"Basilicata free to move", a Bari tre giorni di eventi per scoprire le bellezze della Lucania
Dal 29 aprile al 1 maggio in piazza Ferrarese concerti, spettacoli teatrali e laboratori dedicati ai nostri "vicini di casa"
giovedì 28 aprile 2022
Tre giorni per scoprire le bellezze della Basilicata. Dal 29 aprile al primo maggio in piazza del Ferrarese si terranno concerti, spettacoli teatrali e laboratori dedicati alla scoperta della Basilicata e del suo straordinario patrimonio ambientale e culturale. "Basilicata free to move" è l'evento organizzato a Bari dall'APT - Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata per promuovere la conoscenza di cinque parchi lucani: Pollino, Appennino Lucano-Val D'Agri-Lagonegrese, Vulture, Murgia materana e Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti lucane.
L'iniziativa, sostenuta dal programma Ambiente Basilicata della Regione con la collaborazione del Comune di Bari, è stata presentata ieri in conferenza stampa dal sindaco di Bari Antonio Decaro, dall'assessore all'Ambiente della Regione Basilicata Cosimo Latronico, dal direttore generale dell'APT della Basilicata Antonio Nicoletti e dall'assessora comunale alle Culture Ines Pierucci.
«Se penso a quello che sta accadendo proprio in questi giorni, a cavallo del primo maggio, penso al percorso che la città di Bari ha compiuto in questi anni - ha detto il sindaco Antonio Decaro -. Un percorso strategico nell'ambito della promozione turistica territoriale che vede la collaborazione di più istituzioni, anche di differenti regioni, che lavorano sulla creazione di un sistema turistico meridionale che si comunica e si promuove come unico. Per questo proprio a Bari accade che la Puglia e la Basilicata si incontrino per promuovere iniziative diverse ma non alternative, che puntano ad attrarre turisti sul nostro territorio. Questo accade perché anche la nostra città, forte del sostegno della Regione Puglia e sulla scia dell'esperienza del 2019 di Matera capitale europea, ha fatto molti passi avanti dimostrando di essere un hub turistico a tutti gli effetti. Cosa impensabile fino a qualche anno fa quando, con l'arrivo della bella stagione, in città si faticava a trovare anche un ristorante aperto nei giorni di festa. Se questo non accade più, è grazie al lavoro delle istituzioni, degli operatori commerciali, delle attività ricettive che insieme hanno capito il valore dell'alleanza e della forza che ne deriva sul territorio. Per questo oggi siamo contenti di accogliere la promozione di alcune aree lucane mentre portiamo avanti la nostra programmazione di iniziative, certi che la Puglia e la Basilicata sono due territori che possono soltanto trarre vantaggio dal lavoro comune. Il passo successivo potrebbe essere quello di lavorare con la Campania cominciando da Napoli, con cui vogliamo stringere la prossima alleanza, nella speranza che finalmente ci sia il treno diretto, perché siamo convinti che se riusciremo a collegare direttamente la stazione di Bari con la stazione di Napoli avremo la possibilità di spostare una parte del turismo lucano e pugliese su Napoli e una parte del turismo che arriva a Napoli sul nostro territorio, in Puglia e Basilicata, con l'obiettivo di aumentare i giorni di permanenza dei turisti nel Mezzogiorno d'Italia».
«Abbiamo scelto Bari per consolidare e celebrare il rapporto tra la Basilicata turistica e i nostri cugini pugliesi - ha sottolineato Antonio Nicoletti -. La Puglia, infatti, è il primo bacino di utenza turistica non solo per i numeri relativi all'escursionismo, ma anche per gli arrivi e le presenze. Anche nel 2021, come in pre-pandemia, il turismo pugliese ha rappresentato la nostra prima porzione di mercato, con percentuali che in quasi tutte le aree regionali superano il 20%, e arrivano a quasi il 50% di mercato nel parco del Pollino. Come tipologia di viaggiatori, i pugliesi sono per noi particolarmente preziosi, dal momento che contribuiscono in modo sostanziale alla destagionalizzazione e apprezzano da sempre anche l'offerta dei nostri borghi e delle aree interne. La collaborazione fra Puglia e Basilicata è concreta anche in progetti strategici rivolti ai mercati internazionali. A giugno, infatti, insieme a ENIT e Puglia Promozione, ospiteremo il World Travel Awards del Times, che toccherà Matera e altri centri della Basilicata, oltre ad alcune località pugliesi. Nel solco di questa preziosa collaborazione e nell'ambito del Programma Ambiente Basilicata, presenteremo nel prossimo fine settimana l'offerta del nostro patrimonio ambientale con i 5 parchi lucani e i loro principali elementi attrattivi: paesaggio, natura incontaminata, cicloturismo, attività adrenaliniche come il Volo dell'Angelo o il recentissimo "ponte tra due parchi", il ponte tibetano più lungo del mondo, a Castelsaraceno».
