Bari, sequestrata una discarica abusiva. Denuncia e sanzione di 163 mila euro

Scoperto dalla Guardia di Finanza il responsabile di Altamura operava su 1.400 metri quadrati con oltre mille tonnellate di rifiuti

giovedì 28 novembre 2019 11.17
È stata sottoposta a sequestro dalle Fiamme Gialle altamurane lungo la via Gravina di Altamura una discarica abusiva. I militari hanno pedinato un autoarticolato telonato con targa italiana che, dopo alcune manovre sospette, ha imboccato una strada secondaria per poi concludere la propria corsa in un piazzale nei pressi dell'ingresso della sede di una società a responsabilità limitata, sita ad Altamura e operante nel settore del "Recupero per il riciclaggio dei rifiuti solidi e biomasse". i militari sono intervenuti, innanzitutto, sul posto per controllare il carico del mezzo, che è risultato essere costituito da 8 tonnellate di materiale spugnoso proveniente da Acerra (NA) e destinato a tale s.r.l.. Successivamente, la pattuglia ha esteso le attività di controllo all'impresa nel cui piazzale erano stoccati enormi quantitativi di rifiuti costituiti da materiale spugnoso misto a stracci, pellame e metallo, nonché legno, plastica, tubi, ferraglia, rifiuti derivanti da attività di autoriparazione e fili elettrici.
Le Fiamme Gialle hanno, pertanto, richiesto al titolare dell'impresa l'esibizione sia della documentazione amministrativo-contabile legittimante il possesso del materiale rinvenuto sia delle autorizzazioni amministrative previste dalla normativa ambientale in materia di recupero, trattamento e gestione dei rifiuti. Tuttavia, il rappresentante legale della società è stato in grado di fornire solo scarna documentazione attestante, peraltro, l'acquisto di un minimo quantitativo di materiale spugnoso.
discarica abusiva
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Di conseguenza, i Finanzieri hanno sottoposto a sequestro l'intera area di complessivi 1.400 metri quadrati, contenente oltre 1.050 tonnellate di materiale che è risultato avere natura di "rifiuto speciale", e hanno deferito alla competente Autorità giudiziaria per il reato di "Attività di gestione di rifiuti non autorizzata" (punito con l'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da 2.600 a 26.000 euro) il responsabile dell'impresa che ora sarà tenuto anche ad effettuare le operazioni di rimozione, di recupero, smaltimento dei rifiuti, nonché di bonifica e di ripristino dello stato dei luoghi. Tali operazioni saranno disposte con un'ordinanza del Sindaco del Comune interessato, che fisserà il termine entro cui provvedere, decorso il quale si procederà all'esecuzione in danno del soggetto obbligato.
L'attività illecita accertata dalle Fiamme Gialle altamurane non solo è particolarmente pericolosa per l'ambiente e la natura, poiché il materiale rinvenuto è suscettibile di contaminare il terreno ed inquinare l'aria in caso di incendio, ma ha anche rilevanti ricadute in termini di evasione fiscale, in particolare della cd. "ecotassa". Si tratta di un tributo speciale previsto per il deposito in discarica di rifiuti solidi che si applica anche a chiunque esercita illecitamente l'attività di discarica abusiva ovvero abbandona, scarica ed effettua deposito incontrollato di rifiuti e che ha quale finalità quella di garantire il ristoro del danno ambientale nonché quella di dissuadere dalla commissione di illeciti ambientali.
I Finanzieri hanno, perciò, proceduto a constatare a carico del titolare della società l'ecotassa evasa e le sanzioni amministrative dovute per un ammontare complessivo pari a 163.000 euro.
Gli esiti del presente servizio costituiscono una chiara testimonianza del costante presidio esercitato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari anche per il contrasto degli illeciti ambientali e per l'accertamento delle correlate violazioni fiscali, sia a salvaguardia della salute dei cittadini, sia a tutela degli imprenditori onesti che operano nel mercato rispettando le regole. Ciò anche in attuazione della Convenzione stipulata tra la Regione Puglia, la Guardia di Finanza, l'A.R.P.A. Puglia e altri attori istituzionali in materia di "Azioni di monitoraggio dei siti inquinati nel territorio della Regione Puglia", al fine di assicurare il miglioramento dell'efficacia complessiva dell'azione di contrasto agli illeciti ambientali, anche sotto il profilo fiscale. Ivi l'attenzione dei Finanzieri altamurani è stata subito richiamata da una vera e propria "montagna" di rifiuti speciali, una parte dei quali in pessimo stato di conservazione.