Calamità, xylella e PSR: Cia e Confagricoltura protestano presso il Consiglio regionale

In corso l'occupazione della sala Finocchiaro: «L'agricoltura pugliese non può più aspettare»

lunedì 10 dicembre 2018 13.12
«L'agricoltura pugliese non può più aspettare. Un settore strategico per l'economia della nostra regione è in ginocchio. Siamo costretti a prendere atto dell'incapacità del governo regionale di affrontare gli eventi straordinari che hanno colpito il nostro territorio. Diamo voce e forza alla richiesta unanime dei nostri agricoltori e rivolgiamo un ultimo disperato appello alle forze politiche regionali e nazionali affinché siano attuati immediatamente interventi straordinari per affrontare almeno le due principali emergenze». Così Cia e Confagricoltura Puglia motivano la protesta di questa mattina presso il Consiglio regionale della Puglia, dove è in corso l'occupazione della sala Finocchiaro da parte degli agricoltori.

Sul tavolo le emergenze calamità e xylella, oltre a un Piano di Sviluppo Rurale della Regione Puglia che non convince gli operatori. Nel marzo 2018, infatti, si è verificata una gelata che ha danneggiato oltre 90.000 ettari coltivabili sul territorio della Puglia. I sindacati agricoli denunciano un allarmante 0 alla voce produzioni olivicole nel 2018: «Si tratta di una situazione disastrosa - continuano Cia e Confagricoltura - dai profili negativi epocali che ha messo in ginocchio tutto il settore agricolo pugliese, già colpito fortemente dalla xylella». Nessuna risposta, dicono i sindacati, dal governo regionale, che «Non è riuscito nemmeno a far approvare la declaratoria ministeriale di riconoscimento della calamità, con un palleggio di responsabilità paradossale fra Regione, Ministero e Governo».

Intoppo burocratico o pasticcio politico. Sta di fatto, dicono i sindacati, che «La delimitazione della calamità non è arrivata e con essa i primi elementari interventi di sostegno alle aziende. Ancora più inefficaci le risposte all'emergenza xylella per l'assenza di risorse adeguate e di un'autorità unica di coordinamento e gestione in grado di attuare un piano complessivo di "rinascita" dei territori colpiti».

Non migliori sono i giudizi sul PSR che arrivano da agricoltori e sindacati: «Un addensato di inefficienze e decisione mai prese». A due anni dall'emanazione del primo bando sulle misure strutturali «Non un solo agricoltore ha ricevuto risposte alle domande presentate di sostegno agli investimenti in azienda. Bisognava decidere - continuano - non prendere solo tempo rinviando ogni decisione ai giudici del TAR. Si poteva e si doveva intervenire con atti e azioni straordinarie, decidere, come richiedeva una situazione di estrema gravità».

Pochi giorni fa per gli operatori l'ennesima beffa, come denunciano loro stessi: «Quando il TAR il 4 dicembre scorso doveva sentenziare, quando si pensava di essere giunti alla fine di un percorso sfibrante, è la Regione che chiede al TAR un ennesimo rinvio, perché non era ancora pronta, perché non è bastato tutto il tempo passato per esaminare tutte le pratiche presentate», concludono i sindacati.
Protesta agricoltori in consiglio regionale
Protesta agricoltori in consiglio regionale
Protesta agricoltori in consiglio regionale
Protesta agricoltori in consiglio regionale
Protesta agricoltori in consiglio regionale
Protesta agricoltori in consiglio regionale
Protesta agricoltori in consiglio regionale
Protesta agricoltori in consiglio regionale
Protesta agricoltori in consiglio regionale
Protesta agricoltori in consiglio regionale
Protesta agricoltori in consiglio regionale
Protesta agricoltori in consiglio regionale
Protesta agricoltori in consiglio regionale
Protesta agricoltori in consiglio regionale
Protesta agricoltori in consiglio regionale