Beni confiscati alla mafia, online l'avviso di affidamento a titolo gratuito
Introna: «L'amministrazione comunale crede molto nel vantaggio derivante dall'assegnazione a fini sociali di tali immobili»
mercoledì 14 novembre 2018
16.09
Una serie di beni confiscati alla mafia concessi in uso gratuito a privati. È quanto prevede l'avviso pubblico promosso dal Comune di Bari per garantire l'utilizzo a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata facenti parte del patrimonio indisponibile del Comune di Bari e non utilizzati per finalità istituzionali.
«L'amministrazione comunale crede molto nel doppio vantaggio derivante dall'assegnazione a fini sociali degli immobili confiscati - commenta il vicesindaco e assessore al Patrimonio Pierluigi Introna -, innanzitutto per il grande valore educativo che scaturisce dal recupero e riuso di beni sottratti alle mafie e restituiti alla collettività. E soprattutto per la possibilità per tante persone, che fanno dell'altruismo e del volontariato una pratica di vita, di ottenere uno spazio da utilizzare per conseguire i loro obiettivi sulla base della forza delle proprie idee e del proprio impegno sociale continuo».
La concessione in uso a titolo gratuito dei beni immobili è rilasciata per un periodo non inferiore a 6 anni fino ad un massimo di 19 anni. La durata della concessione è rinnovabile, fermo restando il limite massimo dei 19 anni complessivi in relazione all'entità dei lavori di ristrutturazione effettuati o da effettuarsi sul bene immobile. Le schede relative a ciascun immobile sono visionabili presso la sede della Ripartizione Patrimonio, in viale Archimede n. 41/A, il giovedì, dalle 9.00 alle 12.00, previo accordo da prendere con l'ufficio per posta elettronica da indirizzare a: g.scatigna@comune.bari.it. Il sopralluogo presso gli immobili di interesse dovrà essere richiesto, con istanza sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto richiedente, presso la ripartizione Patrimonio, concordando la data di con il personale della Ripartizione. I beni sono concessi a titolo gratuito a seguito di stipula di contratto-convenzione.
Possono fare richiesta di concessione in uso a titolo gratuito per le finalità sociali pertinenti le destinazioni d'uso stabilite dall'amministrazione: comunità, anche giovanili; enti, associazioni, maggiormente rappresentative degli enti locali; organizzazioni di volontariato, cooperative sociali o comunità terapeutiche e centro di recupero e cura di tossicodipendenti e associazioni di protezione ambientale. I soggetti interessati dovranno presentare domanda per i beni che intendono ottenere in concessione in uso, in plico chiuso, contenente in due buste distinte: il modello di domanda (allegato C) e il progetto delle attività da svolgere presso l'immobile prescelto e degli eventuali interventi manutentivi da eseguire. I progetti delle attività da svolgere, ai fini dell'ammissibilità, dovranno concernere i seguenti ambiti di intervento: inclusione sociale e cittadinanza attiva (es. qualità della vita, giovani, anziani, sport, pari opportunità, apprendimento, accesso al lavoro, disabilità, minori, etc.), sviluppo di attività di natura culturale, tutela e valorizzazione del territorio (es. sviluppo sostenibile, turismo, sviluppo urbano e rurale, tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale ed artistico etc.).
Le proposte progettuali saranno sottoposte all'esame di una apposita commissione, da nominarsi alla scadenza del termine di presentazione delle istanze, che valuterà le proposte progettuali secondo i criteri di: qualità della proposta progettuale in termini di ricaduta sul territorio dal punto di vista sociale, culturale ed economico, del contesto cui territorialmente esso appartiene (punteggio massimo 30 punti); riqualificazione del bene di cui si richiede il concessione in uso a titolo gratuito, in base agli eventuali lavori di ristrutturazione e di adeguamento previsti per rendere il suddetto bene funzionale al progetto proposto (punteggio massimo 10 punti); tempi previsti per la funzionalità a regime della proposta presentata (punteggio massimo 10 punti). Saranno valutate migliori le proposte progettuali che sviluppino attività in favore dei giovani e di persone che si trovano in condizione di disagio sociale, di promozione culturale, in favore di ex detenuti e di persone con disabilità.