«È un'iniziativa importante - ha rimarcato Cosimo Latronico -. Ambiente Basilicata è un programma nato per promuovere e rafforzare il turismo nel nostro ricco patrimonio ambientale. L'iniziativa a Bari servirà ad illustrare e valorizzare ancora di più l'offerta che la Basilicata mette a disposizione attraverso i suoi 5 parchi: i 2 parchi nazionali e i 3 parchi regionali. Dopo la Bit, la Borsa internazionale del turismo, ora c'è questa iniziativa in una piazza importante, come quella di Bari, della Puglia, che rappresenta per noi uno straordinario mercato di riferimento. Stiamo puntando molto sul turismo naturalistico, sul turismo esperienziale, sul turismo lento: tutte modalità che sono richieste dopo le restrizioni pandemiche e la crisi sanitaria che ha pesato anche sugli stili di vita, sulle modalità di scegliere la propria vacanza. In questo senso Ambiente Basilicata può diventare un prodotto significativo, attrattore sia sui mercati nazionali che su quelli europei».
«Questa iniziativa si inserisce in una strategia politico-culturale che vede sempre di più investire in quella che è la vocazione turistica della città a meta culturale - ha continuato Ines Pierucci -. Anche la nostra amministrazione ha compiuto questa scelta, accogliamo quindi volentieri questo weekend di primavera ricco di iniziative e, se mi è permesso di citare Rocco Scotellaro, poeta e intellettuale lucano, penso a "quante ispirazioni e lenti per l'avvenire si possono creare" con sinergie interistituzionali così importanti. Auspichiamo che tutto questo si inserisca in quello che è il nostro investimento complessivo nel turismo sostenibile, con le vie francigene e il turismo dei cammini e dei pellegrinaggi che si uniscono al turismo religioso del culto nicolaiano».
L'iniziativa, sostenuta dal programma Ambiente Basilicata della Regione con la collaborazione del Comune di Bari, è stata presentata ieri in conferenza stampa dal sindaco di Bari Antonio Decaro, dall'assessore all'Ambiente della Regione Basilicata Cosimo Latronico, dal direttore generale dell'APT della Basilicata Antonio Nicoletti e dall'assessora comunale alle Culture Ines Pierucci.
«Se penso a quello che sta accadendo proprio in questi giorni, a cavallo del primo maggio, penso al percorso che la città di Bari ha compiuto in questi anni - ha detto il sindaco Antonio Decaro -. Un percorso strategico nell'ambito della promozione turistica territoriale che vede la collaborazione di più istituzioni, anche di differenti regioni, che lavorano sulla creazione di un sistema turistico meridionale che si comunica e si promuove come unico. Per questo proprio a Bari accade che la Puglia e la Basilicata si incontrino per promuovere iniziative diverse ma non alternative, che puntano ad attrarre turisti sul nostro territorio. Questo accade perché anche la nostra città, forte del sostegno della Regione Puglia e sulla scia dell'esperienza del 2019 di Matera capitale europea, ha fatto molti passi avanti dimostrando di essere un hub turistico a tutti gli effetti. Cosa impensabile fino a qualche anno fa quando, con l'arrivo della bella stagione, in città si faticava a trovare anche un ristorante aperto nei giorni di festa. Se questo non accade più, è grazie al lavoro delle istituzioni, degli operatori commerciali, delle attività ricettive che insieme hanno capito il valore dell'alleanza e della forza che ne deriva sul territorio. Per questo oggi siamo contenti di accogliere la promozione di alcune aree lucane mentre portiamo avanti la nostra programmazione di iniziative, certi che la Puglia e la Basilicata sono due territori che possono soltanto trarre vantaggio dal lavoro comune. Il passo successivo potrebbe essere quello di lavorare con la Campania cominciando da Napoli, con cui vogliamo stringere la prossima alleanza, nella speranza che finalmente ci sia il treno diretto, perché siamo convinti che se riusciremo a collegare direttamente la stazione di Bari con la stazione di Napoli avremo la possibilità di spostare una parte del turismo lucano e pugliese su Napoli e una parte del turismo che arriva a Napoli sul nostro territorio, in Puglia e Basilicata, con l'obiettivo di aumentare i giorni di permanenza dei turisti nel Mezzogiorno d'Italia».
