Bolletta da 16 mila euro, la Corte d'Appello: «Errore di Aqp»
Secondo società un pensionato avrebbe dovuto pagare un consumo d'acqua pari a due piscine olimpioniche
martedì 16 ottobre 2018
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Una bolletta da 16 mila euro per il consumo di acqua, recapitata nel 2010 ad un pensionato di Gagliano del Capo (Lecce) al centro di una vicenda giudiziaria che ora dà ragione all'anziano. La Corte d'Appello di Bari ha rigettato il ricorso fatto da Acquedotto pugliese. La motivazione è stata che, se l'anomalo consumo di acqua può essere dovuto alla cattiva esecuzione della sostituzione del contatore, avvenuta in assenza del consumatore, senza consentire a questi un contraddittorio e di verificare la regolarità delle operazioni, l'utente non è tenuto a pagare.
D'altronde una simile fattura per il consumo in una seconda casa è di per sé abbastanza improbabile, basta pensare che i 16.813,26 euro, che l'uomo avrebbe dovuto, corrispondono a 6.079 metri cubi d'acqua, ovvero quella necessaria per riempire due piscine olimpioniche.
D'altronde una simile fattura per il consumo in una seconda casa è di per sé abbastanza improbabile, basta pensare che i 16.813,26 euro, che l'uomo avrebbe dovuto, corrispondono a 6.079 metri cubi d'acqua, ovvero quella necessaria per riempire due piscine olimpioniche.