Bosch, raggiunto l'accordo, stop ai licenziamenti

Lo stabilimento barese è salvo, ora si punta alla diversificazione

giovedì 28 settembre 2017 10.20
Lo stabilimento della Bosch di Bari è salvo, i dipendenti possono tirare un sospiro di sollievo dopo che ieri è stato finalmente raggiunto un accordo tra i sindacati e l'azienda. Nell'incontro tra le parti a Roma, infatti, l'azienda ha ritirato la sua proposta di licenziamenti e ha preso l'impegno di non ridurre l'orario di lavoro e non derogare al contratto nazionale di lavoro.

Obiettivo ora da portare avanti, con il supporto della Regione Puglia, è quello di puntare sulla diversificazione della produzione, per la quale la stessa Regione è pronta a valutare la possibilità di dare incentivi. La diversificazione è stato, infatti, uno degli argomenti trattati, in quanto attualmente la fabbrica barese produce solo pompe diesel, ma la crisi del settore e dell'utilizzo di questo tipo di motore sono alla base della crisi dello stabilimento.

«È stato raggiunto a Roma – ha dichiarato il presidente Michele Emiliano – nella sede della Regione Puglia, l'accordo per la Bosch di Bari, con la firma tra sindacati e azienda. L'azienda ha ritirato le sue proposte, in questo modo è stata salvaguardata l'occupazione e sono state predisposte le condizioni per prospettive future».

«Alla riunione – prosegue – hanno partecipato gli esperti della Task Force regionale per l'occupazione guidata da Leo Caroli. Sarà un mix di interventi quello che consentirà di affrontare il futuro, con la gestione degli ammortizzatori sociali su base quinquennale e l'apertura di un tavolo regionale sulla riorganizzazione del lavoro».

«La Bosch di Bari è tra le più importanti realtà produttive della Puglia. Abbiamo fatto di tutto per scongiurare i licenziamenti – ha quindi concluso Emiliano – apprezzo molto l'intesa raggiunta tra azienda e sindacati, che apre la strada al rilancio dello stabilimento della zona industriale. Abbiamo affidato alla nostra Task Force regionale, che ringrazio per il suo intervento, la sorveglianza sullo stato di attuazione dell'accordo. E la Regione Puglia è pronta a valutare possibili incentivi agli investimenti per diversificare la produzione».