Bari ricorda Maria Maugeri, a sei anni dalla scomparsa
A Torre Quetta la cerimonia organizzata dalla famiglia
giovedì 22 settembre 2022
19.04
A sei anni dalla scomparsa, questo pomeriggio il sindaco ha ricordato Maria Maugeri nel corso di una cerimonia organizzata dalla famiglia, in collaborazione con l'amministrazione comunale, sulla spiaggia di Torre Quetta.
L'iniziativa, che ha previsto momenti di lettura e musica a cura di familiari e amici, ha voluto celebrare la sua passione civile, le infaticabili battaglie e l'impegno per la tutela dell'ambiente e della salute dei baresi da lei profuso nella sua lunga storia di impegno politico e civile.
Il sindaco di Bari, Antoni Decaro, ha letto parte di un intervento di Maria Maugeri pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno il 14 marzo 2008:
"Le ragioni dell'ambientalismo sono diventate in questi anni politica di governo e per il governo della città di Bari. Ne sono particolarmente orgogliosa.
L'iniziativa, che ha previsto momenti di lettura e musica a cura di familiari e amici, ha voluto celebrare la sua passione civile, le infaticabili battaglie e l'impegno per la tutela dell'ambiente e della salute dei baresi da lei profuso nella sua lunga storia di impegno politico e civile.
Il sindaco di Bari, Antoni Decaro, ha letto parte di un intervento di Maria Maugeri pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno il 14 marzo 2008:
"Le ragioni dell'ambientalismo sono diventate in questi anni politica di governo e per il governo della città di Bari. Ne sono particolarmente orgogliosa.
Voglio dire, da ambientalista convinta, che i luoghi della nuova qualità urbana, cui tanto risalto viene giustamente attribuito per la loro innegabile valenza simbolica, non sono frutto di scelte di facciata.
Oggi possiamo affermare che ciascuno di questi simboli - da Punta Perotti alla Fibronit, da Torre Quetta all'ex Gasometro fino al parchi naturali delle lame Balice e San Giorgio-Giotta - rappresenta una necessaria azione di ricucitura urbanistica in un tessuto ormai logoro è pronto ad implodere.
L'ambientalismo delle rivendicazioni, segnato da diversi momenti di mobilitazione a partire dalla seconda metà degli anni '90 e fino alla stagione della Fibronit, ha partorito dunque intuizioni di grande qualità.
Tutti i No alla politica del sopruso, dell'arroganza, dello sviluppo senza criterio, si sono trasformati in altrettanto Sì al primato di uno sviluppo ordinato e rispettoso della persona".