Caos assistenza scolastica, le educatrici: «Niente contratto se sei incinta»
Le operatrici denunciano presunti casi di discriminazione da parte della cooperativa vincitrice
sabato 8 dicembre 2018
10.51
Continua a tingersi di giallo la vicenda dell'assistenza agli studenti disabili nelle scuole della Città Metropolitana di Bari. Ieri l'ultimo giorno di colloqui con le operatrici, convocate fin da lunedì scorso nella sede della cooperativa vincitrice, la San Giovanni Di Dio, già finita la scorsa settimana sotto la lente d'ingrandimento degli operatori per via di presunte irregolarità nelle convocazioni.
Ora un nuovo caso. Le educatrici denunciano presunte discriminazioni all'atto della firma: «Per un paio di colleghe in gravidanza non c'è stato verso di firmare il contratto - dicono alcune educatrici, che vogliono restare anonime, dopo i colloqui. Pare sia stata fatta discriminazione nei confronti di queste colleghe che si sono viste tagliate fuori dalla lista dei nominativi proprio perché incinte».
Educatrici e assistenti alla comunicazione si appellano alla legge regionale 7 del 2007, che segue la legge 19 del 2006: «Disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia».
«Non è stata data loro la possibilità di restare in elenco e congelare la loro posizione per beneficiare in futuro della clausola sociale, essendo state costrette a rinunciare all'incarico», conclude amareggiato chi è stato testimone di queste presunte discriminazioni.
Ora un nuovo caso. Le educatrici denunciano presunte discriminazioni all'atto della firma: «Per un paio di colleghe in gravidanza non c'è stato verso di firmare il contratto - dicono alcune educatrici, che vogliono restare anonime, dopo i colloqui. Pare sia stata fatta discriminazione nei confronti di queste colleghe che si sono viste tagliate fuori dalla lista dei nominativi proprio perché incinte».
Educatrici e assistenti alla comunicazione si appellano alla legge regionale 7 del 2007, che segue la legge 19 del 2006: «Disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia».
«Non è stata data loro la possibilità di restare in elenco e congelare la loro posizione per beneficiare in futuro della clausola sociale, essendo state costrette a rinunciare all'incarico», conclude amareggiato chi è stato testimone di queste presunte discriminazioni.