Bari, tra proteste e appelli al sindaco, i commercianti chiedono di riaprire l'11 maggio

Il movimento M24A incontra il delegato consigliere comunale allo Sviluppo economico: "I numeri del covid 19 in Puglia sono favorevoli"

sabato 9 maggio 2020
Dopo la protesta dello scorso 28 aprile delle insegne illuminate e delle vetrine accese, il movimento M24A "Equità Territoriale" si è fatto portavoce delle istanze dei commercianti incontrando con una delegazione degli stessi, il consigliere delegato alla "Promozione e al Coordinamento dello Sviluppo Economico dell'area Metropolitana di Bari", Antonio Stragapede, dimostratosi disponibile e fare da tramite con Antionio Decaro.
"I dati ufficiali relativi al coronavirus in Puglia - spiega Monica Lippolis referente per la Città di Bari del Movimento con una nota - confortano la richiesta di riapertura. I numeri sono dalla parte dei commercianti e degli artigiani ed è giusto derogare alle misure indicate dal Governo a livello nazionale. L'Italia del Nord il 18 maggio avrà il permesso per riaprire ma non avrà le percentuali di contagi e decessi che al Sud possono già vantarsi da alcune settimane. La ratio del contenimento in Puglia è venuta meno, non ci sono più i presupposti per limitare le libertà e i diritti sanciti dalla Costituzione agli artt. 1 e 41 relativi al lavoro e alla libertà di impresa. Dunque Il giorno 11 maggio, nel rispetto di quanto previsto dalla Carta Costituzionale, i negozianti chiedono di poter riaprire i loro esercizi commerciali osservando le direttive sanitarie anticovid19. Con i commercianti e gli artigiani di Bari si sono schierate anche alcune associazioni di categoria come quella dei consumatori e altre adesioni ancora stanno giungendo in queste ore".