«Basta morti sul lavoro», i sindacati scendono in piazza a Bari
Stamattina il sit-in convocato da Cgil, Cisl e Uil davanti alla Prefettura
mercoledì 31 maggio 2023
14.55
Cgil, Cisl e Uil Bari in piazza Prefettura questa mattina per chiedere una svolta in materia di sicurezza sul lavoro.
«Siamo di fronte a un'emergenza di carattere straordinario, una strage che va fermata subito - dichiarano i sindacati confederali. Non è più tollerabile che persone che escono al mattino per andare a lavorare non facciano più ritorno, non è più accettabile che la dignità del lavoro sia calpestata e sacrificata sull'altare del profitto ad ogni costo: serve un impegno collettivo che coinvolga le istituzioni e la politica, perché le risposte fornite finora non sono sufficienti».
Le delegazioni di Cgil, Cisl e Uil sono state ricevute dalla prefetta di Bari, Antonia Bellomo. «Abbiamo chiesto assieme alle categorie di definire un accordo quadro di indirizzo per definire con la Prefettura e con le stazioni appaltanti della provincia un protocollo specifico per ogni singolo settore, con le relative linee di intervento, che riporti il tema della sicurezza sul lavoro e dei diritti dei lavoratori al centro dell'attenzione e dell'agenda politica».
Entro una settimana la Prefettura presenterà la bozza di un accordo quadro redatto congiuntamente da Cgil, Cisl e Uil alle agenzie deputate ai controlli e si impegnerà a sottoporlo in un secondo incontro alle maggiori stazioni appaltanti (Aqp Rfi Anas città metropolitana e Comune di Bari) e alle associazioni datoriali a cui sarà chiesto di recepire il documento.
«La logica del profitto non può prevalere sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori: ecco perché il rispetto dei contratti nazionali di settore sottoscritti dai sindacati più rappresentativi e degli standard di sicurezza devono diventare baluardi inattaccabili in ogni progetto di sviluppo del territorio, specie con le opportunità fornite dal Pnrr».
«Siamo di fronte a un'emergenza di carattere straordinario, una strage che va fermata subito - dichiarano i sindacati confederali. Non è più tollerabile che persone che escono al mattino per andare a lavorare non facciano più ritorno, non è più accettabile che la dignità del lavoro sia calpestata e sacrificata sull'altare del profitto ad ogni costo: serve un impegno collettivo che coinvolga le istituzioni e la politica, perché le risposte fornite finora non sono sufficienti».
Le delegazioni di Cgil, Cisl e Uil sono state ricevute dalla prefetta di Bari, Antonia Bellomo. «Abbiamo chiesto assieme alle categorie di definire un accordo quadro di indirizzo per definire con la Prefettura e con le stazioni appaltanti della provincia un protocollo specifico per ogni singolo settore, con le relative linee di intervento, che riporti il tema della sicurezza sul lavoro e dei diritti dei lavoratori al centro dell'attenzione e dell'agenda politica».
Entro una settimana la Prefettura presenterà la bozza di un accordo quadro redatto congiuntamente da Cgil, Cisl e Uil alle agenzie deputate ai controlli e si impegnerà a sottoporlo in un secondo incontro alle maggiori stazioni appaltanti (Aqp Rfi Anas città metropolitana e Comune di Bari) e alle associazioni datoriali a cui sarà chiesto di recepire il documento.
«La logica del profitto non può prevalere sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori: ecco perché il rispetto dei contratti nazionali di settore sottoscritti dai sindacati più rappresentativi e degli standard di sicurezza devono diventare baluardi inattaccabili in ogni progetto di sviluppo del territorio, specie con le opportunità fornite dal Pnrr».