Black Friday a Bari, bilancio positivo a metà
Bene le grandi catene, soffrono come sempre i negozi di vicinato
domenica 27 novembre 2022
16.25
Questo fine settimana a Bari, e non solo, è stato caratterizzato dal punto di vista commerciale dal Black Friday, usanza che abbiamo preso da oltreoceano. Molte grandi catene hanno proposto ottimi sconti ai clienti, basti pensare che da Zara alcuni capi erano al 40% di sconto, mentre da H&M si poteva ottenere un 20% di sconto su tutto.
Molti baresi ne hanno approfittato, affollando le vie del centro cittadino. Bene quindi le grandi catene, più penalizzati come sempre i negozi di vicinato. «Il Black Friday è iniziato già una settimana e mezzo fa/due - sottolinea Raffaella Altamura, presidente Confesercenti Bari-Bat - e si protrarrà sicuramente fino a domenica prossima anno. Dopo di che inizierà quello che noi consideriamo il periodo di acquisti natalizi. Il commercio sta andando, nel senso che, come al solito, la grande distribuzione, grazie anche a piani di comunicazione e marketing, sta lavorando abbastanza bene, più difficoltà stanno avendo gli esercizi di vicinato».
«Secondo uno studio commissionato da Confesercenti - aggiunge Altamura - la spesa media per famiglia si aggira intorno ai 270 euro e i beni che stanno correndo più velocemente sono quelli dell'elettronica, poi c'è l'abbigliamento, i capi firmati e quant'altro. Il rammarico è che, ovviamente, il commercio di prossimità soffre, questi momenti sono diventati anche per loro un momento di incremento di vendite, che però sono sempre, in maniera proporzionale, inferiore rispetto alla grande distribuzione e l'online».
«Il commercio di prossimità ha un handicap rispetto alle grandi catene - spiega la presidente di Confesercenti - che hanno piani di comunicazione per i quali si spendono molti soldi e sono un investimento, che poi scatena l'inferno anche se rendono. È chiaro che il commerciante di prossimità, che ha la sua vetrina e al massimo la sua pagina Facebook e Instagram, ha una capacità di posizionamento molto limitata. Questo è il gap che si deve cercare di colmare, attraverso delle azioni di sostegno o di finanziamento per le piccole imprese».
Bisognerebbe inoltre intervenire sulle normative che regolamentano i saldi, e che spesso riguardano solo il commercio di prossimità. L'auspicio, conclude Altamura è che «la Conferenza Stato Regioni prenda di petto questa situazione e si decida a modificarla».
Molti baresi ne hanno approfittato, affollando le vie del centro cittadino. Bene quindi le grandi catene, più penalizzati come sempre i negozi di vicinato. «Il Black Friday è iniziato già una settimana e mezzo fa/due - sottolinea Raffaella Altamura, presidente Confesercenti Bari-Bat - e si protrarrà sicuramente fino a domenica prossima anno. Dopo di che inizierà quello che noi consideriamo il periodo di acquisti natalizi. Il commercio sta andando, nel senso che, come al solito, la grande distribuzione, grazie anche a piani di comunicazione e marketing, sta lavorando abbastanza bene, più difficoltà stanno avendo gli esercizi di vicinato».
«Secondo uno studio commissionato da Confesercenti - aggiunge Altamura - la spesa media per famiglia si aggira intorno ai 270 euro e i beni che stanno correndo più velocemente sono quelli dell'elettronica, poi c'è l'abbigliamento, i capi firmati e quant'altro. Il rammarico è che, ovviamente, il commercio di prossimità soffre, questi momenti sono diventati anche per loro un momento di incremento di vendite, che però sono sempre, in maniera proporzionale, inferiore rispetto alla grande distribuzione e l'online».
«Il commercio di prossimità ha un handicap rispetto alle grandi catene - spiega la presidente di Confesercenti - che hanno piani di comunicazione per i quali si spendono molti soldi e sono un investimento, che poi scatena l'inferno anche se rendono. È chiaro che il commerciante di prossimità, che ha la sua vetrina e al massimo la sua pagina Facebook e Instagram, ha una capacità di posizionamento molto limitata. Questo è il gap che si deve cercare di colmare, attraverso delle azioni di sostegno o di finanziamento per le piccole imprese».
Bisognerebbe inoltre intervenire sulle normative che regolamentano i saldi, e che spesso riguardano solo il commercio di prossimità. L'auspicio, conclude Altamura è che «la Conferenza Stato Regioni prenda di petto questa situazione e si decida a modificarla».