Bari, inizia la rassegna "Leggere il Sud": intervista a Mario Desiati
Al Teatro Piccinni l'autore di "Spatriati", vincitore del Premio Strega 2022, ha condotto i presenti nella sua mappa di riferimenti letterari
sabato 26 novembre 2022
13.52
Si è aperta stamattina, nel Teatro Piccinni di Bari, la sezione "Leggere il Sud" della rassegna teatrale 2022-2023 "Altri mondi", organizzata dal Comune di Bari.
L'esordio è stato affidato a Mario Desiati, scrittore e giornalista pugliese, autore del romanzo "Spatriati", vincitore del Premio Strega 2022.
In un appassionante dialogo con la giornalista Antonella Gaeta, Desiati ha condotto i presenti nella sua personale "stanza degli spiriti", quella mappa fatta di riferimenti autoriali e letterari, che sono per lui fonte d'ispirazione.
Di seguito un'intervista in cui Desiati parla del suo rapporto con la scrittura.
Cosa rappresenta per lei la scrittura?
«Per me la scrittura non è solo una passione, ma una piccola parte del mio amore per la letteratura, che è l'energia che muove il mio desiderio e i miei pensieri».
Quali sono i suoi modelli di autori e i suoi libri preferiti?
«Molti di loro sono nella Stanza degli Spiriti, l'ultimo capitolo di "Spatriati". Le narratrici Maria Marcone e Maria Teresa di Lascia, i poeti Vittorio Bodini e Claudia Ruggeri, ma anche intellettuali come Rina Durante, Franco Cassano. Ho citato solo alcuni e sono autrici e autori pugliesi. Abbiamo una grande letteratura che è stata poco conosciuta».
Qual è, per lei, il significato di un racconto?
«Ogni storia, ogni aneddoto, ogni esperienza che viviamo sposta il nostro sguardo e cambia i nostri punti di vista».
Quale pensa sia il futuro dello storytelling?
«Ogni volta che mi viene posta una domanda sul futuro di qualcosa, io ammutolisco. Ogni forma letteraria nasce sempre da quello che si legge in un determinato momento storico».
L'esordio è stato affidato a Mario Desiati, scrittore e giornalista pugliese, autore del romanzo "Spatriati", vincitore del Premio Strega 2022.
In un appassionante dialogo con la giornalista Antonella Gaeta, Desiati ha condotto i presenti nella sua personale "stanza degli spiriti", quella mappa fatta di riferimenti autoriali e letterari, che sono per lui fonte d'ispirazione.
Di seguito un'intervista in cui Desiati parla del suo rapporto con la scrittura.
Cosa rappresenta per lei la scrittura?
«Per me la scrittura non è solo una passione, ma una piccola parte del mio amore per la letteratura, che è l'energia che muove il mio desiderio e i miei pensieri».
Quali sono i suoi modelli di autori e i suoi libri preferiti?
«Molti di loro sono nella Stanza degli Spiriti, l'ultimo capitolo di "Spatriati". Le narratrici Maria Marcone e Maria Teresa di Lascia, i poeti Vittorio Bodini e Claudia Ruggeri, ma anche intellettuali come Rina Durante, Franco Cassano. Ho citato solo alcuni e sono autrici e autori pugliesi. Abbiamo una grande letteratura che è stata poco conosciuta».
Qual è, per lei, il significato di un racconto?
«Ogni storia, ogni aneddoto, ogni esperienza che viviamo sposta il nostro sguardo e cambia i nostri punti di vista».
Quale pensa sia il futuro dello storytelling?
«Ogni volta che mi viene posta una domanda sul futuro di qualcosa, io ammutolisco. Ogni forma letteraria nasce sempre da quello che si legge in un determinato momento storico».