«Abbiamo scelto Bari per consolidare e celebrare il rapporto tra la Basilicata turistica e i nostri cugini pugliesi - ha sottolineato Antonio Nicoletti -. La Puglia, infatti, è il primo bacino di utenza turistica non solo per i numeri relativi all'escursionismo, ma anche per gli arrivi e le presenze. Anche nel 2021, come in pre-pandemia, il turismo pugliese ha rappresentato la nostra prima porzione di mercato, con percentuali che in quasi tutte le aree regionali superano il 20%, e arrivano a quasi il 50% di mercato nel parco del Pollino. Come tipologia di viaggiatori, i pugliesi sono per noi particolarmente preziosi, dal momento che contribuiscono in modo sostanziale alla destagionalizzazione e apprezzano da sempre anche l'offerta dei nostri borghi e delle aree interne. La collaborazione fra Puglia e Basilicata è concreta anche in progetti strategici rivolti ai mercati internazionali. A giugno, infatti, insieme a ENIT e Puglia Promozione, ospiteremo il World Travel Awards del Times, che toccherà Matera e altri centri della Basilicata, oltre ad alcune località pugliesi. Nel solco di questa preziosa collaborazione e nell'ambito del Programma Ambiente Basilicata, presenteremo nel prossimo fine settimana l'offerta del nostro patrimonio ambientale con i 5 parchi lucani e i loro principali elementi attrattivi: paesaggio, natura incontaminata, cicloturismo, attività adrenaliniche come il Volo dell'Angelo o il recentissimo "ponte tra due parchi", il ponte tibetano più lungo del mondo, a Castelsaraceno».
«È un'iniziativa importante - ha rimarcato Cosimo Latronico -. Ambiente Basilicata è un programma nato per promuovere e rafforzare il turismo nel nostro ricco patrimonio ambientale. L'iniziativa a Bari servirà ad illustrare e valorizzare ancora di più l'offerta che la Basilicata mette a disposizione attraverso i suoi 5 parchi: i 2 parchi nazionali e i 3 parchi regionali. Dopo la Bit, la Borsa internazionale del turismo, ora c'è questa iniziativa in una piazza importante, come quella di Bari, della Puglia, che rappresenta per noi uno straordinario mercato di riferimento. Stiamo puntando molto sul turismo naturalistico, sul turismo esperienziale, sul turismo lento: tutte modalità che sono richieste dopo le restrizioni pandemiche e la crisi sanitaria che ha pesato anche sugli stili di vita, sulle modalità di scegliere la propria vacanza. In questo senso Ambiente Basilicata può diventare un prodotto significativo, attrattore sia sui mercati nazionali che su quelli europei».
«Questa iniziativa si inserisce in una strategia politico-culturale che vede sempre di più investire in quella che è la vocazione turistica della città a meta culturale - ha continuato Ines Pierucci -. Anche la nostra amministrazione ha compiuto questa scelta, accogliamo quindi volentieri questo weekend di primavera ricco di iniziative e, se mi è permesso di citare Rocco Scotellaro, poeta e intellettuale lucano, penso a "quante ispirazioni e lenti per l'avvenire si possono creare" con sinergie interistituzionali così importanti. Auspichiamo che tutto questo si inserisca in quello che è il nostro investimento complessivo nel turismo sostenibile, con le vie francigene e il turismo dei cammini e dei pellegrinaggi che si uniscono al turismo religioso del culto nicolaiano».