Il plico, contenente la domanda e i documenti previsti, dovrà pervenire, con le modalità indicate nell'avviso, all'ufficio protocollo del Comune di Bari - ripartizione Patrimonio - viale Archimede 41 - 70126 Bar,i entro le ore 12.00 del 31 dicembre 2018.
«L'amministrazione comunale crede molto nel doppio vantaggio derivante dall'assegnazione a fini sociali degli immobili confiscati - commenta il vicesindaco e assessore al Patrimonio Pierluigi Introna -, innanzitutto per il grande valore educativo che scaturisce dal recupero e riuso di beni sottratti alle mafie e restituiti alla collettività. E soprattutto per la possibilità per tante persone, che fanno dell'altruismo e del volontariato una pratica di vita, di ottenere uno spazio da utilizzare per conseguire i loro obiettivi sulla base della forza delle proprie idee e del proprio impegno sociale continuo».
La concessione in uso a titolo gratuito dei beni immobili è rilasciata per un periodo non inferiore a 6 anni fino ad un massimo di 19 anni. La durata della concessione è rinnovabile, fermo restando il limite massimo dei 19 anni complessivi in relazione all'entità dei lavori di ristrutturazione effettuati o da effettuarsi sul bene immobile. Le schede relative a ciascun immobile sono visionabili presso la sede della Ripartizione Patrimonio, in viale Archimede n. 41/A, il giovedì, dalle 9.00 alle 12.00, previo accordo da prendere con l'ufficio per posta elettronica da indirizzare a: g.scatigna@comune.bari.it. Il sopralluogo presso gli immobili di interesse dovrà essere richiesto, con istanza sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto richiedente, presso la ripartizione Patrimonio, concordando la data di con il personale della Ripartizione. I beni sono concessi a titolo gratuito a seguito di stipula di contratto-convenzione.
Possono fare richiesta di concessione in uso a titolo gratuito per le finalità sociali pertinenti le destinazioni d'uso stabilite dall'amministrazione: comunità, anche giovanili; enti, associazioni, maggiormente rappresentative degli enti locali; organizzazioni di volontariato, cooperative sociali o comunità terapeutiche e centro di recupero e cura di tossicodipendenti e associazioni di protezione ambientale. I soggetti interessati dovranno presentare domanda per i beni che intendono ottenere in concessione in uso, in plico chiuso, contenente in due buste distinte: il modello di domanda (allegato C) e il progetto delle attività da svolgere presso l'immobile prescelto e degli eventuali interventi manutentivi da eseguire. I progetti delle attività da svolgere, ai fini dell'ammissibilità, dovranno concernere i seguenti ambiti di intervento: inclusione sociale e cittadinanza attiva (es. qualità della vita, giovani, anziani, sport, pari opportunità, apprendimento, accesso al lavoro, disabilità, minori, etc.), sviluppo di attività di natura culturale, tutela e valorizzazione del territorio (es. sviluppo sostenibile, turismo, sviluppo urbano e rurale, tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale ed artistico etc.).
Le proposte progettuali saranno sottoposte all'esame di una apposita commissione, da nominarsi alla scadenza del termine di presentazione delle istanze, che valuterà le proposte progettuali secondo i criteri di: qualità della proposta progettuale in termini di ricaduta sul territorio dal punto di vista sociale, culturale ed economico, del contesto cui territorialmente esso appartiene (punteggio massimo 30 punti); riqualificazione del bene di cui si richiede il concessione in uso a titolo gratuito, in base agli eventuali lavori di ristrutturazione e di adeguamento previsti per rendere il suddetto bene funzionale al progetto proposto (punteggio massimo 10 punti); tempi previsti per la funzionalità a regime della proposta presentata (punteggio massimo 10 punti). Saranno valutate migliori le proposte progettuali che sviluppino attività in favore dei giovani e di persone che si trovano in condizione di disagio sociale, di promozione culturale, in favore di ex detenuti e di persone con disabilità.
Il plico, contenente la domanda e i documenti previsti, dovrà pervenire, con le modalità indicate nell'avviso, all'ufficio protocollo del Comune di Bari - ripartizione Patrimonio - viale Archimede 41 - 70126 Bar,i entro le ore 12.00 del 31 dicembre 2018.