Canonico, Olivieri, Cippone: 5 domande a Emiliano. «Stop renzismo anche a Bari?»
Nota congiunta di Lista Canonico, Realtà Italia e Uno Per Uno: «Se il PD fallisce nuove elezioni in Puglia?»
sabato 24 febbraio 2018
14.50
Piombano al centro del dibattito politico cittadino e regionale le dichiarazioni del governatore della Puglia Michele Emiliano, che ieri aveva consigliato al PD di appoggiare il Movimento 5 Stelle in Parlamento in caso di sconfitta elettorale.
Le dichiarazioni di Emiliano non sono sfuggite ad alcuni esponenti politici baresi: è di stamani la nota congiunta di Lista Canonico per Bari, Realtà Italia e Uno per Uno, firmata da Nicola Canonico, Giacomo Olivieri e Donato Cippone. I tre avanzano cinque domande al governatore Emiliano, ognuna delle quali sottende ad altrettante considerazioni che sorgono spontanee dopo l'endorsment di ieri.
«Quando - si legge nel primo quesito - il Presidente della Regione Puglia, Emiliano, afferma che dopo le elezioni del 4 marzo sarà necessario superare il "renzismo" - e, quindi, non solo Renzi! - si riferisce anche alla necessità di prendere le distanze dalla cattiva amministrazione del Sindaco di Bari Antonio Decaro, che del "renzismo" è il più tipico prodotto locale?».
Un'altra domanda prende le mosse ancora dalle parole di Emiliano, che ha dichiarato di preferire i rappresentanti M5S a quelli del centrodestra. «Questa sua scoperta - chiedono i tre - delle ultime ore lo porterà anche a rinunciare al reclutamento in Puglia di numerosi ex avversari di centrodestra - tra i quali Simeone Di Cagno Abbrescia - per assegnare loro golose ed inutili poltrone, retribuite con i soldi dei contribuenti baresi e pugliesi?».
Le restanti tre domande, invece, si concentrano sul destino del PD, che a livello nazionale viene dato in svantaggio nei sondaggi rispetto alla coalizione di centrodestra e ai 5 Stelle. Un rischio debacle che potrebbe travolgere anche il PD locale. «Laddove Renzi - pur perdendo le elezioni del 4 marzo - dovesse non dimettersi dalla guida del PD e imporre la propria linea, antitetica a quella di Emiliano, il Presidente pugliese abbandonerà il PD o si rimetterà in riga?».
«Se in Puglia e - in particolare a Bari, città di Emiliano e Decaro - i risultati elettorali del PD dovessero essere inferiori alla media nazionale del partito, i due si dimetterebbero dai loro incarichi istituzionali, permettendo ai cittadini di scegliersi nuove e più gradite guide istituzionali?», chiedono i tre nella quarta domanda, prima di avanzare l'ultimo (e forse più importante) interrogativo. «Gli elettori che, domenica 4 marzo, dovessero ancora voler attribuire il proprio voto al PD, rafforzeranno Emiliano che vuole liberarsi di Renzi...o Renzi e i suoi, che vogliono liberarsi di Emiliano?».
Le dichiarazioni di Emiliano non sono sfuggite ad alcuni esponenti politici baresi: è di stamani la nota congiunta di Lista Canonico per Bari, Realtà Italia e Uno per Uno, firmata da Nicola Canonico, Giacomo Olivieri e Donato Cippone. I tre avanzano cinque domande al governatore Emiliano, ognuna delle quali sottende ad altrettante considerazioni che sorgono spontanee dopo l'endorsment di ieri.
«Quando - si legge nel primo quesito - il Presidente della Regione Puglia, Emiliano, afferma che dopo le elezioni del 4 marzo sarà necessario superare il "renzismo" - e, quindi, non solo Renzi! - si riferisce anche alla necessità di prendere le distanze dalla cattiva amministrazione del Sindaco di Bari Antonio Decaro, che del "renzismo" è il più tipico prodotto locale?».
Un'altra domanda prende le mosse ancora dalle parole di Emiliano, che ha dichiarato di preferire i rappresentanti M5S a quelli del centrodestra. «Questa sua scoperta - chiedono i tre - delle ultime ore lo porterà anche a rinunciare al reclutamento in Puglia di numerosi ex avversari di centrodestra - tra i quali Simeone Di Cagno Abbrescia - per assegnare loro golose ed inutili poltrone, retribuite con i soldi dei contribuenti baresi e pugliesi?».
Le restanti tre domande, invece, si concentrano sul destino del PD, che a livello nazionale viene dato in svantaggio nei sondaggi rispetto alla coalizione di centrodestra e ai 5 Stelle. Un rischio debacle che potrebbe travolgere anche il PD locale. «Laddove Renzi - pur perdendo le elezioni del 4 marzo - dovesse non dimettersi dalla guida del PD e imporre la propria linea, antitetica a quella di Emiliano, il Presidente pugliese abbandonerà il PD o si rimetterà in riga?».
«Se in Puglia e - in particolare a Bari, città di Emiliano e Decaro - i risultati elettorali del PD dovessero essere inferiori alla media nazionale del partito, i due si dimetterebbero dai loro incarichi istituzionali, permettendo ai cittadini di scegliersi nuove e più gradite guide istituzionali?», chiedono i tre nella quarta domanda, prima di avanzare l'ultimo (e forse più importante) interrogativo. «Gli elettori che, domenica 4 marzo, dovessero ancora voler attribuire il proprio voto al PD, rafforzeranno Emiliano che vuole liberarsi di Renzi...o Renzi e i suoi, che vogliono liberarsi di Emiliano?».