Bonus fiscale sulla Tari, a Bari aumentato al 65% il target da raggiungere
La delibera approvata dalla Giunta deve ora essere sottoposta al Consiglio Comunale
lunedì 11 maggio 2020
18.07
La giunta comunale di Bari ha approvato una delibera contenente un atto di indirizzo per la modifica al regolamento della TARI da sottoporre al Consiglio comunale, che prevede l'innalzamento della percentuale di raccolta differenziata fino al 65% come valore target da raggiungere nel quartiere di residenza, per ottenere il bonus fiscale previsto sulla parte variabile della tassa sui rifiuti.
Nel 2015 infatti, l'amministrazione comunale, con l'obiettivo di incentivare i cittadini a differenziare i rifiuti, aveva introdotto la prima premialità che contemplava una riduzione della parte variabile della TARI del 25%, se il quartiere di residenza fosse risultato virtuoso fino a superare il 50% di raccolta di rifiuti differenziati. In quel momento storico la percentuale di partenza nell'intera città si attestava attorno al 31%. Con l'introduzione del servizio di porta a porta e il percorso di sensibilizzazione che l'amministrazione comunale ha portato avanti in questi anni, la percentuale di raccolta differenziata si è attestata in maniera stabile intorno al 44% con un picco nel primo trimestre del 2020 che ha toccato il 46%. Per questo, con l'obiettivo di migliorare ancora la performance cittadina, e scongiurare le sanzioni previste dalla soglia istituita dall'ecotassa, si propone di innalzare la percentuale della raccolta differenziata dei singoli quartieri fino al 65% in modo tale da poter riconoscere uno sconto nella parte variabile della TARI.
«Differenziare i rifiuti non è più un vezzo per pochi ma è diventata la regola per la stragrande maggioranza dei cittadini - spiega l'assessore all'Ambiente Pietro Petruzzelli -. Quando siamo partiti sei anni fa, la raccolta differenziata superava di poco il 30%, quindi per incentivare i cittadini abbiamo introdotto questa scontistica, prevista per quartiere, che ha attivato un circuito virtuoso tra quartieri e ha permesso un aumento della differenziazione generalizzato su tutta la città. Oggi che la percentuale fissa si è attestata ben oltre il 40% riteniamo giusto pian piano far fare dei passi in avanti alla città e proporremo al Consiglio comunale di modificare quella soglia del 50% con una al 65%, la stessa che l'intera città deve raggiungere per evitare le sanzioni dell'ecotassa. In questo modo i cittadini avranno nuovi stimoli per ottenere sconti e la percentuale della raccolta differenziata complessiva avrà buone possibilità di aumentare ancora, con un doppio vantaggio per l'amministrazione: risparmiare sul conferimento in discarica, ottimizzando i costi, e scongiurare definitivamente l'ecotassa».
Nel 2015 infatti, l'amministrazione comunale, con l'obiettivo di incentivare i cittadini a differenziare i rifiuti, aveva introdotto la prima premialità che contemplava una riduzione della parte variabile della TARI del 25%, se il quartiere di residenza fosse risultato virtuoso fino a superare il 50% di raccolta di rifiuti differenziati. In quel momento storico la percentuale di partenza nell'intera città si attestava attorno al 31%. Con l'introduzione del servizio di porta a porta e il percorso di sensibilizzazione che l'amministrazione comunale ha portato avanti in questi anni, la percentuale di raccolta differenziata si è attestata in maniera stabile intorno al 44% con un picco nel primo trimestre del 2020 che ha toccato il 46%. Per questo, con l'obiettivo di migliorare ancora la performance cittadina, e scongiurare le sanzioni previste dalla soglia istituita dall'ecotassa, si propone di innalzare la percentuale della raccolta differenziata dei singoli quartieri fino al 65% in modo tale da poter riconoscere uno sconto nella parte variabile della TARI.
«Differenziare i rifiuti non è più un vezzo per pochi ma è diventata la regola per la stragrande maggioranza dei cittadini - spiega l'assessore all'Ambiente Pietro Petruzzelli -. Quando siamo partiti sei anni fa, la raccolta differenziata superava di poco il 30%, quindi per incentivare i cittadini abbiamo introdotto questa scontistica, prevista per quartiere, che ha attivato un circuito virtuoso tra quartieri e ha permesso un aumento della differenziazione generalizzato su tutta la città. Oggi che la percentuale fissa si è attestata ben oltre il 40% riteniamo giusto pian piano far fare dei passi in avanti alla città e proporremo al Consiglio comunale di modificare quella soglia del 50% con una al 65%, la stessa che l'intera città deve raggiungere per evitare le sanzioni dell'ecotassa. In questo modo i cittadini avranno nuovi stimoli per ottenere sconti e la percentuale della raccolta differenziata complessiva avrà buone possibilità di aumentare ancora, con un doppio vantaggio per l'amministrazione: risparmiare sul conferimento in discarica, ottimizzando i costi, e scongiurare definitivamente l'ecotassa».