quella tragedia assurda, che ha segnato per sempre la storia della nostra comunità, delle famiglie delle vittime e dei sopravvissuti.

Una tragedia causata da una drammatica sequenza di errori e omissioni per la quale non c'è stata piena giustizia, se è vero che i responsabili hanno trovato il modo di sottrarsi alle conseguenze giudiziarie delle loro azioni.

Oggi, come ogni anno da allora, abbiamo reso omaggio, insieme ai familiari, alle 16 vittime pugliesi i cui nomi sono incisi sulle targhe degli ulivi piantati nel parco Perotti, vicino alla stele in bronzo che ne onora il ricordo. Grazie all'impegno dell'associazione "Disastro Aereo Capo Gallo 6 agosto 2005" e a Rosanna Baldacci: per la tenacia e l'amore che continuano a mettere nelle loro azioni".