Bari, sit-in dei centri educativi a rischio chiusura in Regione
Orazio Nobile: «Proposte per accelerare i tempi, ma alle parole devono seguire i provvedimenti scritti»
giovedì 20 maggio 2021
17.47
Una manifestazione dei centri educativi diurni che rischiano di chiudere a fine mese si è svolta nel primo pomeriggio di oggi in Regione Puglia. In sit-in erano presenti i tre centri ("Insieme" - "Volto Santo"- "Annibale Di Francia") con i loro bambini.
«I centri che a fine mesi molto probabilmente dovranno chiudere gestiscono 120 bambini da 6 a 17 anni e contano circa 25 operatori - spiega Orazio Nobile, referente dei centri educativi diurni di Bari - Hanno portato tutti i bambini per organizzare un grande gioco davanti alla Regione, senza rinunciare a manifestare il loro dissenso attraverso cartelli e striscioni. Inoltre, erano presenti diversi genitori».
In mattinata l'assessore Barone aveva convocato un incontro, dichiarando: «Risolvere al più presto questa situazione è la mia priorità». E in una nota odierna ha sottolineato: «Condividiamo con le strutture la necessità di accelerare l'iter per i pagamenti, per cui oggi è stato intrapreso un percorso condiviso. L'ANCI ha garantito il massimo supporto agli Ambiti, in modo da istruire più velocemente le pratiche, fermo restando il supporto fornito da Innovapuglia che contatterà direttamente anche le Unità di Offerta. La Regione emanerà anche una circolare con la ricognizione delle risorse messe a disposizione di ciascun Ambito. Dal monitoraggio dei dati consultati anche immediatamente prima dell'incontro è emerso il recente caricamento di numerose fatture di pagamento, molte delle quali già istruite dagli Ambiti e alcune in corso di istruttoria per un totale di euro 1 milione 600mila euro, per cui sta partendo il concreto avvio dei pagamenti. Per quello che riguarda le Unità di Offerta che dopo aver sottoscritto gli addendum non hanno caricato le attestazioni di frequenza abbiamo proposto il pagamento parziale del 20% delle fatture con una polizza fidejussoria, mentre per chi ha caricato le attestazioni di frequenza è stato proposto il pagamento parziale del 50% delle fatture, che nel frattempo saranno controllate per procedere poi al saldo finale. Continueremo ad aggiornarci con tutti gli attori coinvolti, in modo da risolvere le criticità. Gli incontri saranno anche l'occasione per programmare congiuntamente le prossime misure regionali, incontrando le parti a stretto giro».
«Stamattina - sottolinea Nobile - sono state avanzate delle proposte tecniche per accelerare i pagamenti, ma alle parole devono seguire i provvedimenti scritti. Solo allora potremo verificare».
«I centri che a fine mesi molto probabilmente dovranno chiudere gestiscono 120 bambini da 6 a 17 anni e contano circa 25 operatori - spiega Orazio Nobile, referente dei centri educativi diurni di Bari - Hanno portato tutti i bambini per organizzare un grande gioco davanti alla Regione, senza rinunciare a manifestare il loro dissenso attraverso cartelli e striscioni. Inoltre, erano presenti diversi genitori».
In mattinata l'assessore Barone aveva convocato un incontro, dichiarando: «Risolvere al più presto questa situazione è la mia priorità». E in una nota odierna ha sottolineato: «Condividiamo con le strutture la necessità di accelerare l'iter per i pagamenti, per cui oggi è stato intrapreso un percorso condiviso. L'ANCI ha garantito il massimo supporto agli Ambiti, in modo da istruire più velocemente le pratiche, fermo restando il supporto fornito da Innovapuglia che contatterà direttamente anche le Unità di Offerta. La Regione emanerà anche una circolare con la ricognizione delle risorse messe a disposizione di ciascun Ambito. Dal monitoraggio dei dati consultati anche immediatamente prima dell'incontro è emerso il recente caricamento di numerose fatture di pagamento, molte delle quali già istruite dagli Ambiti e alcune in corso di istruttoria per un totale di euro 1 milione 600mila euro, per cui sta partendo il concreto avvio dei pagamenti. Per quello che riguarda le Unità di Offerta che dopo aver sottoscritto gli addendum non hanno caricato le attestazioni di frequenza abbiamo proposto il pagamento parziale del 20% delle fatture con una polizza fidejussoria, mentre per chi ha caricato le attestazioni di frequenza è stato proposto il pagamento parziale del 50% delle fatture, che nel frattempo saranno controllate per procedere poi al saldo finale. Continueremo ad aggiornarci con tutti gli attori coinvolti, in modo da risolvere le criticità. Gli incontri saranno anche l'occasione per programmare congiuntamente le prossime misure regionali, incontrando le parti a stretto giro».
«Stamattina - sottolinea Nobile - sono state avanzate delle proposte tecniche per accelerare i pagamenti, ma alle parole devono seguire i provvedimenti scritti. Solo allora potremo verificare».