Beccato a bruciare rifiuti tossici in un terreno a Carbonara, denunciato
L'intervento di Polizia locale e Vigili del fuoco grazie alla segnalazione dei Rangers. Decaro: «Pare che l'uomo fosse abituato a questa pratica barbara»
giovedì 18 luglio 2019
13.10
Colto sul fatto mentre bruciava rifiuti nei terreni del quartiere Carbonara di Bari, scatta la denuncia. A seguito di una segnalazione dei Rangers, nel pomeriggio di ieri due agenti della Polizia locale si sono recati nella zona di via Fanelli ad angolo con via Madonna delle Grazie, a Carbonara, cogliendo in flagrante un uomo di nazionalità italiana intento ad alimentare un fuoco in un fondo agricolo con rifiuti di vario genere, tra cui plastica, cartoni, pezzi di moquette e lamiere. Per spegnere il rogo, la cui colonna di fumo era visibile da oltre un chilometro di distanza, è stato necessario l'intervento di una pattuglia dei Vigili del fuoco.
L'intervento, svolto in collaborazione con i Rangers, ha consentito di identificare l'autore del rogo tossico, privo di qualsiasi autorizzazione inerente la raccolta o il deposito di rifiuti, che è stato successivamente denunciato per violazione degli articoli 256 comma 2 e 256 bis della Legge 152/2006.
Il terreno, di proprietà di terzi, sul quale erano accatastati diversi rifiuti speciali pericolosi (parti meccaniche di motori di auto contenenti olio esausto, radiatori per automobili, matasse di fili elettrici contenenti rame, materiale ferroso e in alluminio, pneumatici, contenitori di plastica e altro materiale non classificabile), è stato sottoposto a sequestro preventivo come previsto dalla legge.
«Pare che l'uomo identificato ieri pomeriggio e condotto al Comando, che è stato denunciato per reato ambientale e immissione di fumi nocivi in atmosfera, oltre che per occupazione di suoli privati - ha commentato il sindaco Antonio Decaro - fosse solito smaltire rifiuti di vario genere bruciandoli. Una pratica non solo illegale ma gravemente nociva per la salute dei cittadini e per l'ambiente. Per questo non ci fermeremo fino a quando non avremo individuato tutti i responsabili dei roghi che intossicano l'aria della nostra città. In queste ore, nell'ambito del coordinamento interforze definito con il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, grazie all'impegno della Polizia locale e alle segnalazioni dei cittadini, stiamo eseguendo controlli a tappeto su quel territorio e in altre zone della città. E se questo non basta a scoraggiare chi pensa ancora di speculare sulla pelle e sulla salute dei cittadini, la nostra intenzione è quella di risalire fino ai mandanti di questi scempi, che spesso si servono di altre persone per smaltire rifiuti speciali in questo modo barbaro».
L'intervento, svolto in collaborazione con i Rangers, ha consentito di identificare l'autore del rogo tossico, privo di qualsiasi autorizzazione inerente la raccolta o il deposito di rifiuti, che è stato successivamente denunciato per violazione degli articoli 256 comma 2 e 256 bis della Legge 152/2006.
Il terreno, di proprietà di terzi, sul quale erano accatastati diversi rifiuti speciali pericolosi (parti meccaniche di motori di auto contenenti olio esausto, radiatori per automobili, matasse di fili elettrici contenenti rame, materiale ferroso e in alluminio, pneumatici, contenitori di plastica e altro materiale non classificabile), è stato sottoposto a sequestro preventivo come previsto dalla legge.
«Pare che l'uomo identificato ieri pomeriggio e condotto al Comando, che è stato denunciato per reato ambientale e immissione di fumi nocivi in atmosfera, oltre che per occupazione di suoli privati - ha commentato il sindaco Antonio Decaro - fosse solito smaltire rifiuti di vario genere bruciandoli. Una pratica non solo illegale ma gravemente nociva per la salute dei cittadini e per l'ambiente. Per questo non ci fermeremo fino a quando non avremo individuato tutti i responsabili dei roghi che intossicano l'aria della nostra città. In queste ore, nell'ambito del coordinamento interforze definito con il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, grazie all'impegno della Polizia locale e alle segnalazioni dei cittadini, stiamo eseguendo controlli a tappeto su quel territorio e in altre zone della città. E se questo non basta a scoraggiare chi pensa ancora di speculare sulla pelle e sulla salute dei cittadini, la nostra intenzione è quella di risalire fino ai mandanti di questi scempi, che spesso si servono di altre persone per smaltire rifiuti speciali in questo modo barbaro».