Bari, violenze e minacce alla ex compagna: 40enne arrestato per stalking

L'uomo aveva già scontato quattro mesi di reclusione per aver cosparso di acido l'auto della vittima

venerdì 21 giugno 2019 11.18
Minacce, aggressioni e violenze ai danni della ex compagna: nella giornata di oggi la Polizia postale e delle comunicazioni di Bari ha eseguito un'’ordinanza di custodia cautelare in carcere per stalking a carico di S.N., 40enne barese. Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di BARI su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica procedente.

L'’attività d'indagine è scaturita a seguito della denuncia sporta da una donna con cui l'arrestato aveva intrattenuto una relazione sentimentale, poi terminata. L'’uomo si era già reso responsabile di condotte criminose nei confronti della vittima, che l'’avevano indotta a denunciare le continue molestie e minacce. In un episodio, S.N. aveva sparso dell’'acido sulla sua autovettura. Per tali vicende era già stato arrestato, detenuto per 4 mesi e poi scarcerato a seguito del ritiro della querela da parte della vittima, convinta dall’'insistenza dell’'uomo. All’'indomani della scarcerazione, rifiutando l’'interruzione della relazione, l’'uomo aveva chiesto insistentemente di riallacciare il rapporto e, di fronte al rifiuto della donna, aveva ripreso a porre in essere atti persecutori nei suoi confronti.

Oltre alle assillanti molestie telefoniche, ai continui “appostamenti” nei luoghi da lei frequentati, al tentativo di fermarla tagliandole la strada mentre era alla guida della sua autovettura, l'’uomo è arrivato a diffondere immagini intime della vittima attraverso un profilo fake creato su una piattaforma social, divulgandole anche tra i parenti e i conoscenti della donna. Da ultimo, l'’uomo è giunto a dare fuoco alla macchina della ex compagna, parcheggiata nei pressi della sua abitazione, danneggiandola irrimediabilmente.

Gli esiti dell’'’indagine svolta dalla Polizia postale, anche mediante accertamenti telematici che hanno consentito di riscontrare quanto denunciato dalla vittima, il susseguirsi degli episodi e lo stato di timore e di ansia ingenerato nella vittima, esposta a pericolo unitamente ai familiari, tra cui due figli in tenera età con lei conviventi e turbata al punto da mutare le sue abitudini di vita, hanno determinato l’'Autorità Giudiziaria procedente a emettere ordinanza di custodia cautelare in carcere allo scopo di frenare il crescendo di episodi delittuosi.