Bari, terreni incolti per i giovani a rischio devianza o disoccupati

La Città Metropolitana ha presentato al Ministero dell' Interno la sua richiesta per il Pon Legalità

giovedì 24 gennaio 2019 18.14
Si chiama "AgriCultura", il progetto che si pone l'obiettivo di coinvolgere giovani a rischio devianza in un percorso di impresa e occupazione giovanile nel settore agroalimentare o della filiera agricola a partire dalla valorizzazione dei terreni incolti presenti nell'area metropolitana di Bari. La proposta progettuale della Città Metropolitana, in partnership con il Comune di Bari, è stata presentata al Ministero dell'Interno, nell'ambito del PON legalità 2014-20.
I destinatari del progetto saranno giovani tra i 16 e i 24 anni usciti anticipatamente dal percorso scolastico e a rischio devianza sociale, in quanto esclusi dal lavoro, disoccupati, sottoccupati, NEET, appartenenti o fuoriusciti dal circuito penale.
Nel 2017 la Città metropolitana di Bari ha promosso un'azione di sistema a livello territoriale favorendo la sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra la Città metropolitana di Bari, l'Università degli Studi di Bari, il CIHEAM Bari, il CNR e il Politecnico di Bari per l'elaborazione delle linee di indirizzo tecnico-scientifico sullo sviluppo agro-ambientale dell'intero territorio della Città metropolitana, nell'ambito del processo di pianificazione strategica. Una delle linee strategiche del protocollo è l'attivazione di iniziative di innovazione sociale a partire dalle risorse disponibili sul territorio metropolitano (beni e terreni agricoli) al fine di favorire l'implementazione di modelli innovativi di inclusione sociale e lavorativa giovanile. A tal fine, la Città metropolitana di Bari ha avviato un censimento di beni e terreni disponibili da valorizzare a fini sociali. Caratteristica comune a molte realtà territoriali dell'area metropolitana, infatti, è una significativa disponibilità di risorse, materiali e immateriali, in stato di abbandono o degrado. Nello specifico terreni e strutture pubbliche e private non utilizzate o sottoutilizzate a fronte di importanti presenze giovanili, singole e associate, anche altamente qualificate. Per tale ragione, la Città metropolitana di Bari, in partenariato con il CIHEAM Bari e il Teatro Pubblico Pugliese, ha ritenuto opportuno predisporre e condividere una proposta progettuale che abbia come finalità il riutilizzo sociale dei terreni disponibili attraverso percorsi virtuosi di apprendimento e valorizzazione delle capacità giovanili, con l'obiettivo di favorire l'inserimento sociale e lavorativo mediante lo sviluppo di nuove imprese (start up sociali) e/o l'inserimento in imprese senior di giovani in stato di fragilità.
A giugno 2018 l'estensione dei terreni censiti grazie alla collaborazione dei Comuni dell'area metropolitana è pari a circa 68,28 ettari, relativi solo alla proprietà pubblica di 17 Comuni su 41. Grazie all'attivazione del progetto sarà possibile completare la mappatura su tutti i 41 Comuni, coinvolgendo e individuando anche altre risorse di natura pubblica e, soprattutto, privata. Queste aree (mappatura e georeferenziazione di beni e terreni) rappresenteranno La Banca della Città metropolitana di Bari, in continuità con quanto previsto dalla legge regionale del 29 maggio 2017, n. 15 "Modifiche e integrazioni alla legge regionale 20 maggio 2014, n. 26 (Disposizioni per favorire l'accesso dei giovani all'agricoltura e contrastare l'abbandono e il consumo dei suoli agricoli)" che intende favorire il recupero dei terreni agricoli incolti o abbandonati per contenere il degrado ambientale e valorizzare l'attivismo delle comunità locali.
L'individuazione dei giovani innovatori avverrà attraverso la pubblicazione di una manifestazione di interesse/concorso di idee relativo ai beni da valorizzare, al fine di raccogliere le istanze soprattutto motivazionali che hanno spinto i giovani a orientarsi verso i percorsi proposti di accompagnamento all'inclusione lavorativa e sociale. Le istanze potranno essere presentate da singoli o, preferibilmente, da team costituiti da più giovani a rischio devianza. Successivamente, i destinatari selezionati saranno accompagnati alla gestione dei terreni attraverso un percorso di accompagnamento e formazione all'auto imprenditorialità. L'importo richiesto per il progetto è di tre milioni di euro.
"Il nostro obiettivo è quello di incrociare i beni del nostro patrimonio pubblico con l'attivismo e il lavoro delle persone - spiega il sindaco Antonio Decaro -. Sia gli edifici sia i terreni possono rappresentare delle opportunità di lavoro o di espressione per tanti giovani che vogliono mettersi in gioco con le loro idee sul nostro territorio. Partiamo dalla vocazione storica e agricola della nostra area metropolitana per incentivare le nuove generazioni a scommettere sullo sviluppo di nuovi approcci alla produzione e al consumo agroalimentare. Lo facciamo insieme alle università e ai centri di ricerca che possono affiancare i ragazzi che vogliono fare impresa in questo settore. Mettere insieme la terra che lega i 41 Comuni della Città metropolitana di Bari e generare valore attraverso il lavoro significa anche riqualificare il territorio e salvaguardare le nostre colture e la nostra cultura".