Bari, un ponte con l'Oriente per la pace, nel nome di San Nicola
Un incontro storico tra i Capi delle Chiese e delle Comunità cristiane
sabato 7 luglio 2018
20.16
San Nicola dopo la Madonna è il Santo più venerato in Oriente e in Occidente. È per questo che Papa Francesco ha scelto Bari, come luogo per implorare la pace per la situazione drammatica del Medio Oriente, e San Nicola per un incontro di preghiera che ha visto partecipare ortodossi, cattolici e protestanti. Il Papa, arrivato in elicottero, è stato accolto questa mattina dal Sindaco e poi si è spostato in Basilica per salutare i Patriarchi. Insieme su un pullman si sono spostati tra il lungomare e la Basilica secondo il programma, acclamati ed applauditi dalla folla dei pellegrini, come accade ai concerti. Tanti volontari impegnati nell'accoglienza hanno distribuito cappellini per proteggersi dal sole ed acqua per dissetarsi, date le alte temperature della stagione estiva. In attesa della fine del dialogo a porte chiuse tra il Santo Padre ed i Patriarchi in Basilica, all'esterno in piazza San Nicola i gruppi di fedeli presenti si sono riuniti in preghiera fino al ritorno del Papa che ha concluso con un messaggio di pace. «Una giornata bellissima - spiegano i fedeli - Una conclusione fantastica, è stato speciale. Questo incontro con il Papa per noi è una conferma di tante cose». Un dialogo tra i popoli, in 70 mila hanno partecipato all'incontro ecumenico. È durata circa sette ore la visita di Papa Francesco a Bari che si è rivelata la città della mediazione nel segno della pace in Medio Oriente.
Nel nome di San Nicola perché è sempre stato un uomo di pace e di giustizia anche nella sua vita terrena. Uno dei più celebri scrittori ecclesiastici del Medioevo Carolingio, Rabano Mauro, nell'845 scrive, di Nicola Vescovo della Chiesa di Mira: «Al tempo di Costantino Augusto mentre pagani ed eretici provocavano tumulti e arrecavano danni, venne, mise un freno all'errore e mitigò la persecuzione». Ai tempi nostri poco è cambiato, assistiamo ancora ad eventi drammatici che affliggono ancora tante vite umane. E così la preghiera può essere un modo per discutere e riflettere sui temi che affliggono il mondo in cui viviamo, per analizzare le origini dei conflitti umani, cercando di mitigarli fino alla pace e San Nicola può essere un esempio da seguire. «Si dice che nel nome di San Nicola c'è questo incontro. Qui l'ecumenismo - spiega l'Arcivescovo di Bari Francesco Cacucci - è un ecumenismo di popolo, già vissuto quotidianamente da parte di tanti pellegrini non solo cattolici ma anche ortodossi. E allora nel nome di San Nicola i Capi delle Chiese cristiane, di una terra o di una regione martoriata come il Medio Oriente, si incontrano per andare alla radice. Non solo si incontrano perché si vogliono bene e vogliono camminare insieme verso l'unità, ma guardando i problemi del mondo. Questa è la novità di questo incontro. Guardare alla pace per il bene di tutti e non solo dei Cristiani».
Anche un richiamo alla politica internazionale perché riconsideri attentamente le scelte che sono state attuate in Medio Oriente: «Non si può fare politica - conclude Cacucci - soltanto con le tattiche o le strategie. La politica ha bisogno di essere colmata di valori. Ed i valori che tutti noi abbiamo vissuto in questa giornata, sono dei valori universali anche se, discendono dal mondo Cristiano».
Nel nome di San Nicola perché è sempre stato un uomo di pace e di giustizia anche nella sua vita terrena. Uno dei più celebri scrittori ecclesiastici del Medioevo Carolingio, Rabano Mauro, nell'845 scrive, di Nicola Vescovo della Chiesa di Mira: «Al tempo di Costantino Augusto mentre pagani ed eretici provocavano tumulti e arrecavano danni, venne, mise un freno all'errore e mitigò la persecuzione». Ai tempi nostri poco è cambiato, assistiamo ancora ad eventi drammatici che affliggono ancora tante vite umane. E così la preghiera può essere un modo per discutere e riflettere sui temi che affliggono il mondo in cui viviamo, per analizzare le origini dei conflitti umani, cercando di mitigarli fino alla pace e San Nicola può essere un esempio da seguire. «Si dice che nel nome di San Nicola c'è questo incontro. Qui l'ecumenismo - spiega l'Arcivescovo di Bari Francesco Cacucci - è un ecumenismo di popolo, già vissuto quotidianamente da parte di tanti pellegrini non solo cattolici ma anche ortodossi. E allora nel nome di San Nicola i Capi delle Chiese cristiane, di una terra o di una regione martoriata come il Medio Oriente, si incontrano per andare alla radice. Non solo si incontrano perché si vogliono bene e vogliono camminare insieme verso l'unità, ma guardando i problemi del mondo. Questa è la novità di questo incontro. Guardare alla pace per il bene di tutti e non solo dei Cristiani».
Anche un richiamo alla politica internazionale perché riconsideri attentamente le scelte che sono state attuate in Medio Oriente: «Non si può fare politica - conclude Cacucci - soltanto con le tattiche o le strategie. La politica ha bisogno di essere colmata di valori. Ed i valori che tutti noi abbiamo vissuto in questa giornata, sono dei valori universali anche se, discendono dal mondo Cristiano».